L’ormai ex candidato sindaco di Perugia Massimo Monni, a capo della lista civica “Perugia Merita”, si schiera dalla parte di Vittoria Ferdinandi in vista del ballottaggio con Margherita Scoccia in programma per domenica 23 e lunedì 24 giugno prossimo.

Le elezioni amministrative di sabato 8 e domenica 9 giugno scorso, difatti, confermano il ‘testa a testa’ tra le due candidate sindaco donne, con Scoccia per il centrodestra e Ferdinandi per il centrosinistra, che alle urne riescono a distanziare nettamente gli altri tre aspiranti al ruolo di primo cittadino.

Massimo Monni si ferma all’1,4% dei voti. Davide Baiocco, sostenuto da “Forza Perugia-Alternativa riformista-Italexit”, ha lo 0,76% a proprio favore, mentre Leonardo Caponi, guida della lista “Perugia contro guerra e neoliberismo-Pci”, raccoglie lo 0,55% delle preferenze.

Risultati, in termini di consenso, che non hanno nulla a che vedere con il 49% di Vittoria Ferdinandi e con il 48,3% di Margherita Scoccia, ma che rappresentano comunque una parte di elettorato perugino, chiamato adesso a compiere una scelta tra le due.

Ballottaggio Perugia, la posizione di Massimo Monni

A una settimana al ballottaggio Scoccia-Ferdinandi, Massimo Monni spiega che la sua lista civica, “Perugia merita”, definita un “progetto riformista popolare”, non è schierata con alcuna delle due candidate “essendo il gruppo costituito da rappresentanti dalle diverse sensibilità e quindi ciascun candidato voterà secondo coscienza”.

Tuttavia, egli annuncia che personalmente voterà Vittoria Ferdinandi, la candidata sindaca per il centrosinistra e i civici, in occasione della seconda tornata elettorale prevista per domenica 23 e lunedì 24 giugno.

Ritengo che abbia entusiasmo, intelligenza e genuinità così Massimo Monni motiva la propria scelta tra le due candidate sindaca di Perugia.

“Delle doti che stimo molto – aggiunge – Apprezzo anche quelle dell’altra candidata ma in questo momento mi riconosco più in Ferdinandi”.

Massimo Monni: “Il cambiamento è democrazia”

Alla base della decisione di Massimo Monni di esprimere il proprio voto a favore di Vittoria Ferdinandi sindaca di Perugia al ballottaggio, c’è la convinzione che “la democrazia è importante e il cambiamento è democrazia”.

“Se mi sono candidato è perché ero deluso da questi dieci anni della sindacatura di Andrea Romizi – dichiara a questo proposito – Reputo che Vittoria Ferdinandi abbia capacità e autonomia per governare questa città. Sono convinto che riuscirà a tenere a bada i partiti e a fare un programma sulle sue idee”.

“Dall’altra parte, la candidata sindaca, penso sia condizionata molto dai colonnelli dei partiti e questo non mi piace” afferma Monni riferendosi a Margherita Scoccia, candidata sindaco di Perugia per la coalizione di centrodestra e i civici, nonché assessore all’Urbanistica uscente della Giunta Romizi a trazione centrodestra.

Le forze politiche che sostengono la candidatura di Margherita Scoccia, nella fattispecie, sono il suo partito d’appartenenza Fratelli d’Italia, e gli alleati Lega e Forza Italia con la lista “Fare Perugia con Romizi”. Della sua coalizione fanno altresì parte le liste civiche: “Perugia Civica”, “Progetto Perugia”, “Futuro Giovani”, “Perugia Amica” e l’Unione dei democratici cristiani e di centro.

Viceversa, a supporto di Vittoria Ferdinandi ci sono il Partito democratico, il Movimento 5 Stelle, l’Alleanza Verdi Sinistra, “Pensa Perugia” con i simboli di Azione, Socialisti per Perugia, Perugia in Europa e Laboratorio Civico. Si aggiungono le liste civiche “Orchestra per la Vittoria”, “Anima Perugia” e “Perugia per la sanità pubblica”.

Monni sul post ballottaggio: “Perugia Merita andrà avanti”

Riguardo alle accuse di estremismo rivolte a Vittoria Ferdinandi, Massimo Monni fa sapere di conoscere bene la candidata, e puntualizza che la scelta ricade sulle sue capacità e doti umane. Non è vero come viene dipinta. E’ una persona intelligente e molto equilibrata”.

Coglie l’occasione per ribadire che la sua “è una cultura riformista-socialista” e che, pertanto, il progetto politico che anima la sua lista civica “Perugia Merita” andrà ugualmente avanti nonostante Ferdinandi gli abbia spiegato che “politicamente in quel momento non era in grado di offrirgli un ruolo”.