Grave incidente sul lavoro in un’azienda di Balanzano, in provincia di Perugia. Un operaio 21enne è stato travolto da una trave d’acciaio del peso di 120 chili, cadutagli all’altezza del bacino.

Il ragazzo, di origine tunisina è stato trasportato d’urgenza all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita, nonostante abbia riportato fratture vertebrali e agli arti inferiori. Sarebbe stata la seconda morte in settimana, in provincia di Perugia, ancora sul luogo di lavoro.

Balanzano, incidente grave: operaio non in pericolo di vita

Ennesimo episodio drammatico. L’operaio 21enne, dipendente della ditta di carpenteria, è stato letteralmente travolto dalla trave di acciaio del peso di 120 chili.

Il giovane, di origine tunisina, ha riportato innumerevoli fratture agli arti inferiori e al femore, senza contare gli altri problemi, alla colonna per una frattura alle vertebre. Messo in sicurezza all’interno della ditta, è stato poi trasportato in ospedale in codice rosso dagli operatori sanitari del 118, giunti tempestivamente sul posto.

L’operaio è stato trasferito nel reparto di ortopedia, dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia, dove è stato ricoverato per le gravi ferite riportate. Sull’accaduto sono state avviate indagini da parte della polizia di Stato e della Usl Umbria 1.

Perugia, nuovo incidente sul lavoro in settimana

Tanti i casi di incidenti sul luogo di lavoro, già nel mese di gennaio e sono già due in questa settimana nella provincia di Perugia. Nella giornata di martedì 21 gennaio, però, il sinistro è costato la vita a un manutentore 33enne di origini salernitane, Gabriele Raimondo, che ha perso la vita all’Europoligrafico di Santa Sabina (Perugia) dopo essere finito sotto una macchina fustellatrice.

Nonostante fosse un manutentore esperto, la vittima è rimasta schiacciata da un macchinario, mentre era impegnata nella manutenzione di un macchinario complesso, un’attività che richiede alta precisione e protocolli di sicurezza rigorosi.

Le prime ricostruzioni indicano che l’operaio era al lavoro su una pressa, quando si è verificato l’incidente fatale. La pressa, uno strumento fondamentale per le operazioni di imballaggio, sembra essere stata al centro dell’episodio. Sul luogo erano intervenuti i sanitari del 118, la polizia di Stato, i vigili del fuoco e i tecnici della Asl.

Nonostante siano stati celeri i soccorsi, non è stato possibile salvare la vita dell’operaio. Le autorità hanno avviato accertamenti per determinare eventuali responsabilità, concentrandosi sulla verifica dei sistemi di sicurezza e sul rispetto delle normative vigenti.

Umbria, un fenomeno preoccupante

Il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari, aveva commentato con tanta amarezza quanto accaduto all’operaio 33enne:L’ultima vittima è un operaio che era impegnato alle manutenzioni di un macchinario, in uno stabilimento di cartotecnica umbro. Con gli accertamenti ancora in corso, non possiamo che stringerci intorno alla famiglia, con cordoglio e commozione. Lacrime che, però, lasciano spazio all’indignazione di fronte a un fenomeno che si ripete sempre uguale a se stesso.” Molinari ha ricordato, inoltre, come la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenti una battaglia centrale per il sindacato, una battaglia che, a suo dire, necessita di interventi strutturali e tempestivi.

Sono già tanti casi di incidente sul lavoro in questo mese: l’ultimo è capitato a Balanzano, in provincia di Perugia. L’Umbria si conferma un terreno scivoloso per chi lavora. I dati del 2024 fotografano una realtà davvero preoccupanti: sono 17 i morti su 361.596 lavoratori, un rapporto che schizza a 47 decessi ogni 100.000 occupati. Non serve un esperto per capire che i dati siano ben oltre la media nazionale, ferma a 31. E se questo non basta a indignare, l’Umbria si dimostra, purtroppo, sul podio delle peggiori d’Italia, dietro solo a Basilicata e Valle d’Aosta.