A Gubbio, la crescente povertà e l’aumento degli indigenti stanno diventando un fenomeno preoccupante, come testimonia l’aumento dei beneficiari della “Carta dedicata a te”. Questa misura governativa, rivolta alle famiglie in difficoltà economica, è un indicatore chiaro delle condizioni socio-economiche del territorio, che sta assistendo a un progressivo impoverimento, in parte dovuto alla quasi inesistente crescita industriale e alle sfide demografiche. La città si trova oggi di fronte a una serie di criticità che rischiano di compromettere il suo sviluppo futuro, tra cui il declino demografico e la mancanza di una pianificazione economica e turistica efficace.
Nel 2024, Gubbio ha visto un aumento significativo del numero di famiglie che beneficiano della “Carta dedicata a te”, passate da 478 a 497. Questo significa che una famiglia su 61 vive in condizioni economiche tali da richiedere un sostegno per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, trasporti pubblici locali e carburante. In termini economici, ciò si traduce in 248.500 euro distribuiti a livello locale, rispetto ai 182.835 euro dell’anno precedente.
Questo incremento riflette una situazione preoccupante che si collega strettamente al più ampio contesto di crisi economica e demografica. Gubbio, come molte altre piccole e medie città italiane, soffre di uno scarso sviluppo industriale e di un declino della popolazione. Se la tendenza demografica non verrà invertita, c’è il rischio concreto che la città possa scendere sotto la soglia critica dei 30.000 abitanti, con gravi conseguenze economiche.
Sotto il limite dei 30mila abitanti si perderebbero 4 milioni l’anno di trasferimenti dallo Stato
Una popolazione inferiore ai 30.000 residenti comporterebbe una riduzione dei trasferimenti statali, stimata in circa 4 milioni di euro l’anno. Questa perdita di fondi aggraverebbe ulteriormente la situazione, rendendo ancora più difficile per l’amministrazione locale fornire servizi essenziali e affrontare le sfide economiche. Gubbio si troverebbe di fronte a una situazione ancora più complessa, in cui la riduzione delle risorse finanziarie potrebbe portare a un ulteriore impoverimento della popolazione e a un peggioramento della qualità della vita.
Per contrastare questa tendenza negativa, è indispensabile un robusto piano di sviluppo industriale e un rilancio del turismo, settori che potrebbero rappresentare la chiave per la ripresa economica della città. L’industria, attualmente poco sviluppata a Gubbio, ha bisogno di incentivi per attrarre investimenti e creare posti di lavoro. Un rafforzamento del tessuto produttivo locale potrebbe non solo migliorare l’occupazione, ma anche stimolare l’indotto e favorire una maggiore stabilità economica per le famiglie.
Tuttavia, l’industria da sola non è sufficiente. Gubbio possiede un patrimonio storico e culturale straordinario, con un potenziale turistico ancora in gran parte inespresso. La città, nota per le sue tradizioni medievali e il fascino del suo centro storico, ha tutte le carte in regola per diventare una meta turistica di rilievo, ma per farlo è necessario un rilancio del settore turistico che passi attraverso una pianificazione moderna e al passo con i tempi.
Il turismo potrebbe rappresentare una delle principali risorse per la città, ma solo se adeguatamente sviluppato. Una delle prime misure da adottare dovrebbe essere la creazione di una rete integrata di servizi turistici che promuova il territorio non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale. Ciò richiede investimenti in infrastrutture, miglioramento dell’accoglienza turistica, e soprattutto una strategia di marketing che valorizzi le bellezze artistiche e naturali del territorio.
L’aumento degli indigenti è un segnale di sofferenza dell’intera economia nell’eugubino
Il Parco del Teatro Romano e il Parco Ranghiasci sono solo due dei numerosi siti di interesse che Gubbio può offrire. Tuttavia, la mancanza di un adeguato piano di sviluppo turistico ha finora impedito alla città di sfruttare appieno queste risorse. Per rendere Gubbio una destinazione attraente, è necessario un piano coordinato che includa non solo il restauro e la conservazione del patrimonio esistente, ma anche l’organizzazione di eventi culturali e ricreativi che possano attrarre visitatori durante tutto l’anno.
Inoltre, sarebbe utile promuovere un turismo sostenibile, che valorizzi le risorse naturali e culturali del territorio senza danneggiarle. Gubbio potrebbe ad esempio puntare su percorsi escursionistici, turismo enogastronomico e la promozione di esperienze legate alle tradizioni locali, che offrirebbero ai visitatori un’immersione autentica nella cultura del luogo.
L’amministrazione comunale svolge un ruolo fondamentale in questo processo al fine di creare un ambiente favorevole allo sviluppo economico e sociale, incentivando gli investimenti sia nel settore industriale sia in quello turistico. Questo richiede politiche fiscali più favorevoli, una burocrazia snella e una maggiore collaborazione tra pubblico e privato.
Riteniamo quindi inderogabile una pianificazione lungimirante, basata sullo sviluppo industriale e sul rilancio del turismo, per indurre una robusta crescita.