Tra i requisti richiesti per diventare donatore di sangue o plasma, c'è quello di condurre un sano stile di vita. Un impegno che l'Azienda Ospedaliera di Perugia sta promuovendo a tutto tondo. Dal 5 maggio infatti presso la struttura, per donatori e donatrici è stata introdotta una speciale bag alimentare take away pensata per supportare la corretta alimentazione post-donazione.
Un'iniziativa nata con il progetto 'Abbiamo a cuore la salute dei donatori', in collaborazione con le associazioni Avis, Fidas, Frates e sviluppata nell’ambito del più ampio programma di nutrizione 'Integrazione e valorizzazione della nutrizione nei percorsi di cura', attivo dal 2022 presso l’Ospedale perugino.
Sostenere il donatore e fornire indicazioni utili che possano aiutarlo per una corretta alimentazione è questo l'obiettivo del progetto. Il donatore potrà fare una colazione leggera prima della donazione e successivamente avrà a disposizione una bag che al suo interno contiene un pasto completo ed equilibrato. Quattro le opzioni disponibili, di cui due con carne e due senza. Quando il donatore chiamerà per prenotare, potrà già scegliere quale tipologia di bag vorrà una volta efettuata la donazione, scegliendo fra quella standard, quella priva di glutine oppure vegana.
All'interno della bag ci sono alimenti selezionati dalle dietiste ospedaliere per garantire un rapido recupero e un corretto apporto nutrizionale. La bag verrà consegnata a ogni donatore subito dopo la donazione, come gesto di attenzione e riconoscimento.
Un progetto "fortemente voluto dalla Direzione aziendale - ha rimarcato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis che - rientra nell’ambito della costruzione del prossimo Piano sociosanitario regionale in tema di promozione della salute e prevenzione di stili di vita sani e si inserisce in un più ampio percorso di ricerca, formazione e innovazione volto a garantire una ristorazione ospedaliera sempre più orientata alla salute, alla sostenibilità e alla qualità".
"Abbiamo sposato integralmente questo progetto perché fare mendicina preventiva è uno dei compiti del servizio trasfusionale - ha sottolineato Maurizio Marchesi, direttore del servizio immunostrasfusionale dell'ospedale di Perugia - ovvero fare informazione sui corretti stili di vita".
"Il progetto di valorizzazione della nutrizione nei percorsi di cura si è ora esteso ai donatori di sangue -, ha spiegato Simone Pampanelli, responsabile del Servizio di Nutrizione clinica e dietetica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia - con l’intento di promuovere comportamenti alimentari consapevoli e sani. Un’alimentazione adeguata non solo supporta il benessere del donatore durante e dopo la donazione, ma contribuisce in modo significativo al miglioramento della salute nel lungo termine".
“Donare sangue è un gesto di grande generosità e responsabilità – ha dichiarato Arturo Pasqualucci, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia -. I donatori svolgono un ruolo fondamentale per la salute pubblica, ma spesso non sono pienamente consapevoli di quanto sia importante seguire una corretta alimentazione prima e dopo la donazione. Una dieta equilibrata non solo contribuisce a mantenere il donatore in buona salute, ma aiuta anche l’organismo ad affrontare meglio la donazione. Seguire alcuni semplici accorgimenti alimentari può fare la differenza".
Donare sangue e plasma è un gesto di fondamentale importanza per la salute pubblica e può salvare la vita a chi ne ha bisogno. Il sangue è infatti necessario durante alcuni interventi chirurgici oltre ad essere insostituibile nella terapia di alcune patologie come tumori, leucemie e anemie croniche. Il plasma è invece impiegato nella produzione di alcuni farmaci salvavita come quelli per la cura dell'emofilia e di malattie di reni e fegato.
Per diventare donatore o donatrice ci sono alcuni requisti da rispettare. L'età compresa fra i 18 e i 60 anni, un peso corporeo superiore ai 50 chili e uno stile di vita sano. Chi volesse donare sangue o plasma può presentare una richiesta e, una volta sostenuto il colloquio medico che confermerà l'iidoneità, diventare donatore a tutti gli effetti. (Fonte: Avis)