La ISA spa di Bastia Umbra è finita sotto attacco. L’azienda ha annunciato di aver subito un’intrusione informatica che ha compromesso informazioni sensibili. L’aggressione, avvenuta il 22 ottobre, ha messo a nudo le vulnerabilità della rete interna, e ora resta da capire come i pirati siano riusciti a infiltrarsi.

L’attacco a ISA S.p.A. è l’ennesima prova che la protezione dei sistemi digitali non può essere sottovalutata. Con intrusioni sempre più sofisticate e difficili da individuare, le aziende sono costrette a difendersi con tecnologie sempre aggiornate e politiche rigide di controllo. In un’epoca in cui i dati sono diventati la linfa vitale di qualsiasi attività, perdere il controllo di queste informazioni può avere ripercussioni pesanti, dalla gestione operativa alla fiducia dei partner e dei clienti.

Breccia nel sistema Isa di Bastia e indagini per capire il metodo

L’azienda sta lavorando per capire cosa sia andato storto e con quali tecniche i criminali abbiano forzato le difese. Nel frattempo, i tecnici hanno prontamente isolato i sistemi, cercando di bloccare ogni ulteriore mossa da parte degli intrusi.

Nella nota ufficiale, l’azienda ha chiarito di essere in piena sintonia con le autorità, impegnandosi a trovare i responsabili dell’azione. “C’è stata un’intrusione informatica che ha comportato l’esfiltrazione di alcuni dati aziendali. L’accesso è avvenuto martedì 22 ottobre e sono ancora in fase di accertamento le modalità mediante le quali gli aggressori sono riusciti a violare i sistemi informatici dell’ente,” ha spiegato la ISA spa.

Dopo l’incidente, la società ha avviato un piano per mettere in sicurezza la rete e ripristinare l’operatività. “Si stanno adottando tutte le misure di sicurezza adeguate a consentire un rapido ripristino dei sistemi ed impedire il ripetersi di questa intrusione abusiva”, ha dichiarato.

Nel mezzo di questa crisi, la ISA spa sta cercando di rialzarsi e blindare il suo sistema, consapevole che, una volta aperta una breccia, le conseguenze possono essere più pesanti di quanto sembri a prima vista.

Le contromosse dopo l’attacco

Dopo la violazione, i tecnici di ISA non hanno perso tempo: isolamento dei sistemi, analisi del danno e avvio di una stretta collaborazione con le autorità sono state le prime mosse per contenere la situazione. L’obiettivo è capire come gli intrusi siano riusciti a penetrare e impedire che episodi simili possano ripetersi. L’azienda ha reso noto di essere al lavoro su un piano di sicurezza rinforzato, dimostrando di voler imparare dall’accaduto e rafforzare le difese in modo concreto.

ISA, un’azienda dal fatturato stellare

ISA S.p.A., azienda storica nata nel cuore dell’Umbria nel 1963, è oggi uno dei protagonisti del mercato globale nel settore della refrigerazione e dell’arredamento professionale per locali pubblici. La società, con sede a Bastia Umbra, si distingue per la produzione di vetrine refrigerate, celle frigorifere e soluzioni di arredamento per gelaterie, pasticcerie, bar e supermercati. Operando con vari marchi come COF e Tasselli, ISA esporta le sue soluzioni in oltre 100 paesi, collaborando con colossi internazionali come Starbucks, Coca-Cola e Unilever​.

Con un fatturato che supera i 130 milioni di euro, ISA esporta in oltre 107 paesi e collabora con importanti brand globali come Coca-Cola, Starbucks e Unilever, offrendo prodotti innovativi e di qualità elevata. La sede operativa a Bastia Umbra comprende un’area di oltre 280.000 metri quadrati, in cui è stato creato un moderno stabilimento dedicato alla ricerca e sviluppo, progettato per rispondere alle esigenze di sostenibilità ambientale.

Una rete di legami locali e progetti condivisi

Il sostegno della famiglia Cucinelli, che ha scelto di investire nella crescita di ISA, non è solo una questione di capitale. È una dimostrazione di come le realtà del territorio possano sostenersi a vicenda, facendo leva su valori comuni e obiettivi condivisi. La lunga amicizia tra Brunello Cucinelli e Carlo Giulietti, fondata sul rispetto e su una visione condivisa di imprenditoria, ha reso naturale questo passo, che si inserisce in una strategia di rafforzamento dell’economia umbra e di valorizzazione delle sue eccellenze.