13 Jun, 2025 - 16:05

Avis, in Umbria quasi 40mila donazioni di sangue nel 2024 ma serve più plasma. Campagna con Anci e Coni

Avis, in Umbria quasi 40mila donazioni di sangue nel 2024 ma serve più plasma. Campagna con Anci e Coni

Domani si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue. In Umbria, nel 2024, le donazioni sono state 39.953: un dato stabile, ma che non nasconde alcune criticità. 

Il sangue raccolto è sufficiente per coprire le esigenze dei reparti ospedalieri umbri, ma resta aperta la questione del plasma, ancora sotto i livelli necessari. La rete trasfusionale regionale regge, ma la domanda cresce: nei primi quattro mesi del 2025 le unità trasfuse sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024.

In Umbria aumentano i donatori, ma il plasma resta il punto debole

I numeri confermano la solidità del sistema umbro: 30.163 i donatori attivi a fine 2024, il 2,3% in più rispetto all’anno precedente. La quasi totalità delle donazioni – oltre il 93% – è assicurata dall’Avis Umbria, realtà che rappresenta un presidio capillare e costante. Tra gennaio e maggio 2025, sono state effettuate 16.629 donazioni: un dato sostanzialmente stabile (-1,12%) rispetto allo stesso periodo del 2024.

Tuttavia, come ha sottolineato il presidente di Avis Umbria, Enrico Marconi, l’attenzione non può calare: “Siamo autosufficienti per la raccolta di sangue intero, ma resta una carenza significativa nella raccolta del plasma. L’Umbria è ancora sotto del 10-15% rispetto al fabbisogno. Serve una maggiore educazione alla donazione in aferesi”.

Nel 2024 il plasma raccolto è stato 11.252 kg, ancora sotto la soglia programmata di 11.540 kg. Per il 2025, la Regione punta a quota 12.000 kg. Un obiettivo che può essere raggiunto solo rafforzando la sensibilizzazione, soprattutto tra i giovani.

“Il sangue si dona, non si versa”: la campagna regionale contro la violenza e per la solidarietà

Proprio con questo spirito è stata lanciata la nuova campagna promossa da Avis Umbria, con il sostegno della Regione, di Anci Umbria, Federsanità e Coni Umbria. Uno slogan chiaro: Il sangue si dona, non si versa. Condanniamo ogni forma di guerra e di violenza. Il sangue salva vite e dona pace”.

Un messaggio che ha raccolto il sostegno convinto delle istituzioni locali. “Avis Umbria è una delle eccellenze del nostro territorio. È nostro dovere accompagnarla e valorizzarla”, ha dichiarato il presidente di Anci Umbria, Federico Gori, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione a Perugia. “C’è bisogno di strutturare una rete stabile per la diffusione delle buone pratiche e costruire una cittadinanza sempre più consapevole e solidale”.

Anche lo sport si mobilita: il presidente del Coni Umbria, Aurelio Forcignanò, ha ricordato il protocollo siglato a livello nazionale con Avis, e ribadito l’impegno a promuovere la donazione tra le federazioni sportive regionali.

Autosufficienza delle donazioni per il sistema sanitario, la sfida del plasma

L’Umbria si conferma tra le regioni con i livelli più alti di autosufficienza per il sangue intero, ma la vera sfida è oggi quella del plasma, fondamentale per le terapie di numerosi pazienti oncologici e cronici. Da qui, l'importanza di coinvolgere nuove fasce di popolazione, con una comunicazione mirata, iniziative territoriali e aperture straordinarie dei centri trasfusionali, come quelle previste nei prossimi giorni a Perugia, Terni, Assisi, Foligno, Spoleto e Città di Castello.

In un momento storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, la donazione di sangue si conferma non solo un gesto di altruismo sanitario, ma anche un atto concreto di pace. E proprio da questa consapevolezza parte l’Umbria per celebrare la Giornata mondiale del donatore: con numeri in crescita, nuove sfide e un messaggio chiaro, rivolto a tutti.

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Federico Zacaglioni
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