Mercoledì 3 settembre 2025 alcuni ragazzi hanno superato le barriere della Cascata delle Marmore approfittando della chiusura delle paratoie. Raggiunto il vascone del secondo salto si sono spogliati e si sono immersi nelle acque gelide, ma alla vista del personale hanno recuperato in fretta i vestiti e sono fuggiti. Secondo quanto riportato da Umbria24, si trattava di tre adulti che si erano introdotti nel parco senza essere identificati. L’episodio, definito da più parti come una sorta di "nuova frontiera del naturismo", ha acceso la discussione sul rispetto delle regole e sul tema del decoro in un luogo simbolo dell’Umbria.
Secondo il codice penale, chi compie atti contrari alla decenza rischia una sanzione prevista dall’articolo 726, con un’ammenda che va da 51 a 309 euro. Nei casi in cui il comportamento venga considerato osceno e lesivo del pudore sessuale, entra invece in gioco l’articolo 527, che stabilisce multe molto più pesanti, tra 5.000 e 30.000 euro, e nei pressi di minori anche la reclusione. A livello locale, il regolamento di polizia urbana di Terni proibisce la balneazione al di fuori delle aree consentite: chi si immerge senza costume o in punti non autorizzati può incorrere in una multa da 25 a 150 euro. Lo stesso regolamento, con l’articolo 54-bis, vieta bivacchi e soste improprie nei belvedere e nel parco Campacci, prevedendo sanzioni fino a 300 euro e l’obbligo di allontanamento.
Le autorità e le guide turistiche ribadiscono da tempo che alle Cascate delle Marmore non è consentito fare il bagno. La motivazione è semplice: si tratta di un impianto idraulico complesso e pericoloso, con un dislivello di 165 metri e rilasci d’acqua regolati a orari prestabiliti, sempre anticipati dal suono di una sirena. Quando la portata aumenta le correnti diventano ingestibili e il vascone si trasforma in un punto a rischio. L’area è pensata per la visita e la contemplazione, non per la balneazione, e rientra nel parco fluviale del Nera e nella rete Natura 2000: un tuffo improvvisato significa anche disturbare un ecosistema delicato. La cascata richiama ogni anno migliaia di visitatori ed è uno dei simboli paesaggistici più noti dell’Umbria, da vivere con cautela e rispetto.
Non è la prima volta che qualcuno ignora i divieti. Il Corriere dell’Umbria ricorda che gruppi di giovani si erano già tuffati nei vasconi, ma con il costume; questa volta hanno rinunciato anche a quello. In ottobre 2022 due turisti, completamente vestiti, si immersero nella fontana di piazza Tacito a Terni; la polizia li tirò fuori. Pochi giorni prima due irlandesi fecero lo stesso "bagno" e furono rimproverati dai carabinieri. Questi episodi mostrano come il decoro urbano e la tutela dei monumenti richiedano continui richiami.
I giovani del 3 settembre sono scappati, ma chi fosse sorpreso a imitare il loro gesto rischierebbe l’ammenda per atti contrari alla decenza (fino a 309 euro), la multa comunale per balneazione non autorizzata (25‑150 euro) e, nelle aree sensibili come i belvedere, un’ulteriore sanzione fino a 300 euro e l’ordine di allontanamento. Se il comportamento fosse considerato osceno, la multa salirebbe fino a 30.000 euro e, nei casi più gravi, potrebbe scattare la reclusione. Le autorità locali hanno già annunciato controlli più serrati e una campagna informativa per scoraggiare comportamenti simili.