Nelle prime ore dell’alba, Ponte San Giovanni, è stato sconvolto da un violento boato: un bancomat è stato fatto esplodere proprio nella frazione di Perugia, lasciando dietro di sé una scia di distruzione. Sono state rubate alcune migliaia di euro. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia e della stazione di Ponte San Giovanni, supportati dai vigili del fuoco, per valutare l’entità dei danni e avviare le indagini.
Bancomat saltato in aria a Perugia: i fatti
Secondo quanto riferito dalle autorità, ignoti individui, armati di esplosivo, hanno causato gravi danni all’area circostante il bancomat e agli interni dell’istituto di credito, sfruttando l’onda d’urto generata dall’esplosione. L’attacco ha permesso ai malviventi di mettere le mani su una somma considerevole di denaro, contenuta nell’ATM, prima di dileguarsi nel nulla.
Per fare luce su questo audace crimine, sono state avviate approfondite indagini coordinate dalle forze dell’ordine. Attraverso un meticoloso sopralluogo, condotto con l’assistenza dei carabinieri della sezione investigative scientifiche e degli artificieri antisabotaggio, si è cercato di ricostruire la dinamica dell’attacco e di individuare eventuali prove utili all’identificazione dei responsabili.
Calano i furti ai bancomat, i dati
In un decennio, i furti commessi in Italia sono diminuiti del 38%, rappresentando un notevole miglioramento nella sicurezza del paese. Secondo il “Rapporto sugli attacchi agli ATM di banche e poste e agli OPT dei distributori di carburante” condotto da Ossif e dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, insieme a Poste Italiane, Unem ed Italiana Petroli, presentato nel corso del convegno Banche e Sicurezza 2023, i dati hanno evidenziato una riduzione costante degli attacchi criminali.
Il rapporto rivela che nel 2022 i furti sono stati circa 958 mila, rispetto agli oltre 1,5 milioni registrati nel 2013. Un trend positivo che si è manifestato anche nell’incidenza, scesa da 2.607 furti ogni 100 mila abitanti nel 2014 a 1.622 nel 2022.
Particolarmente incoraggianti sono stati gli andamenti degli attacchi agli ATM e agli OPT dei distributori di carburante, che hanno evidenziato una decrescita significativa. Nel 2021, gli attacchi complessivi si sono dimezzati rispetto al 2020, e nel 2022 è stata registrata un’ulteriore riduzione del 8,8%.
Il report sottolinea che gli attacchi falliti sono aumentati negli ultimi anni, rappresentando ora la maggioranza degli episodi. Inoltre, l’ammontare totale sottratto è sceso drasticamente da oltre 20 milioni di euro nel 2016 a 3,7 milioni nel 2022. Gli attacchi con esplosivi sono risultati la modalità prevalente, rappresentando il 52,3% degli attacchi complessivi.
Attenzione al cash trapping
Alcuni mesi fa, sempre nella zona di Perugia, altri attacchi contro i bancomat, questa volta a danno delle persone. Due cittadini romeni sono stati denunciati per furto aggravato in seguito alla scoperta di un congegno installato per catturare denaro dal bancomat dell’ufficio postale di via Settevalli.
La scoperta è avvenuta grazie alla prontezza di un finanziere che, notando l’anomalia nella fessura dell’erogatore e non ricevendo i soldi al momento del prelievo, ha sospettato della presenza degli stranieri nelle vicinanze. Durante il sequestro sono state rinvenute banconote per un totale di 500 euro, rotoli di nastro biadesivo e un uncino, presumibilmente utilizzati per l’attività criminale. Gli accertamenti hanno rivelato l’installazione di un marchingegno artigianale in alluminio, simile a una molletta, sul bancomat.
Il “cash trapping” è una tecnica insidiosa di manomissione degli ATM che consiste nell’inserimento di un piccolo oggetto metallico nella fessura delle banconote, trattenendole all’interno dell’erogatore. Nonostante l’operazione di prelievo venga visualizzata come completata sul monitor del bancomat, il cliente non riesce a ottenere le banconote, che rimangono intrappolate.
Questa tecnica, sebbene semplice, è efficace e veloce nel rubare denaro, poiché i ladri possono recuperare il denaro una volta che la persona truffata si è allontanata, quindi devono agire prontamente per rimuovere il dispositivo e fuggire prima che il cliente ritorni.