Li hanno sorpresi a bordo di un’auto rubata, con quattro involucri di droga leggera pronta presumibilmente ad essere spacciata a Ponte San Giovanni: per questa ragione due minorenni sono stati arrestati dai Carabinieri della frazione di Perugia. L’accusa per i due ragazzi di 16 anni, con precedenti di polizia, è quella di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e ricettazione.
I militari, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato una Panda circolare per le vie del quartiere di Perugia con a bordo due giovanissimi. Hanno così deciso di fermare il veicolo e controllare i
soggetti a bordo.
Anche il conducente dell’auto rubata era un 16enne, trovata droga agli altri due minorenni: avevano quattro involucri di hashish
I militari dell’Arma hanno subito verificato che il conducente, risultato 16enne, era privo di patente di guida. E che il mezzo su cui viaggiavano i tre ragazzi era stato rubato ai primi di giugno a Ponte Pattoli.
I due minori coetanei sono stati successivamente sottoposti a perquisizione personale e veicolare. È stato a quel punto che sono sono stati rinvenuti complessivamente 4 involucri di hashish termosaldati, dal peso complessivo di 33 grammi, nascosti da entrambi i minorenni.
Le ricerche degli stupefacenti sono state poi estese anche alle abitazioni dei ragazzi. All’interno della casa di uno dei due, i Carabinieri hanno trovato anche un bilancino di precisione e 4 smartphones, risultati anch’essi oggetto di furto.
Accompagnati in caserma, i due 16 enni sono stati dichiarati in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia per ricettazione. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i minorenni sono stati infine associati presso Centro di Prima Accoglienza di Firenze.
Al conducente è stata inoltre contestata la guida senza patente, che prevede una sanzione amministrativa di 5 mila euro. La droga è stata sottoposta a sequestro, l’auto restituita al legittimo proprietario, mentre sono in corso accertamenti per individuare i proprietari dei telefoni rinvenuti.
A Terni i Carabinieri arrestano una stalker di 85 anni: la nonna terribile aveva esasperato i vicini
Ad 85 anni era sottoposta al divieto di dimora a Terni per atti persecutori nei confronti di alcuni suoi condomini ma – hanno accertato i carabinieri – ha più volte violato il provvedimento. tornando presso la propria abitazione e continuando ad importunare i vicini che l’avevano denunciata. Il gip ha quindi disposto per l’anziana agli arresti domiciliari presso l’abitazione di una figlia in Emilia Romagna. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna nei mesi scorsi mesi si era resa responsabile di “gravi” comportamenti in danno di alcuni condomini che, esasperati, si erano rivolti all’Arma.
Le indagini avevano quindi consentito di acquisire un quadro indiziario ritenuto grave e circostanziato sulla scorta del quale il gip di Terni aveva emesso il provvedimento cautelare del divieto di dimora nel capoluogo. Misura ora aggravata dal giudice che l’ha trasformata nei domiciliari.
Ritrovato un anziano viterbese che si era disperso nel Ternano
Il Nucleo operativo di emergenza dei Carabinieri di Terni è riuscito, infine, a rintracciare un anziano scomparso dal Viterbese. Grazie a una segnalazione al 112, da parte di un residente di strada di Piedimonte. L’uomo aveva visto una persona anziana, la cui vettura si era impantanata in un campo.
Immediato l’invio in zona di una pattuglia della Stazione di Stroncone. I Carabinieri si sono trovati davanti un uomo, poco più che 80enne, disorientato ed agitato. L’uomo è riuscito a fornire solo parzialmente le proprie generalità.
Gli accertamenti eseguiti hanno però consentito di risalire all’identità completa dell’anziano, residente nel viterbese ed affetto da grave patologia, i cui familiari avevano segnalato poche ore prima la scomparsa alla Compagnia Carabinieri di Civita Castellana. In breve tempo sono stati rintracciati i suoi congiunti, cui l’anziano, in discrete condizioni, è stato affidato. Grazie all’intervento di un carro attrezzi anche l’autovettura è stata recuperata e restituita alla famiglia.