Il nuovo report del Sistema informativo Excelsior, sviluppato da Unioncamere e Anpal, evidenzia un quadro in chiaroscuro per il mercato del lavoro in Umbria nel trimestre ottobre-dicembre 2024. Le assunzioni programmate dalle aziende della regione sono complessivamente 14.050 e registrano un calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (410 avviamenti in meno). Il rallentamento dell’industria manifatturiera e delle costruzioni, riflesso delle attuali difficoltà economiche a livello nazionale, pesa sulle previsioni occupazionali. Il dato è attenuato tuttavia dalla tenuta dei settori del turismo e dei servizi alle persone.

Assunzioni in Umbria da ottobre a dicembre: settori in difficoltà e comparti in crescita

Il report della Camera di commercio per quanto riguarda le assunzioni in Umbria nel trimestre ottobre-dicembre segnala che il comparto industriale, specialmente nel settore delle costruzioni, risente della riduzione degli incentivi governativi. Questo evidenzia infatti una flessione di 420 avviamenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le costruzioni in particolare mostrano un calo significativo, passando da 2.020 a 1.620 posti previsti, con una riduzione quindi del 24,7%.

Al contrario, i servizi di alloggio e ristorazione – trainati dal turismo – rappresentano un importante settore di crescita per l’Umbria. Questo comparto prevede infatti 2.530 nuove assunzioni per il trimestre, con un incremento del 9,1% rispetto all’anno precedente. Anche i servizi alla persona mostrano segnali positivi, registrando un aumento del 9,6% con 1.490 posizioni previste.

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria, ha sottolineato come “il Il rallentamento economico italiano, e non solo italiano, si riverbera anche in Umbria. Dove industria e costruzioni hanno rallentato la marcia sia in termini di produzione che, di conseguenza, assunzioni“. Quello che salva il trend negativo riportando il mercato del lavoro del territorio su binari più positivi è il settore del turismo e quello dei servizi alle persone. “Il quadro occupazionale“, continua Mencaroni, “che secondo il Sistema informativo Excelsior si prefigura per il trimestre ottobre-dicembre 2024, viene ‘salvato’ dal settore del turismo allargato e da quello dei servizi alle persone. Che, con la loro crescita, limitano la contrazione totale prevista a 410 avviamenti rispetto allo stesso periodo 2023“. Da tenere sotto osservazione anche il settore del commercio, che mostra anch’esso segni di indebolimento.

In Umbria le imprese faticano di più nel trovare lavoratori qualificati

Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria ha poi aggiunto che la difficoltà per le imprese umbre di trovare personale qualificato è più elevata rispetto alla media nazionale. Il che indica un ulteriore ostacolo alla ripresa. Inoltre “non stupisce che l’unico mese del trimestre dove si registra una crescita degli avviamenti sia ottobre, mese in cui ancora il turismo tira“, sottolinea Mencaroni.

Secondo il report Excelsior, il 25% delle assunzioni previste per il trimestre sarà a tempo indeterminato o in apprendistato, mentre il 75% sarà coperto da contratti a termine. Il settore dei servizi assorbirà il 61% delle entrate previste, con una concentrazione del 69% nelle piccole e medie imprese, quelle con meno di 50 dipendenti.

Nonostante queste previsioni, la difficoltà delle imprese umbre nel reperire personale qualificato emerge come una sfida rilevante: nel 54% dei casi, le aziende prevedono difficoltà nel trovare i profili desiderati, un valore superiore alla media nazionale (49,3%). Inoltre si rileva che solo il 10% delle assunzioni previste è destinato a personale laureato, in contrasto con la media italiana del 14%. Mentre una percentuale significativa delle nuove assunzioni (34%) sarà rivolta a giovani under 30 e il 21% sarà destinato a personale immigrato. Una quota, questa sì, leggermente superiore al dato nazionale (19,6%).

Focus territoriale assunzioni in Umbria ottobre-dicembre: Perugia e Terni

L’analisi provinciale evidenzia una differenza nell’andamento delle assunzioni tra Perugia e Terni. Nel Perugino, le imprese prevedono 10.860 nuovi avviamenti, con una flessione del 2,1% rispetto allo scorso anno, mentre a Terni il calo è più marcato, registrando una riduzione del 5,1% con 3.190 assunzioni previste. Questo divario si spiega in parte con il minor impatto del turismo nella zona di Terni, dove i servizi e l’ospitalità non compensano altre difficoltà settoriali.

Il settore del commercio mostra segnali di sofferenza in entrambe le province, passando da 2.330 a 2.210 posti disponibili, un calo del 5%. Il turismo, in controtendenza, sostiene in particolare la provincia di Perugia, che riesce così a mitigare l’impatto negativo del calo industriale e delle costruzioni.

È un quadro dalle sfumature ancora determinanti, quindi, quello che emerge dal report Excelsior di Unioncamere e Anpal. “Ci aspetta un trimestre in chiaroscuro, all’interno di un disordine geopolitico sempre più inquietante e che ostacola il commercio internazionale, con conseguenze anche sull’export. Si tratta di continuare ad operare per aumentare la capacità competitiva del sistema imprenditoriale umbro, che è in trasformazione e sta affrontando la transizione digitale ed ecologica. Sapendo che, inevitabilmente, ci si muoverà tra alti e bassi“, conclude Mencaroni.