È l’ultima settimana, quella che conduce al ballottaggio del 23 e del 24 giugno. Stavolta non sono ammessi pareggi: comunque vada, lunedì sera Perugia avrà il suo nuovo sindaco. E sarà uno tra Vittoria Ferdinandi, candidata di centrosinistra avanti di poche centinaia di voti al primo turno, e Margherita Scoccia, candidata del centrodestra in continuità con l’amministrazione uscente di Andrea Romizi. Le due candidate continuano a girare la città a suon di tour, passeggiate, mercati, sessioni di volantinaggio. Una città in vero e proprio fermento, non c’è che dire. Queste elezioni hanno risvegliato un attivismo politico e civico non indifferente.

Una delle componenti di queste ultime ore di campagne elettorale sono, tra le altre cose, gli endorsment. Dopo il primo turno, ed il libera tutti delle varie parti tirare da questo o quel candidato, ecco che la città si è perfettamente spaccata in due: chi sta con Ferdinandi e chi sta con Scoccia. Ne sono riprova proprio le uscite pubbliche di alcuni esponenti della politica e della società civile perugina. Uscite volte a schierarsi da una parte o dall’altra.

Monni sceglie Ferdinandi

Massimo Monni, candidato a sindaco del primo turno, ha dettato la linea in vista del ballottaggio. Non un apparentamento ma un voto secondo coscienza: tutti i candidati della sua lista saranno liberi per votare per la candidata preferita. Questo non ha impedito all’ex candidato a sindaco di prendere una posizione netta: voterà Ferdinandi. In una nota, infatti, ha spiegato: “Ritengo che abbia entusiasmo, intelligenza e genuinità. Delle doti che stimo molto. Apprezzo anche quelle di Scoccia, ma in questo momento mi riconosco più in Ferdinandi. Perché la democrazia è importante e il cambiamento è democrazia”.

E ancora: “Reputo che Vittoria Ferdinandi abbia capacità e autonomia per governare questa città. Sono convinto che riuscirà a tenere a bada i partiti e a fare un programma sulle sue idee. Dall’altra parte la candidata sindaca penso sia condizionata molto dai colonnelli dei partiti e questo non mi piace”.  Infine: “Conosco bene Vittoria Ferdinandi e la scelta ricade sulle sue capacità e doti umane. Non è vero come viene dipinta. È una persona intelligente e molto equilibrata”.

Monni ha anche detto che Scoccia avrebbe lui proposto un ruolo importante in giunta, addirittura il ruolo di vicesindaco. Ma la candidata di centrodestra, in una nota ufficiale, ha smentito categoricamente l’affermazione del rappresentante di Perugia Merita.

Ballottaggio Perugia: l’ex sindaco Valentini voterà per Scoccia

È intervenuto nel dibattito anche Mario Valentini, già sindaco di Perugia dal 1990 al 1995. Socialista di formazione politica, non ha avuto dubbi sullo schieramento da adottare in vista del ballottaggio. Ha detto: “Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinandi sono due professioniste serie, hanno una visione della città, seppur completamente divergenti, ma ci sono delle differenze a mio giudizio che sono destinate a fare la differenza. Facciamo un passo indietro. Per guidare Perugia serve essere il sindaco di tutti, ascoltare tutti e valutare le scelte secondo il binomio effetto-beneficio”.

E ancora: “Margherita Scoccia è un candidato moderato, vanta una discreta esperienza amministrativa, ha dato atto di voler essere il sindaco di tutti in una città ancorata alla vocazione internazionale e allo stesso tempo orgogliosa delle proprie origini che devono essere tutelate. Ha le caratteristiche di un sindaco che guarda i problemi quotidiani senza spocchia e soprattutto senza ideologizzare problemi importanti; mi riferisco anche alla gestione dell’accoglienza: deve essere ampia e rispettosa, ma allo stesso tempo chi è ospite deve rispettare le leggi e le tradizioni senza se e senza ma”.

Proprio in questi minuti, poi, Margherita Scoccia ha incassato anche un altro endorsment di peso oltre a quello di Valentini. Quello di Giuseppe Caforio, docente dell’università di Perugia. Il quale ha detto: “Voterò i progetti della Scoccia contro l’ideologia della Ferdinandi. La città è a un bivio”.