Il commercialista ternano Carmelo Campagna è il nuovo presidente della Banca Centro Toscana Umbria, nata dall'aggregazione di 12 istituti di credito cooperativi (le BCC) delle due regioni. Per l'ex presidente del collegio sindacale della Ternana Calcio, quando la società era controllata da Unicusano, si tratta di un nuovo prestigioso incarico che si somma a quello di presidente di Gepafin, la finanziaria della Regione Umbria, e a quello dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Terni.
Campagna è stato eletto dall'Assemblea degli azionisti dell'istituto di credito nei giorni scorsi, in occasione della seduta che ha approvato il bilancio 2024 e ha rinnovato gli organi sociali. Il professionista ternano guiderà il nuovo consiglio di amministrazione composto da Florio Faccendi, indicato dall'assemblea dei soci come vicepresidente, e dagli altri amministratori Maria Cristina Adurno, Ilaria Caporali, Bartolo Conte, Marco Fiorillo, Cristian Giardini, Monica Marinelli, Cristina Martinelli, Federico Paolini, Roberto Paolini, Michele Verdi e Daniela Vinciarelli. Il collegio sindacale sarà formato da Camillo Natali in qualità di presidente, Enrico Guarducci e Elisa Raoli, quali sindaci revisori.
Il neoeletto presidente Carmelo Campagna ha confermato che Banca Centro Toscana Umbria si appresta a proseguire, il suo percorso di sostenibilità a lungo termine in coerenza con il piano industriale in vigore. Il nuovo CDA opererà in continuità con la linea di prudenza adottata in questi anni che hanno accompagnato la crescita dela BCC.
"Raccolgo il testimone di 12 banche di credito cooperativo che nel tempo si sono aggregate - ha spiegato il manager ternano -. Abbiamo creato questa realtà nella Toscana e nell'Umbria e quindi sento questa responsabilità di raccogliere la storia di questi nostri padri fondatori. Abbiamo chiuso un ottimo bilancio, anche se poi lo scenario internazionale rimane complicato. Come nel passato siamo riusciti a mettere in ordine alcuni nostri conti, faremo così con la nostra nuova squadra anche per il prossimo futuro. I primi obiettivi? Stiamo facendo un consolidamento di territorio, vogliamo ridare ai nostri soci, ai nostri clienti quello spazio e quell'opportunità che meritano".
All'assemblea hanno partecipato i rappresentanti del Gruppo Bancario Iccrea, di cui fa parte Banca Centro, della Federazione Toscana delle Bcc, di Confcooperative e i sindaci del Comune ospitante e dei Comuni in cui risiedono la direzione amministrativa e la sede legale, a testimonianza della vicinanza della banca al territorio e della convinta e attiva partecipazione al sistema Bcc.
Il bilancio 2024 di Banca Centro Toscana Umbria, approvato nell'assemblea di Chianciano Terme, si è chiuso con risultati che confermano la solidità e la crescita dell’istituto.
Ad illustrare ai soci i risultati positivi della banca è stato il presidente uscente Florio Faccendi (che affiancherà Carmelo Campagna come vice). Il 2024 si chiude con un utile netto superiore a 18 milioni di euro e un Total Capital Ratio (TCR) pari al 23,09%. Indicatori che testimoniano la solida posizione economico-patrimoniale dell’istituto.
Il direttore generale, Umberto Giubboni, ha presentato il bilancio 2024 definendolo “solido” e mostrando l'andamento positivo degli ultimi tre anni in termini di gestione del rischio, organizzazione, redditività e patrimonializzazione. La banca ha infatti, tra l’altro, mantenuto un alto livello di copertura dei crediti deteriorati e un livello di NPL (Non-Performing Loans) gross ratio al 2,56% e NPL netti allo 0,66%, valori al di sotto delle medie del sistema, le sofferenze nette si attestano allo 0,07% degli impieghi. Il prodotto bancario lordo si attesta intorno ai 4,3 miliardi di euro, con una raccolta totale di circa 3 miliardi di euro e un supporto costante in termini di finanziamenti a famiglie e imprese.
Il presidente uscente Faccendi ha inoltre informato sulle numerose attività mutualistiche promosse dalla banca, fondamentali per consolidare il rapporto con i soci e rafforzare il legame con la comunità locale. Tali iniziative testimoniano l’impegno costante dell’istituto, che attraverso la rete delle sue 71 filiali distribuite su due regioni, si pone al fianco del territorio per favorirne lo sviluppo economico e sociale.