Comunicazione a sorpresa del sindaco Stefano Bandecchi durante il consiglio comunale di oggi: Palazzo Spada si doterà di un’ambulanza che metterà a disposizione della città.
Al rientro da una pausa dei lavori dell’assemblea di Palazzo Spada, il primo cittadino ha preso la parola per una comunicazione ai consiglieri. Poco prima, nel suo ufficio, Bandecchi aveva voluto verificare lo stato dei conti del Comune con i suoi collaboratori più stretti. Il vicesindaco Corridore, che aveva sollevato il problema della dotazione di mezzi a servizio dell’emergenza sanitaria a Terni, e l’assessore al bilancio Bordoni, che sta predisponendo la documentazione sui bilanci dell’ente da portare in Commissione consiliare.
“Voglio comunicare all’assemblea che il Comune intende risolvere in breve tempo un’esigenza della città – ha scandito Bandecchi dai banchi della giunta -. Ce ne occuperemo subito, nel mese di giugno, dopo l’approvazione dei documenti contabili a cui stiamo lavorando. Il Comune intende acquistare un’ambulanza, perché in servizio per l’intero territorio municipale il 118 ha a disposizione un solo mezzo“.
Il sindaco Bandecchi: “Una sola ambulanza a Terni non può bastare, abbiamo i fondi ne acquisteremo una da gestire coi volontari”
“Ci sono tante ambulanze a pagamento – ha continuato il sindaco nella sua dichiarazione al consiglio comunale -. L’unica ambulanza in dotazione al servizio di 118 non basta e non può bastare per i cittadini ternani. Perché ci è stata segnalata questa carenza e nel territorio ci sono esigenze di salute da tutelare. Ora il Comune ha intenzione di fare come facevano gli antichi. Compreremo il mezzo sanitario e avvieremo un servizio di pronto intervento gestito direttamente dall’ente, da volontari del Comune, quindi da volontari ternani. Si tratterà di un autoveicolo opportunamente attrezzato per il trasporto di malati o feriti e per la prestazione delle cure più urgenti, soprattutto per gli infarti“.
L’idea di Bandecchi è quella di dare vita a una squadra di una quindicina di volontari, tra autisti, infermieri e portantini, che gestiranno il servizio in convenzione con il Comune. Ma apre anche a una donazione all’Azienda USL Umbria 2, che accettando il trasferimento del mezzo dal Comune potrà integrarlo nei servizi del 118.
“Se la USL o meglio il 118 vorrà ricevere in dono la nostra ambulanza noi saremo disponibili – ha confermato il sindaco -. Pongo questo dubbio solo perché per gestire un’ambulanza del 118 servono 180 mila euro all’anno. Quindi non ho idea se il sistema sanitario regionale voglia farsi carico della gestione. Noi, come Comune, siamo pronti a effettuare l’investimento di circa 90 mila euro per l’acquisto del mezzo. Se la vorranno loro gliela daremo e la gestiranno col 118. Se la USL non vorrà l’ambulanza, ce ne faremo una ragione“.
Le critiche al sistema sanitario gestito da Regione e USL 2: “Servizi insufficienti per la seconda città dell’Umbria”
“Terni, di certo, non può restare con un’unica ambulanza – ha concluso il sindaco Bandecchi -. E quindi il Comune provvederà a sostituirsi al lavoro della Regione e della USL 2. Non è piacevole questa cosa, ma d’altronde questi enti sono molto in ritardo a livello sanitario. Non solo sulla realizzazione del nuovo ospedale cittadino, ma anche su tutti quei servizi devono garantire le emergenze e la salute. Quindi, siccome con i propri fondi di bilancio il Comune di Terni l’ambulanza se la può permettere, allora suppliremo ai costi di gestione di 180 mila euro annui con il volontariato. Ritengo che su 109 mila abitanti, non avremo difficoltà a trovarne una quindicina interessati a fare i volontari in questo settore“.
Soddisfazione per la decisione comunicata dal sindaco Bandecchi è stata espressa dal vicesindaco Riccardo Corridore. “Denunciai questa situazione in un mio video sui social – ha affermato il candidato di AP alla carica di governatore dell’Umbria -. Non abbiamo mai ricevuto una risposta da Regione e Azienda USL 2. Il Comune di Terni si sostituirà a questi due enti a tutela dei cittadini ternani. E avremo un’altro ambulanza per le emergenze“.