Il sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, è al centro di una nuova bufera politica e mediatica a seguito di dichiarazioni poco lusinghiere espresse durante una seduta del Consiglio comunale. “Questa città mi sta sui c…“, ha dichiarato Bandecchi, scatenando immediatamente reazioni di disapprovazione.
Queste parole hanno rapidamente acceso un dibattito e sono diverse le figure politiche locali che hanno criticato il sindaco per il tono e il contenuto dei suoi commenti. In particolare la Lega non ha perso tempo nel rispondere alle affermazioni di Bandecchi, suggerendo le sue immediate dimissioni.
La Lega si scaglia contro Bandecchi dopo il consiglio comunale
“Potrebbe essere arrivato il momento giusto per lui e per tutta la squadra di dimettersi e cercare fortuna da altre parti“. Con queste parole la Lega ha espresso il suo disappunto nei confronti del sindaco di Terni Stefano Bandecchi a seguito delle sue parole poco lusinghiere nei confronti della città in consiglio comunale lunedì 15 aprile. Il suggerimento del carroccio è quindi quello di dimettersi dall’amministrazione di Terni per lasciare spazio a una figura differente.
A essere sotto accusa sono principalmente le parole “vergognose e irrispettose” utilizzate dal sindaco, che hanno acceso gli animi dei leghisti della città (e non solo). “Ancora una volta dobbiamo registrare l’atteggiamento volgare e provocatorio del sindaco“, dichiara la Lega, “che in Consiglio comunale attacca con un linguaggio da bettola, medici, giornalisti, rappresentanti delle opposizioni e adesso anche la città di Terni”. Le parole usate da Bandecchi, aggiungono, sono state rivolte a Terni e a tutti i suoi abitanti, “che non meritano questo atteggiamento“.
Durissima quindi la risposta degli esponenti del partito, i quali affermano che “questa volta le scuse non basteranno” a risolvere la situazione. Una situazione grave per la quale la Lega trova un’unica soluzione: “Bandecchi lasci la poltrona e lo stipendio e si dedichi completamente al suo tour elettorale, visto che in città non c’è mai, se non per offenderla in consiglio comunale“.
La risposta di Bandecchi: “Sono contro il sistema colluso”
Non ha tardato ad arrivare la risposta di Stefano Bandecchi in persona alla Lega e alle polemiche, che chiarisce la situazione e spiega meglio il suo intervento durante il caos del consiglio comunale. “Non ho detto che mi stanno sui c… tutti i ternani“, dichiara. “Dico che c’è chi fa parte di un sistema colluso con destra e sinistra che ha lasciato Terni nella miseria, premiando solo alcuni“.
Il segretario nazionale di Alternativa Popolare ha quindi precisato di non essere contro la città in sé o i suoi abitanti, ma ha espressamente criticato un sistema che, a suo dire, sarebbe colluso da entrambi gli schieramenti politici. Secondo Bandecchi, questo sistema avrebbe gravemente danneggiato la città, lasciandola in uno stato di miseria e beneficiando solo un ristretto gruppo di persone. Ricorda anche che “un anno fa Terni ha detto no a questo sistema andato avanti negli ultimi cinque anni e nei 40 precedenti, che blocca i cittadini liberi“.
Il controverso intervento del sindaco nel consiglio comunale di lunedì 15 aprile sarebbe nato proprio da un’accusa nei suoi confronti di far parte di questo sistema. “In Consiglio una esponente della destra mi ha accusato di essermi ‘arricchito grazie alle leggi dello Stato‘“, afferma Stefano Bandecchi, “facendomi passare per una sorta di criminale anche se non si capisce bene per quale motivo. Ecco, io schifo tutto ciò“.
Ma il sindaco non si ferma qui e chiarisce ancora una volta qual è il suo obiettivo: “E dico di più, che c’è una parte di città ancora oggi r…, compresa una parte di stampa ternana. Io non voglio amici, non voglio essere rieletto: io devo mettere a posto Terni“. Infine, conclude dichiarando che “quelli che devono essere rieletti ad ogni costo, sono altri. Non io“.