Mentre la data delle elezioni regionali umbre si avvicina, la competizione tra candidati si intensifica, e Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni, non risparmia parole dure contro Stefania Proietti, sindaca di Assisi e candidata alla presidenza per il Partito Democratico. Nei video girati ad Assisi, Bandecchi passa in rassegna le criticità della gestione della città, lanciando frecciate a ripetizione contro la sua rivale. L’atmosfera è quella di una campagna accesa, dove ogni parola diventa un affondo.
Bandecchi ad Assisi chiama Proietti “Jack lo squartatore”
Il primo video di Bandecchi è un attacco diretto e ironico: “Spero di non trovare Jack lo Squartatore, colei che straccia tutto quello che comunque se la trovo la saluto.” Con un’aria tra il sarcastico e l’indignato, Bandecchi si aggira nei dintorni di Assisi, magnificandone la bellezza, ma attribuendone il merito non certo alla sindaca attuale: “Volevo ricordare a tutti… non lo ha fatto la Proietti, non lo ha fatto la sinistra, l’ha fatto il Vaticano.” Il messaggio è chiaro: secondo lui, le meraviglie di Assisi non sono certo il frutto dell’amministrazione attuale.
Proseguendo il suo tour provocatorio, Bandecchi suggerisce che fare il sindaco ad Assisi sia un compito agevolato dallo scenario unico della città: “Fare il sindaco in questa città è semplice… grazie ai monaci, grazie alla chiesa, grazie a San Francesco.” Come dire che basta poco, ad Assisi, per avere successo come amministratore. Una stoccata precisa verso la Proietti, insinuando che il ruolo della sindaca sarebbe sostenuto più dal contesto favorevole che da reali capacità gestionali.
Assisi “vuota”: dove sono i turisti?
Nel terzo video, Bandecchi cambia tono e si sofferma su un punto dolente: la presunta assenza di turisti. “Non c’è un’anima, non c’è un turista… come può chi non sa dirigere una città fatta fortunatamente dai preti dirigere una regione?” Un attacco diretto, rivolto a quella che lui considera una delle mancanze della gestione Proietti. Secondo Bandecchi, una città che dovrebbe essere un richiamo naturale per visitatori appare invece deserta. La critica si allarga: se l’amministrazione non è in grado di valorizzare Assisi, come potrebbe mai gestire una regione intera?
L’amministrazione della piazza e le lamentele degli assisani
Durante un giro nella piazza principale, Bandecchi continua con il tono sarcastico e accusa la gestione comunale di aver lasciato Assisi in una condizione insoddisfacente. “Ho sentito più lamentele che discorsi positivi… Come può chi non gestisce Assisi pensare di diventare presidente della regione?” Una domanda retorica che scava nel cuore della campagna elettorale. La piazza, vuota e priva di attività, diventa il simbolo della sua accusa: una gestione scialba che, secondo Bandecchi, avrebbe portato più disagi che benefici ai cittadini.
Nel quinto video, Bandecchi non risparmia attacchi nemmeno sulla questione del turismo e dei fondi destinati all’istruzione. Parlando della Proietti, osserva: “Come può un sindaco che non riesce a gestire una città come Assisi pensare di poter entrare nel cuore degli umbri?” e aggiunge che la candidata dem non avrebbe ancora utilizzato i fondi ricevuti per migliorare le scuole locali. Le sue parole colpiscono come colpi di scena in una campagna elettorale che si trasforma in un duello. “Solo fuffa, solo fuffa per quanto riguarda il comune,” conclude, sigillando il giudizio severo su una gestione che, a suo dire, avrebbe tradito le aspettative dei cittadini.
L’addio di Bandecchi ad Assisi: un orologio che sembra fermo
Il tour di Bandecchi si chiude con un ultimo, amaro commento mentre lascia Assisi: “Sono praticamente quasi le 03:00 pm, però mi sembra che l’orologio segni le 9… Assisi si presenta bene, ma non chi vive ad Assisi.” Con queste parole, il politico lascia la città lanciando l’ennesima stoccata all’amministrazione locale, ribadendo che l’attuale gestione non sarebbe all’altezza delle sfide per la guida regionale.