AST: Confartigianato solleva il tema della scarsa attenzione all’indotto delle acciaierie. Ditte ternane che, da decenni, operano nel contesto del colosso siderurgico per l’affidamento di servizi e l’esternalizzazione di funzioni strategiche e che si vedono ridurre spazi e attenzione. L’associazione vuole un tavolo parallelo a quello dell’Accordo di programma o almeno una discussione su questa tematica che interessa migliaia di lavoratori del terziario. E incassa l’endorsement del sindaco di Terni Bandecchi, che in esclusiva per TAG24 Umbria, ribadisce la volontà di intervenire per supportare l’economia locale.

AST: Confartigianato propone l’apertura di un tavolo negoziale sugli appalti dell’acciaieria di viale Brin

I toni celebrativi e la soddisfazione, certamente condivisibile, della vicinanza del traguardo della firma dell’Accordo di programma – dice Confartigianato Terni in una nota – non diminuisce la nostra attenzione sul tema appalti. C’è una evidenza preoccupante: sulle forniture e sul rapporto con le PMI locali i due anni di attesa sono stati caratterizzati da scelte e procedure che hanno di fatto ridotto progressivamente ruolo, peso e business delle imprese locali dell’indotto“. 

L’associazione di via Casale chiede immediate garanzie alla comunità imprenditoriale e produttiva ternana. Gli artigiani rimarcano la necessità di sapere se il fenomeno, molto preoccupante, della progressiva marginalizzazione delle imprese locali nel sistema degli appalti sia dovuto alla contingenza o, viceversa, non risponda a politiche industriali del Gruppo Arvedi.

Senza queste risposte – dice ancora la nota – gli incontri rischiano di apparire come una vuota ritualità di composizione di interessi industriali e pubblici di livello nazionale, slegati dalle ragioni del territorio e delle piccole e medie imprese. Richiamiamo quindi l’attenzione di tutti su questo tema, chiediamo l’apertura di un tavolo dedicato al fine ottenere risposte e garanzie per il futuro dell’indotto territoriale delle Acciaierie di Terni“. 

La risposta di Bandecchi: “Ho chiesto al ministro Urso di coinvolgere le ditte ternane. Obiettivo da raggiungere”

Raggiunto dal comunicato, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi (che si trova in Calabria come segretario nazionale di Alternativa popolare in campagna elettorale per le Europee), sposa subito la causa delle piccole e medie imprese locali.
Sono con loro, hanno ragione – dice in esclusiva a TAG24 Umbria -. L’azienda Arvedi AST mi ha chiesto di firmare l’Accordo di programma. Ho posto tre condizioni da mettere per iscritto e l’ho detto anche al ministro Urso nell’incontro privato istituzionale che abbiamo avuto a margine del tavolo tecnico. Tutela dell’ambiente, massima attenzione alla discarica e coinvolgimento delle imprese locali per rafforzare l’economia ternana“.

Bandecchi ribadisce anche che la richiesta avanzata al tavolo del ministro Urso e nei colloqui con l’AD di FinArvedi Caldonazzo non è quella di percorsi di favore. “Noi chiediamo solo che sia valutata adeguatamente la professionalità di aziende che operano da decenni, alcune da oltre un secolo, nel contesto delle acciaierie. E che a pari condizioni di costo e servizio erogato si rafforzi il legame col territorio. Se ci sarà questa disponibilità, aderiremo come Comune alla richiesta di firmare l’Accordo di programma con le altre istituzioni“.

AST: Confartigianato vuole essere più coinvolta anche sullo stato delle trattative

L’intesa che dovrebbe ridisegnare il ruolo del polo siderurgico ternano, definire prospettive strategiche e opportunità di sviluppo territoriale e dare l’avvio a una fase di grandi investimenti e riorganizzazioni, sembra ormai essere a un passo. E la nota di Confartigianato evidenzia anche l’opportunitàcome avevano fatto anche le segreterie territoriali dei sindacati e quelle dei metalmeccanici – di momenti di confronto e informazione su scala locale.

Uno dei nodi centrali, certamente quello che più risponde a interessi immediati del territorio, è il rapporto con le PMI dell’indotto, gran parte delle quali fanno parte della base associativa di Confartigianato Terni – si conclude la nota -. Questo tema non sembra essere tenuto in considerazione o, comunque, non si ritiene di darne accurato e puntuale resoconto né dalla proprietà, né dai soggetti istituzionali nazionali e locali che partecipano agli incontri. Vorremmo risposte e attenzione“.