Mattinata caldissima e bagarre a Palazzo Spada, dove durante il consiglio comunale di Terni sono dovuti intervenire i sanitari del 118 per soccorrere la presidente dell’assemblea Sara Francescangeli. L’esponente di Alternativa popolare, dopo un acceso diverbio con il consigliere comunale di Innovare Terni Josè Maria Kenny, si è alzata dal suo scranno, chiedendo al vicepresidente Raffaello Federighi (Ap) di sostituirla. Uscita dall’emiciclo, Sara Francescangeli ha avuto un mancamento, causato probabilmente dallo stato di agitazione e di tensione accumulato. Dopo una breve perdita di conoscenza, è stata subito soccorsa dal personale degli uffici comunali del gabinetto del sindaco e dal vicesindaco Corridore.
Immediato l’intervento del 118, con una ambulanza arrivata dall’Azienda ospedaliera Santa Maria, con due operatori paramedici che hanno effettuato controlli e interventi sanitari. Intorno alle 12 il vicepresidente Federighi ha informato l’aula che la presidente, dopo i soccorsi prestati dal personale ospedaliero, era in buone condizioni di salute.
In aula, invece, è divampata la polemica, con il consigliere Kenny che è rimasto seduto fuori dall’emiciclo, tra le sedie del pubblico, e che è stato raggiunto dal vicesindaco di Terni Riccardo Corridore.
Bagarre a Palazzo Spada: accuse reciproche tra Corridore e Kenny
In discussione in consiglio comunale c’era l’atto di convenzione-ponte di un anno per l’utilizzo dello stadio Liberati da parte della Ternana Calcio. E per l’ennesima volta (una specie di classico del consiglio comunale) è andato in scena un diverbio verbale e uno scontro procedurale tra la presidente Francescangeli e il consigliere Kenny. Una diatriba che va avanti da mesi e che aveva portato anche alla presentazione di una mozione di sfiducia, poi naufragata in assemblea, contro la stessa presidente dell’assemblea municipale.
Durante una replica del vicesindaco Riccardo Corridore sul contenuto di un emendamento alla convenzione, il professor Kenny ha interrotto l’intervento urlando “vergogna!“ all’indirizzo dei banchi della giunta. E la presidente Francescangeli lo ha espulso dall’aula, chiedendo anche l’intervento della forza pubblica. Poi la discussione è proseguita, il punto all’ordine del giorno è stato votato e la presidente Francescangeli ha lasciato di fretta il consiglio, colta da malore.
Dopo pochi minuti è rientrato il vicesindaco Corridore che ha raggiunto il consigliere Kenny in fondo all’aula, perché il battibecco continuava a distanza.
“Lei deve smetterla di comportarsi così – ha gridato al professore universitario, ex candidato sindaco del centrosinistra -. Il malore della presidente Francescangeli è dovuto al suo atteggiamento. Una donna non si apostrofa continuamente con veemenza come fa lei. Deve portare rispetto. Ha saltato sette sedute del Consiglio e ci sarebbero stati gli estremi per la decadenza“.
Kenny è rimasto seduto, ma ha risposto ripetutamente “vergognatevi, dovete vergognarvi di come insultate e conducete i lavori del consiglio”.
L’intervento degli altri consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti ha separato i contendenti, riportando la calma.
Dopo le polemiche, toni più rilassati e ci scappano anche le scuse
Raggiunta dopo il consiglio comunale, Sara Francescangeli smaltita la rabbia e ripresasi dalla perdita di sensi, prende atto delle scuse avanzate nel frattempo dal consigliere Kenny (Innovare per Terni) dopo la bagarre a Palazzo Spada.
“Sì, è venuto a scusarsi per il tono che ha utilizzato – conferma la presidente del consiglio comunale a qualche ora dall’incidente -. Ne prendo atto, anche se non comprendo il livore e l’astio di certi interventi. Non è la prima volta che si verificano episodi così, mi piacerebbe che lo stesso trattamento mediatico che viene riservato al sindaco Bandecchi, quando alza i toni, riguardasse anche i consiglieri di opposizione. In ogni caso, ora sto meglio e spero che in futuro episodi di questo tipo non abbiano più a verificarsi“.
Consiglieri comunali scatenati con telefonini e video
Intorno a Kenny e Corridore si erano scatenati i consiglieri comunali. Smartphone alla mano, i più agguerriti e con la vocazione del creator digitale, si sono collegati ai social per registrare dirette e video dei diverbi.
Poco prima il vicepresidente Raffaello Federighi aveva interrotto la seduta, per “rispetto e senso di responsabilità. Meglio fermarsi e distendere gli animi“. Animi che, in realtà, erano tutto meno che distesi, essendo ancora molte le scorie del dibattito. Il dibattito è ripreso circa mezzora dopo e la seduta si è conclusa poco dopo mezzogiorno.