Nuove indiscrezioni emergono dalla vicenda di Padule di sabato sera 14 settembre, intorno alle 20:30, quando una banda di ladri ha compiuto un furto in una villetta situata in una zona residenziale nei pressi della Chiesa parrocchiale di San Bartolo. Tre uomini incappucciati, accompagnati da un quarto complice che li attendeva in un potente SUV, sono stati protagonisti di un’azione criminale fulminea, seminando terrore tra i residenti.

Gli abitanti di Padule avevano notato movimenti sospetti fin dalle prime ore della serata. Un SUV scuro, descritto come potente e lussuoso, è stato avvistato mentre percorreva più volte le strade del quartiere. La prima apparizione risale alle 20:35, quando il veicolo è stato visto aggirarsi nelle traverse della zona residenziale di San Bartolo. A prima vista, poteva sembrare un’auto di passaggio, ma il suo ritorno, pochi minuti dopo, ha fatto scattare i sospetti tra alcuni residenti.

Un testimone ha raccontato: “L’auto si è fermata per un po’ in una traversa. Poi è tornata ancora una volta, ma la terza volta era chiaro che stesse aspettando qualcuno. Pochi istanti dopo, abbiamo visto i ladri correre a piedi dalla villetta verso il SUV.”

I tre uomini, tutti vestiti di nero, con passamontagna e guanti per non lasciare tracce, erano entrati nella villetta dal retro dell’abitazione, approfittando dell’assenza dei proprietari, in vacanza fuori città. Nel giro di circa dieci minuti, la banda di ladri aveva scassinato la cassaforte utilizzando una sega elettrica facendo razzia di monili in oro e orologi preziosi. La loro precisione e rapidità indicano chiaramente che non si trattava di dilettanti, ma di una banda ben organizzata e abituata a colpi del genere.

La banda di ladri ha terrorizzato la popolazione di Padule

Un residente della zona ha descritto il momento in cui la banda di ladri è stata vista fuggire: “Li abbiamo visti correre verso il SUV con uno zaino e un sacco nero. Uno di loro aveva in mano una sega elettrica e un’accetta. C’era un’atmosfera di puro terrore. Hanno lasciato cadere lo zaino mentre correvano, e lo abbiamo consegnato ai Carabinieri. Dentro c’erano attrezzi da scasso, tra cui dischi per la sega elettrica.”

Mentre i ladri fuggivano verso il SUV, la tensione è salita vertiginosamente. Alcuni cittadini presenti in strada hanno cercato di fermare l’auto, ma il conducente del SUV, mostrando estrema freddezza e determinazione, ha accelerato, salendo sul marciapiede e sfiorando pericolosamente un’automobile parcheggiata. I residenti hanno raccontato di attimi di puro panico: “Abbiamo provato a fermarli, ma il SUV è passato sul marciapiede a gran velocità. In quel momento abbiamo avuto davvero paura, è stato tutto così rapido.”

Nel caos della fuga, uno dei ladri ha urlato qualcosa, facendo intuire che non fosse di origine italiana, dato che le persone presenti hanno riferito che parlava in una lingua straniera, probabilmente dell’Europa dell’Est. Questo dettaglio ha alimentato ulteriori speculazioni sulla banda, già ribattezzata “la banda del SUV” per il loro modus operandi altamente organizzato e la capacità di colpire rapidamente.

Padule, solitamente una frazione tranquilla e sicura, è stata scossa profondamente da questo episodio. Sabato sera era in corso la tradizionale Festa della Frazione, un evento che ogni anno richiama centinaia di persone. Tuttavia, la notizia del furto si è diffusa rapidamente, e molte persone hanno lasciato la festa per tornare alle proprie case e controllare che non ci fossero stati ulteriori danni o furti. La paura che la banda potesse colpire altre abitazioni ha generato uno stato di allerta tra gli abitanti.

Senso di insicurezza tra gli abitanti, dopo l’audace azione ladresca

Alcuni residenti si sono radunati per discutere di quanto accaduto, e molti si sono detti preoccupati per la crescente insicurezza nella zona. “Non ci sentiamo più al sicuro,” ha dichiarato uno di loro. “Vedere tre uomini incappucciati e armati correre per le strade della nostra frazione è stato sconvolgente. Ora ci chiediamo se non ci siano stati altri episodi simili che non conosciamo.”

I Carabinieri di Gubbio sono intervenuti tempestivamente dopo la chiamata dei residenti, che avevano notato i movimenti sospetti. Gli agenti hanno effettuato un sopralluogo nella villetta e hanno raccolto prove e testimonianze importanti per le indagini. Lo zaino lasciato dai ladri potrebbe rivelarsi un elemento determinante, contenendo attrezzi da scasso e potenzialmente tracce utili per identificare i responsabili.

Il ritorno dei proprietari della villetta, atteso nei prossimi giorni, sarà fondamentale per le indagini. Sporgere denuncia sarà il primo passo per permettere agli investigatori di proseguire nella raccolta di elementi utili per ricostruire la dinamica del furto e individuare i responsabili. Le telecamere di sicurezza installate in alcune abitazioni della zona potrebbero fornire immagini decisive per identificare il SUV e i ladri.

La banda del SUV ha colpito anche in altre città dell’Umbria

L’episodio di Padule non sembra essere un caso isolato. Negli ultimi mesi, sono stati segnalati furti simili in altre zone residenziali di Gubbio e delle frazioni circostanti, oltre ad altre città dell’Umbria come Foligno, Perugia, Terni, tutti accomunati dall’uso di un veicolo potente per la fuga e dalla rapidità d’azione dei malviventi. Le forze dell’ordine stanno ora valutando se il furto di sabato sera possa essere collegato a una serie di colpi messi a segno dalla cosiddetta “banda del SUV”, che da tempo imperversa in Umbria.

Secondo alcune indiscrezioni, la banda potrebbe essere composta da professionisti con contatti in diverse città umbre, e non si esclude che il gruppo possa avere collegamenti con bande criminali provenienti dall’Europa dell’Est, notoriamente esperte in furti di alto profilo.