È un vero e proprio exploit quello di Azione a Perugia. Il partito di Carlo Calenda non viene da una buona performance alle elezioni europee: il circa 3% ottenuto non è bastevole, infatti, a sbloccare il seggio nel prossimo Parlamento Europeo. Meglio, molto meglio, nel locale. A Perugia, infatti, Azione ha sfiorato il 6% in una lista che annoverava al suo interno anche forze e risorse civiche. Ma ad evidente trazione Azione come si è dimostrato, per esempio, dalla comparsa del segretario nazionale – Carlo Calenda – al Barton Park.
Azione entra nel consiglio comunale di Perugia
La notizia è che Azione farà parte del prossimo consiglio comunale di Perugia. E sarà così indipendentemente da chi sarà, tra Margherita Scoccia e Vittoria Ferdinandi, a vincere il ballottaggio di sabato 23 e domenica 24 giugno. La lista “Pensa Perugia” – che sostiene Ferdinandi – ha sbloccato un seggio.
Chi è l’eletto di Azione Perugia
Ad entrare in consiglio comunale è Lorenzo Mazzanti. Come leggiamo dai suoi social, parliamo di un giovane di 24 anni, laureando in scienze dell’amministrazione, che sogna una città che offra maggiori opportunità per i propri giovani e che sia interconnessa con infrastrutture adeguate al resto del Paese.
Leggiamo poi: “I giovani sono la più grande risorsa per il futuro della nostra città, il nostro compito è quello di creare un ambiente economico-sociale che sia in grado di trattenerli nel nostro territorio, dalle infrastrutture nevralgiche fino allo sviluppo di nuove collaborazioni tra imprese ed istituti di alta formazione”.
Leonelli: “Decisamente soddisfatti”
Palpabile è la contentezza di Giacomo Leonelli, segretario regionale di Azione, che commenta: “Il risultato di ieri di Perugia della lista “Pensa Perugia”, con il simbolo di Azione e di cui Azione è stata fondatrice, ha una valenza significativa, anche fuori dai confini della nostra realtà: a fronte del 3.13% delle elezioni europee, pur stando in un’alleanza larghissima di centrosinistra assieme a Pd, M5s, e Avs, la lista ottiene quasi il doppio sfiorando il 6% (5,86%), e collocandosi come terza lista di coalizione, a fronte peraltro dell’importante affermazione delle liste civiche alle amministrative rispetto alle Europee, chiaramente penalizzante per tutti gli altri partiti”.
E ancora: “Un risultato che apre uno scenario di riflessione, in relazione al fatto che la sensazione è che proprio il collocarsi al centro di un’alleanza larghissima come quella per Vittoria Ferdinandi, sia stato premiante nei confronti di un elettorato liberale, riformista, cattolico e moderato; ciò dunque a dimostrazione del fatto che quell’elettorato sembra pronto anche a sostenere un’alleanza larga di centrosinistra, se messo nelle condizioni di potersi riconoscere in un contenitore pragmatico e innovatore”.
Non solo Perugia
Azione fa la sua figura anche in altri comuni dell’Umbria. Il partito di Calenda, infatti, festeggia l’ingresso nei consigli comunali di San Giustino con Corrado Fontanelli, e con i giovanissimi Niccolò Liberatori a Spello (23 anni) e Niccolò Filippetti a Castel Ritaldi (21 anni).
Gli altri risultati
Il segretario Leonelli fa poi un punto sugli altri risultati ottenuto: “Rocco Girlanda a Gubbio, Erigo Pecci a Bastia, Fabio Pasquarelli a Gualdo Tadino (con l’ottima performance della nostra esponente Lisa Chiavini, più votata della lista), il successo di Marsciano di Michele Moretti (rispetto al quale conti alla mano, il risultato della lista di Azione è decisivo), di Massimo Lagetti a Magione, di Giulio Cherubini a Panicale e di Matteo Burico a Castiglione del Lago”.
“Il lavoro che fin da subito ci attende – aggiunge – e a cominciare dal ballottaggio del capoluogo è importante, ma la sensazione è che abbiamo tutte le energie per contribuire a rafforzare nel nostro territorio quella discontinuità necessaria di cui l’intera comunità regionale ha bisogno, anche grazie alla centralità di una nuova generazione che ha dimostrato sul campo capacità e consenso”.