Si è levata alta la polemica dopo le dichiarazioni di ieri in Senato del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Al centro della delicata questione c'è il funzionamento del braccialetto elettronico. Il guardasigilli ha sostenuto che i tempi dell'alert proveniente dal dispositivo non siano sempre compatibili con i tempi d'intervento delle forze dell'ordine invitando le vittime a rifugiarsi in luoghi "sicuri".
"Molto spesso la vittima si trova a una distanza" troppo lunga che non non permetterebbe di giungere in suo soccorso nei tempi necessari. "Bisogna coniugare questi due elementi dando un'allerta alla vittima, affiché sia in grado nel momento del pericolo di trovare delle forme di autodifesa" invitando le donne a rifugiarsi "in un luogo più o meno protetto" come chiese o farmacie . E che "sarà il magistrato a valutare quale sia la distanza sufficiente per poter assicurare le due parti".
In Italia il braccialetto elettronico al momento è applicato a 13mila persone, di cui più di 5.800 per reati di stalking e 7mila per il monitoraggio. Eppure il dispositivo non è sempre riuscito a salvare le donne dal loro aguzzino. Camelia Ion, Celeste Palmieri e Roua Nabi sono le donne uccise nel 2024 dal loro ex partner che avevano denunciato. Tre femminicidi che hanno tragicamente dimostrato come il sistema del braccialetto elettronico sia tutt'altro che infallibile.
Da sinistra e dalle associazioni di donne hanno aspramente criticato Nordio, definendo le sue dichiarazioni inopportune e evidenziando l'incapacità di mettere in atto un reale sistema di tutela e difesa delle vittime. La ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella nel frattempo ha assicurato nel nuovo disegno di legge sul femminicio saranno inserite misure restrittive più dure "proprio perché i braccialetti hanno dei limiti oggettivi".
Dalla redazione di Tag24 Umbria abbiamo interpellato il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi che ha fornito un punto di vista più conciliante sulle dichiarazioni del ministro della Giustizia.
"Credo che Nordio abbia semplicemente voluto dire che aggiungendo al braccialetto elettronico la possibilità di avvertire direttamente la donna dell'avvicinamento del pazzo, la donna può sicuramente attivare con più immediatezza tutti i sistemi per potersi difendere. Potrei aggiungere che non solo la signora può tentare di ritirarsi in una chiesa o in una farmacia, può chiamare un amico, può entrare semplicemente in un bar a dire che c'è un violento. Può mettere in moto tutta una serie di processi che stimolano la difesa".
"Nordio - spiega - ha semplicemente inteso dire che siccome il braccialetto fino a oggi non è stato in grado di difendere molte donne, perché poi alla fine sono state ugualmente uccise da chi lo portava perché le forze dell'ordine non sono arrivate in tempo, di aggiungere questo sistema che potrebbe dare maggiori possibilità alla donna di difendersi".
Secondo Bandecchi le polemiche seguite alle dichiarazioni del guardasigilli prendono le mosse da una interpretazione strumentale. "Solo le persone di sinistra potevano non capire questa cosa perché sono bloccati nella demagogia. Solo le persone di sinistra possono alzare la polemica su un sistema in più. Nordio non ha detto che le donne non possono essere difese dalle forze dell'ordine, non ha detto che la donna si debba arrangiare da sola. Ha detto 'aggiungiamo questa soluzione'".
"Tutte le polemiche che sono venute fuori - conclude il sindaco di Terni - sono faziose e fatte da persone che non si meritano nemmeno di avere il diritto di parola. Se uno non capisce quello che ha detto il ministro Nordio, è scemo perché non ha detto 'la donna si difenda da sola', ha detto 'aggiungiamo questo sistema che invece prima non c'era e che potrebbe dare maggiore sicurezza'".