Le recenti tragedie ai mercatini natalizi di Magdeburgo, in Germania, hanno portato a un immediato innalzamento dei controlli e dei livelli di sicurezza in tutta Italia, con particolare attenzione alla città di Assisi. Il borgo umbro, infatti, sotto le feste è preso d’assalto da moltissimi visitatori e l’allerta è alle stelle dopo quanto successo pochi giorni fa. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Perugia Armando Gradone, ha stabilito misure straordinarie per proteggere i luoghi di culto e i principali punti di aggregazione.
In vista delle festività natalizie e del Giubileo è stata quindi pianificata una strategia di vigilanza intensificata. I controlli verranno potenziati nelle Basiliche francescane e nei centri storici di Perugia, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Spoleto. La Prefettura ha inoltre sottolineato che stazioni ferroviarie, centri commerciali e luoghi di intrattenimento saranno costantemente monitorati. Gradone ha confermato che i siti più sensibili sono stati attentamente monitorati e che la presenza delle forze dell’ordine è stata rafforzata in aree ad alto afflusso. Le misure adottate seguono come da procedura le linee guida del Ministero dell’Interno, che ha chiesto controlli stringenti ad Assisi e in Italia dopo l’attentato in Germania.
Aumentano i controlli ad Assisi dopo attentato in Germania: cosa è successo a Magdeburgo
Venerdì sera la tranquillità dei mercatini di Natale di Magdeburgo, in Germania, è stata interrotta da un attentato che ha scosso l’intero paese. Un uomo di 50 anni, identificato come Taleb Al Abdulmohsen, ha lanciato la sua auto contro la folla, causando la morte di cinque persone, tra cui un bambino di nove anni, e ferendo oltre 230 visitatori. Tra i feriti, 40 risultano in gravi condizioni e sono attualmente ricoverati in 15 diversi ospedali.
L’attentatore è un medico originario dell’Arabia Saudita che vive in Germania dal 2006. Secondo il procuratore capo di Magdeburgo Horst Walter Nopens, le motivazioni dietro l’attacco restano ancora incerte. Anche se emergono ipotesi legate all’insoddisfazione dell’uomo nei confronti della gestione dei rifugiati sauditi da parte del governo tedesco.
Dopo essere stato arrestato Al Abdulmohsen è stato sottoposto a indagini approfondite, che includono una perizia psichiatrica per valutare il suo stato mentale. Le indagini della polizia hanno evidenziato elementi che suggeriscono la presenza di teorie complottiste e una personalità fortemente instabile nell’attentatore. Non sono però emerse prove di legami con gruppi terroristici islamici, il che rafforza l’ipotesi di un gesto isolato.
Misure straordinarie per evitare nuove minacce
Le indagini hanno rivelato che Al Abdulmohsen aveva espresso in passato dichiarazioni controverse e minacce. Già nel 2013 era stato sanzionato per aver lanciato allarmi infondati e messaggi minatori. La sua radicalizzazione personale, secondo gli esperti, appare scollegata da movimenti terroristici organizzati. Ma il suo profilo rimane quello di un odiatore seriale con simpatie per l’estrema destra tedesca.
La Germania ha reagito all’attacco con un rafforzamento immediato della sicurezza nei mercatini di Natale, installando barriere di protezione e intensificando i controlli. Anche l’Italia sta seguendo questa linea ponendo particolare attenzione ai luoghi di culto che durante le festività attirano migliaia di fedeli e turisti. Dopo l’attentato in Germania, infatti, tutta l’Italia si blinda: Assisi, in particolare, vede un forte incremento dei controlli in tutti i maggiori siti francescani.
Il prefetto Gradone ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare alcun rischio e ha evidenziato come la collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali sia considerata cruciale per garantire un Natale sereno a tutti. Con l’avvicinarsi delle festività, il rafforzamento dei controlli ad Assisi dopo l’attentato in Germania rappresenta infatti una misura essenziale per proteggere residenti e visitatori. Gli sviluppi delle indagini a Magdeburgo continueranno a essere monitorati attentamente per adattare, se necessario, le strategie di sicurezza.