Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, finora sospeso per la legge Severino, è stato assolto in appello dal reato di abuso d’ufficio in relazione alla vicenda della casetta della Pro loco. Il sindaco nursino era stato condannato in primo grado, per via delle fondamenta in calcestruzzo del locale in legno di circa 40 metri quadrati.
Per lui è la seconda assoluzione per il reato più grave, quello appunto di abuso d’ufficio, dopo la vicenda del Palaboeri (il centro polivalente progettato dall’archistar del bosco verticale di Milano). La Corte ha invece confermato la responsabilità per il reato di falso, riducendo comunque a otto mesi di reclusione, da un anno e dieci mesi, la pena. Insieme a lui in primo grado era stato condannato l’ex presidente della locale Pro loco, Domenico Rossi, che in appello è stato assolto.
L’assoluzione dall’abuso d’ufficio fa cessare per Alemanno la sospensione dal ruolo di sindaco che era scattata automaticamente per la legge Severino. Il sindaco, però, potrebbe non poter tornare a guidare il municipio di Norcia in queste settimane prima del voto, a causa delle dimissioni di massa che hanno interessato l’assemblea della città di San Benedetto.
Alemanno assolto: può tornare prima delle elezioni ma il consiglio si è dissolto
“Dobbiamo verificare la situazione che si è creata in Consiglio comunale” ha detto il primo cittadino dopo l’appello a Perugia. Ieri, si sono infatti dimessi da consigliere comunale di Norcia Giuliano Boccanera, vicesindaco reggente, e altri sei componenti dell’Assemblea (tra cui il presidente Pierluigi Altavilla). Essendo più della metà, per il consesso civico si è aperto l’iter al termine del quale sarà dichiarato decaduto e sarà nominato il commissario prefettizio. Fino all’esito delle prossime amministrative.
“Potrei tornare come sindaco – ha sottolineato ancora Alemanno – ma a questo punto potrebbe non esserci più il Consiglio. Dobbiamo verificare. Sono molto contento per l’assoluzione, giustizia è stata fatta. Ma resta l’amarezza per una sospensione dalla carica di sindaco durata ben 12 mesi, che non sarebbe dovuta avvenire“.
Alemanno si ricandida per il secondo mandato, caos politico a Norcia
Ad ipotecare la sentenza di assoluzione per il sindaco di Norcia era stata la richiesta di assoluzione arrivata ieri dalla Procura generale di Perugia. Secondo il PM non ci sarebbe stato abuso d’ufficio nella vicenda della sede della Pro loco di Norcia, che sarebbe stata costruita abusivamente dopo il terremoto. In primo grado la procura di Spoleto e i giudici avevano invece sposato la tesi che la costruzione in urgenza fosse consentita soltanto per opere temporanee. Mentre lo stabile della Pro loco sarebbe stato permanente, per via delle fondamenta.
Alemanno, nel frattempo, si è candidato alle comunali dell’8 e 9 giugno prossimi. Ma a Norcia è caos politico, con sette consiglieri comunali, tra i quali il vicesindaco reggente Giuliano Boccanera, che si sono dimessi all’unisono. E così il Comune finirà per essere commissariato a meno di 20 giorni dal voto.
“Sette consiglieri che si dimettono è un atto gravissimo – ha detto Alemanno su Facebook -. Ma soprattutto è una totale mancanza di rispetto per la città e la sua gente. Invito a riflettere su quanto accaduto. Queste sono le differenze tra noi di Rispetto per Norcia e loro“.
Nicola Alemanno è stato difeso dall’avvocato Massimo Marcucci. E per quanto riguarda la condanna per falso, il sindaco uscente è convinto che non avrà impatti sulla campagna elettorale, in quanto prossimo alla prescrizione.