L’Umbria apre il 2025 con un dramma che scuote le coscienze: “Una donna ogni tre giorni. Non possiamo abituarci a questo,” ha dichiarato Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, lanciando un’accusa diretta contro una realtà che si ripete con allarmante frequenza. Ha definito “inaccettabile” il femminicidio accaduto a Gaifana di Gualdo Tadino, dove una nuova tragedia di violenza di genere ha travolto due vite.
Le parole di Bandecchi: “Purtroppo il primo femminicidio italiano del 25 Accade in Umbria”
“Sono cose che non devono passare inosservate. Una donna ogni tre giorni. Non possiamo abituarci a questo.” Con questa dichiarazione, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha lanciato un messaggio forte e diretto, toccando un nervo scoperto della società contemporanea. La voce del primo cittadino si leva in un momento tragico, quello del primo femminicidio italiano del 2025, avvenuto in Umbria.
Bandecchi non si limita alla denuncia morale, ma snocciola numeri che lasciano l’amaro in bocca: oltre 350 denunce di violenza domestica nel solo 2024 nel ternano. Una statistica che non può essere ignorata. “Pensiamoci. E non dimentichiamo,” aggiunge, con un tono che oscilla tra l’esortazione e il monito.
Il monito di Bandecchi si staglia su uno sfondo inquietante: quello di una società che sembra anestetizzata di fronte alla violenza di genere. Una donna ogni tre giorni. Non è solo un dato, è un pugno nello stomaco. Le parole del sindaco di Terni ci chiedono di riflettere, non solo sul singolo episodio, ma su un sistema che ancora non riesce a prevenire tragedie come quella di Eliza e Daniele.
Un dramma nella provincia umbra
Il femminicidio-suicidio che ha spezzato le vite di Eliza Stefania Feru e Daniele Bordicchia è un quadro crudo di una realtà che si ripete con allarmante frequenza. La ventinovenne, operatrice socio-sanitaria presso l’Istituto Serafico di Assisi, è stata uccisa con un solo colpo di pistola, sparato dal marito con l’arma di servizio. Successivamente, l’uomo ha rivolto l’arma contro se stesso.
Il dramma si è consumato all’interno di una palazzina bifamiliare a Gaifana di Gualdo Tadino. A fare la tragica scoperta sono stati i genitori di Bordicchia, insospettiti dall’insolito silenzio. Una scena che ha sconvolto non solo la piccola comunità locale, ma anche chi, dall’esterno, osserva l’ennesima pagina nera di una cronaca sempre più desolante.
Eliza Stefania Feru: una vita dedicata agli altri
Eliza era molto più che un’operatrice sanitaria: era una presenza indispensabile per i bambini disabili di cui si prendeva cura. Nel suo lavoro, trovava un senso profondo e restituiva ai più fragili ciò che la società spesso nega. Da pochi mesi, aveva ottenuto un contratto stabile, un traguardo che testimoniava la stima e l’affetto di colleghi e superiori.
Il suo profilo Facebook racconta una storia diversa: immagini del matrimonio con Daniele Bordicchia, celebrato appena otto mesi fa, sorrisi che ora sanno di beffa. Nessuno avrebbe potuto immaginare che dietro quelle foto si nascondessero crepe profonde.
Daniele Bordicchia: una fragilità che ha travolto tutto
Descrivere Bordicchia significa entrare in un territorio di contraddizioni. Un uomo percepito come dolce dai vicini, ma fragile. Una vicina di casa, con parole lapidarie, ha detto: “Daniele ha sbagliato e non c’è più. Spero che Dio lo possa perdonare.” Le tensioni coniugali, ancora oggetto di indagine, sembrano aver innescato una dinamica distruttiva.
La guardia giurata aveva accesso a un’arma per motivi professionali, ma quel mezzo di difesa si è trasformato in un veicolo di morte. Non ci sono indizi di litigi particolarmente violenti o segnalazioni precedenti, ma il malessere interno alla coppia era evidentemente esplosivo.
Le parole di Proietti: “Non c’è più tempo da perdere”
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha espresso profondo cordoglio per la tragedia di Gaifana. “Difficile trovare le giuste parole di fronte a un evento così tragico che ha scosso la nostra comunità,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di agire. “La violenza di genere e in famiglia è uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause e obbliga ognuno, a partire dalle istituzioni, a fare la propria parte.”