Terni oggi per il Giorno della Memoria ha ricordato le vittime della Shoah. Stamattina l’amministrazione comunale ha preso parte alla commemorazione che si è tenuta in Piazza Corona, il cuore pulsante di quello che un tempo era il quartiere ebraico della città. Oltre al sindaco Stefano Bandecchi e a vari rappresentanti del Consiglio comunale come la presidente Sara Francescangeli e il vicesindaco Riccardo Corridore, in rappresentanza del governo regionale c’era l’assessore Thomas De Luca. Il sindaco in questa occasione ha condiviso un messaggio in cui ha voluto ricordare tutte le vittime dell’Olocausto.
Bandecchi nel Giorno della Memoria: “Il doveroso tributo alle tantissime vittime dell’Olocausto”
“Il Giorno della Memoria – così Stefano Bandecchi per il Giorno della Memoria – è il doveroso tributo alle tantissime vittime dell’Olocausto, uno sterminio folle eppure basato su lucidi deliri di supremazia raziale. I milioni di uomini, donne, bambini sterminati rappresentano una ferita nella storia dell’Umanità che non potrà mai rimarginarsi: troppo grande l’orrore dei campi di sterminio gestiti dai Nazisti con tante, troppe complicità. Troppo elevate le sofferenze inflitte a chi aveva la sola colpa di non essere di razza ariana“.
Il primo cittadino di Terni ha sottolineato come negli stermini nazisti furono coinvolte oltre agli ebrei anche altri milioni di vittime. “L’Olocausto è stata innanzitutto Shoah, lo sterminio sistematico di intere famiglie e comunità ebraiche, ma è stato anche la soppressione di Rom e Sinti, di disabili, di prigionieri politici. Una macchia indelebile che è giusto ricordare, commemorando le vittime e respingendo ogni tentativo di negazionismo o di giustificazione“.
“Il mio pensiero – conclude Bandecchi – va a tutti coloro che hanno trovato una morte atroce, va ai sopravvissuti che mai si sono potuti liberare interamente da quegli incubi e da quei ricordi, va a chi non ha visto tornare a casa i propri cari. Come uomo, come amministratore pubblico, continuerò a combattere contro gli orrori degli assolutismi e delle dittature, siano esse ispirate alla destra che alla sinistra“.
Piazza Corona, la “Piazza Giudea” di Terni
Alla fine di Corso Vecchio, quella che adesso si chiama Piazza Corona era la Piazza Giudea di Terni. Qui il 27 gennaio 2021 è stata apposta una targa commemorativa con una citazione di Sant’Agostino. Stamattina sotto a quella targa è stata posizionata la corona d’alloro in memoria dei milioni di vittime che trovarono la morte nei campi di sterminio.
Il legame di Terni con la comunità ebraica è stato ampiamente indagato nell’ambito della mostra “Terni ebraica: sette secoli di storia” realizzata nel 2012 alla Biblioteca Comunale. Un’occasione che, grazie alla ricerca storica e iconografica, ha restituito un esaustivo spaccato di quella presenza attraverso i secoli.
Dei primi ebrei a Terni si ha notizia dalla fine del Medioevo ma la vera comunità poté costituirsi solo dopo l’Unità d’Italia. Con l’annessione dell’Umbria al Regno, in città si formò un nucleo stabile che all’inizio del secolo scorso contava circa 60 persone. Nella mostra citata vengono ricordate diverse figure di ebrei tra i protagonisti della vita cittadina di quegli anni.
Con l’entrata in vigore delle leggi razziali nel settembre del 1938, quella comunità di ebrei ternani composta da una quarantina di persone, venne duramente colpita. Nel 1943 la persecuzione si fece ancora più dura e umiliante. In quel periodo rimasero soltanto una ventina di ebrei a Terni. Tra questi il commerciante Adolfo Sciunnach e suo figlio Sergio che sopravvissero alla deportazione in un campo di lavoro a Monaco. Jone Coen che era vissuta a Terni fra 1937 e 1941, perse invece la vita ad Auschwitz dopo essere stata arrestata a Firenze.
Fonte: catalogo della mostra “Terni ebraica: sette secoli di storia” tenutasi presso la BCT, Biblioteca Comunale di Terni, dal 27 gennaio al 25 febbraio 2012.