Ci sono nuovi sviluppi sul drammatico incidente stradale in cui venerdì scorso ha perso la vita un bambino di 7 anni a Perugia: è deceduto sul colpo dopo essere stato investito. La Procura di Perugia ha messo sotto sequestro il furgone condotto dal padre sul quale il piccolo viaggiava insieme a tutta la famiglia: i genitori e i cinque fratelli. Stesso provvedimento è valso anche per il seggiolino omologato sul quale sedeva a bordo del mezzo, un Van Mercedes nero a nove posti.
Non è tutto. I magistrati hanno conseguentemente iscritto come prassi i genitori del bimbo – una coppia di origine rumena e residente nel comune di Magione – nel registro degli indagati. Il legale della famiglia, l’avvocato Simone Pillon, a questo proposito, ha riferito ai colleghi dell’ANSA che “si tratta di un atto dovuto previsto dalla procedura”. “Da quanto emerso sino ad ora – ha dichiarato – sono convinto che si sia purtroppo trattato di una tragedia non prevedibile e nemmeno evitabile. Il dolore è immenso, temperato dalla vicinanza della comunità cristiana cui appartiene la famiglia tanto duramente provata”.
Sono tuttora in corso le indagini da parte della procura di Perugia che coordina l’attività della polizia municipale, allo scopo di ricostruire con esattezza le dinamiche del fatto.
Bambino investito, ecco com’è andata
Venerdì scorso, il 20 settembre, un bambino di quasi sette anni – li avrebbe compiuti a novembre prossimo – è deceduto dopo essere stato investito dal furgone condotto dal padre. L’incidente si è verificato nel tardo pomeriggio, tra le ore 18:00 e le 19.00, in un parcheggio a Sant’Andrea delle Fratte, nella zona industriale di Perugia, vicino a San Sisto.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il bambino si trovava in compagnia dei genitori e dei cinque fratelli all’interno del veicolo, che avrebbe fatto sosta per qualche minuto in un piazzale dinnanzi a uno stabile commerciale. Durante la sosta, il padre sarebbe sceso dal furgone per poi risalirvi a bordo e prepararsi a ripartire. Nel momento in cui il mezzo si è rimesso in moto, però, il piccolo avrebbe aperto inaspettatamente lo sportello del passeggero – se accidentalmente o volontariamente, resta ancora un mistero da risolvere – e sarebbe, quindi, caduto dal veicolo in movimento. Avrebbe, poi, perso l’equilibrio finendo per essere schiacciato dalle ruote posteriori del furgone. L’uomo, pertanto, non avrebbe pertanto avuto il tempo sufficiente a realizzare l’imprevisto. Il piccolo è morto sul colpo.
Sul luogo dell’incidente sono accorsi immediatamente gli operatori sanitari del 118 del vicino Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. I soccorritori, tuttavia, dopo aver tentato di rianimare il minore, non hanno potuto fare altro che accertare il decesso del piccolo avvenuto subitaneamente. E’ sopraggiunta sul posto anche la polizia locale al fine di parlare con i testimoni e acquisire prove utili a comprendere le dinamiche del fatto. Infine, è arrivato l‘avvocato Simone Pillon per assistere giuridicamente la coppia. La donna, tra l’altro, sotto shock, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso.
Intera comunità sotto shock
“Ci lascia attoniti la tragica morte del piccolo Matei, sette anni, deceduto ieri a Perugia in un tragico incidente”: con queste parole il sindaco di Magione, Massimo Lagetti, esprime il suo cordoglio in un post sulla sua pagina Facebook. La famiglia, infatti, del bambino deceduto, di origine rumena, da anni ormai viveva stabilmente nel comprensorio del lago Trasimeno.
“Siamo vicini alla sua famiglia – ha scritto il primo cittadino – Ci stringiamo come comunità di Magione attorno ai suoi genitori e ai suoi fratelli. Faremo tutto ciò che è nelle possibilità dell’amministrazione per essere vicini a questo nucleo familiare assieme all’affetto e alla amicizia di tanti magionesi. Ciao piccolo Matei, piangiamo il tuo triste destino…”.