A pochi giorni dal ballottaggio tra Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinandi per la carica di sindaco di Perugia, prendono la parola nel dibattito politico anche i professori universitari.

Tra questi c’è Giuseppe Caforio, docente alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, che avanza una riflessione personale affinché “il voto sia espressione di una attenta e meditata valutazione”.

I seggi elettorali sono aperti dalle ore 7.00 alle 23.00 di domenica 23 giugno e dalle 7.00 alle 15.00 di lunedì 24 giugno.

Ballottaggio, prof Caforio: “Perugia è a un bivio”

“Normalmente le scelte vengono fatte o perché si conosce la persona o perché si esaminano i programmi. Nel nostro caso è difficile fare una valutazione se non si conoscono le due candidate personalmente” esordisce in una nota il professor Giuseppe Caforio in riferimento al ballottaggio delle amministrative di Perugia.

Le due candidate sindaco del capoluogo umbro, Margherita Scoccia per il centrodestra e Vittoria Ferdinandi per il centrosinistra, si giocano la poltrona di Palazzo dei Priori per una manciata di voti. I risultati della prima tornata elettorale, di sabato 8 e domenica 9 giugno, infatti, dimostrano l’esistenza di un ‘testa a testa’ tra le due, con Scoccia al 48,3% dei consensi e Ferdinandi al 49%. 

“Certo Margherita Scoccia è stata assessore all’urbanistica e quindi di amministrazione in qualche modo se ne intende – dichiara Caforio – atteso che le legislature Romizi hanno visto la città impegnata in scelte urbanistiche importanti che si sono tradotte in una modifica significativa e positiva degli assetti urbani che hanno riguardato soprattutto le periferie e le zone limitrofe al centro”.

“Quanto alla candidata Vittoria Ferdinandi – afferma il docente – la stessa ha un’esperienza di imprenditrice, ma non è dato sapere la sua conoscenza della macchina pubblica. Tutto si impara però certamente ci vorrà del tempo prima che possa entrare nelle logiche della pubblica amministrazione e poi traduca in atti la sua volontà”.

Giuseppe Caforio: “Pragmatismo vs idealismo”

Sul piano dei programmi – fa notare il professor Caforio – le due candidate hanno fatto scelte per alcuni versi similari, quando si fa riferimento ai principi ispiratori, ma per altri versi invece notevolmente diverse”.

“I due programmi – puntualizza – si caratterizzano per un approccio notevolmente diverso l’uno dall’altro. Tanto è pragmatico e aderente alle peculiarità della città quello della Margherita Scoccia, tanto quello della Vittoria Ferdinandi si presenta come un programma pieno di riferimenti ideologici con i temi cari alla sinistra, fatta di slogan, quali la partecipazione, la decementificazione, le politiche sociali con gli slogan di trionfalismo preventivo tipico della sinistra estrema”.

“Ciò che emerge – evidenzia, quindi, Caforio – è il concreto pragmatismo della Scoccia opposto all’idealismo di sinistra della Ferdinandi. E fra questi due estremi che i cittadini di Perugia dovranno decidere”.

“Il tema – aggiunge – è se è il momento di lasciare la strada tracciata dal sindaco Romizi e imbattersi in una nuova amministrazione decisamente di sinistra”.

Caforio sul ballottaggio di Perugia: “Serve continuità programmatica con Regione e Paese”

“Ognuno è libero di scegliere e non sempre i programmi dichiarati in campagna elettorale, peraltro per quei pochi che li leggono, troveranno poi riscontro e applicazione nella legislatura seguente” ci tiene altresì a precisare il professor Giuseppe Caforio in vista del ballottaggio di Perugia tra Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinandi.

“Un dato però appare certo – sostiene con convinzione – ovverosia che in un momento in cui vi è un governo centrale e un governo regionale tutto proiettato verso un salto di qualità della nostra Regione e dell’Italia intera, avere una continuità programmatica e un allineamento con le istituzioni sovracomunali potrà solo portare benefici”.

“Probabilmente entrambi i candidati saranno delle ottime sindache, ma in un momento di grande incertezza, scegliere chi ha già dato prova di capacità gestionale potrebbe risultare la scelta giusta” conclude.