La vicenda è annosa, va avanti da circa due decenni, e coinvolge un cittadino che vuole trasformare una strada da privata a pubblica, vari tribunali, gli avvocati che hanno seguito la pratica e il Comune di Terni. E alla fine ha portato a una polemica tra il presidente dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Terni e l’amministrazione comunale. Dopo che il sindaco Bandecchi, all’ennesima visita dell’uomo, ha deciso di andare a fargli visita. Ed ha pubblicato su Instagram un video che, negli intendimenti del primo cittadino, avrebbe dovuto mettere fine a una storia dai connotati più che altro folcloristici. Ma la vicenda si è trasformata in un incidente di percorso e di relazioni tra Ordine e Palazzo Spada.
A spiegare la situazione e derubricare la polemica a fraintendimento è dovuto scendere in campo il vicesindaco Riccardo Corridore. Impegnato in questo periodo con la campagna elettorale per le Regionali e, al tempo stesso, con l’attività amministrativa di Palazzo Spada.
Corridore, legale prestato alla politica, proprio per la sua duplice veste è l’uomo del dialogo tra Ordine e Comune di Terni. E anche lui, piuttosto che scrivere una nota di risposta al presidente degli avvocati di Terni Andrea Colacci, ha scelto la strada del video. Così da estendere il più possibile la diffusione del messaggio. E chiudere la polemica sul nascere.
Nota dell’Ordine degli Avvocati contro il Comune di Terni per le considerazioni del sindaco
Nel suo video su Instagram un Bandecchi esasperato dal pressing del cittadino, che ormai lo aspetta sotto Palazzo Spada anche due-tre volte a settimana, ha cercato di mostrare la situazione della strada oggetto della contesa. La vicenda va avanti da quando al posto di Bandecchi c’era Paolo Raffaelli. Ed è stata originata da un pronunciamento tecnico degli uffici. Che al tempo chiarirono che quella stradina di campagna tra i colli ternani (nella zona di strada di San Giacomo, sopra Poscargano e vicino a Collescipoli) non ha le caratteristiche per essere dichiarata pubblica.
Si tratta di una stradina bianca, che passando tra due case è larga appena 1.70 m, ed è diventata il motivo della contesa tra il cittadino e il Comune. Il contenzioso è stato oggetto di diversi giudizi da parte dei tribunali civili e amministrativi. Che hanno sempre dato torto al richiedente. Che però non si è dato per vinto e vorrebbe che Palazzo Spada si pronunciasse a suo favore. In più continua a raccogliere preventivi da studi legali del territorio per proseguire la sua battaglia legale.
Nel video pubblicato su Instagram, proprio Bandecchi cerca di dissuaderlo dai suoi propositi con un invito colorito agli avvocati a non alimentare questo contenzioso.
L’uscita del sindaco, però, ha indispettito l’Ordine ternano. Che ha scritto una nota di protesta.
“Il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Terni – scrive il presidente Andrea Colacci – stigmatizza severamente tale comportamento del primo cittadino. Risultando le sue affermazioni gravemente lesive della dignità non solo degli avvocati del cittadino, ma dell’intera avvocatura. Di cui viene in tal modo immotivatamente compromessa l’immagine pubblica ed il decoro professionale“.
La risposta di Riccardo Corridore, avvocato e vicesindaco: “Bandecchi ha massimo rispetto dei professionisti”
La risposta all’Ordine degli Avvocati arriva qualche ora dopo. Ed è il vicesindaco Riccardo Corridore, anche lui avvocato, a postarla su Facebook e sugli altri social media.
“Bandecchi conosce a fondo la vicenda processuale di questo signore – conferma Corridore -. Tra l’altro, io non so chi siano stati colleghi avvocati che lo hanno assistito in questi anni. Ma si sarebbe potuto evitare di portare avanti un giudizio che forse non doveva neanche iniziare. C’erano pareri tecnici ben definiti, che chiarivano che quella strada non ha le caratteristiche per diventare pubblica. Confermo, invece, che c’è grande rispetto, da parte del sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare per la categoria degli avvocati. Lo so e lo posso testimoniare per come lui si atteggia nei rapporti con i professionisti. E ci sono decine di colleghi che lo possono testimoniare, perché lo stesso Bandecchi ha molti avvocati“.
Insomma, una critica, quella del primo cittadino che non era rivolta indistintamente a tutti i legali ternani. E che era riferita esclusivamente, secondo quanto spiega il suo vice Riccardo Corridore, al prolungamento del percorso giudiziario intrapreso dal cittadino ternano.
“Non me ne voglia il presidente Colacci che stimo – conclude Corridore -. Ma il comunicato dell’Ordine mi pare alquanto strumentale. Mi permetto un consiglio al presidente. Quello di soffermarsi su determinate situazioni, che forse nei contenuti non conosce appieno. Ad esempio verificare il funzionamento corretto di tutte le attività attinenti al Tribunale di Terni e quindi segnalare eventuali disservizi, eventuali problemi che mi vengono rappresentati da svariati colleghi. A ciascuno suo. E soprattutto ci tengo a ribadire che quella di Bandecchi non era assolutamente una dichiarazione lesiva della categoria degli Avvocati“.