La Basilica di Santa Maria degli Angeli ha accolto una celebrazione densa di significato per l’Umbria e per l’Arma dei Carabinieri, riunendo autorità civili, religiose e militari attorno alla solennità della Virgo Fidelis. La presenza della presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha sottolineato il valore istituzionale di una ricorrenza che intreccia memoria, identità e riconoscenza verso un corpo che resta presidio essenziale per le comunità umbre.

La cerimonia, organizzata presso la Porziuncola, ha confermato l’intensità del legame che unisce l’Umbria e i Carabinieri, mettendo al centro tre ricorrenze: la solennità della Virgo Fidelis, l’84° anniversario della Battaglia di Culqualber e la Giornata dell’Orfano, che ogni anno riporta l’attenzione sulla dimensione etica e umana del servizio in divisa.
La Santa Messa è stata presieduta da Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, affiancato dal Custode della Porziuncola, Fra Massimo Travascio, dal Cappellano militare Don Giuseppe Maria Balducci e da altri ministri religiosi. A rendere il quadro completo è stata la partecipazione delle famiglie, delle vedove e degli orfani assistiti da Onaomac, elemento che ha riportato l’attenzione sulla continuità di un sostegno che va oltre la cerimonia.
L’evento è stato presieduto dal Generale di Brigata Luca Corbellotti, comandante della Legione Carabinieri Umbria, accompagnato dal Colonnello Sergio Molinari, comandante provinciale di Perugia. Presenti anche il Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, il Prefetto di Perugia Francesco Zito, il Sindaco di Assisi Valter Stoppini, magistrati, rappresentanti delle Forze Armate e del soccorso pubblico. Una presenza corale, specchio della rilevanza attribuita alla giornata.

Il 21 novembre è una data che intreccia significati diversi, unendo la tradizione religiosa all’eredità storica dell’Arma. La Virgo Fidelis, proclamata patrona dei Carabinieri da Papa Pio XII nel 1949, richiama il tema della fedeltà istituzionale e civile, riassunto nel motto “Nei secoli fedele”.
La memoria di Culqualber, battaglia combattuta nel 1941 durante la campagna d’Africa, resta un elemento identitario profondo. Il sacrificio del 1° Gruppo Carabinieri Mobilitato, che resistette per mesi contro forze soverchianti fino all’estremo, venne riconosciuto con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, richiamata dal Generale Corbellotti durante la lettura della motivazione ufficiale.
Un momento particolarmente significativo è stato la lettura della Preghiera del Carabiniere nella Porziuncola, gesto accompagnato dal Custode Fra Massimo Travascio. Un passaggio che ha caricato la celebrazione di una dimensione simbolica, rafforzando l’idea di continuità tra passato e presente dell’Arma.

La presidente Stefania Proietti ha portato il saluto istituzionale della Regione, riconoscendo la centralità dell’Arma nella vita civile. “Essere qui oggi, a Santa Maria degli Angeli, significa rendere omaggio a un’Arma che rappresenta un presidio imprescindibile per le nostre comunità”, ha sottolineato, rimarcando che la Virgo Fidelis richiama “il valore della fedeltà, testimoniato ogni giorno con disciplina, umanità e senso del dovere”.
Nel suo passaggio più istituzionale, Proietti ha ricordato il significato della giornata: “La commemorazione di Culqualber e la Giornata dell’Orfano ci richiamano al sacrificio e alla responsabilità del servizio allo Stato. L’Umbria sarà sempre al fianco dei Carabinieri”. Un’affermazione che ha definito l’orientamento della Regione rispetto al rapporto con le forze dell’ordine.

A conclusione della celebrazione è stata presentata un’opera dedicata alla Virgo Fidelis, realizzata dall’artista assisano Andrea Dionigi, ex allievo dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci. Il progetto, promosso dall’Associazione Nazionale Carabinieri - Sezione Giuseppe Ugolini e sostenuto dalla direttrice Tiziana D’Acchille, sarà presto collocato in modo permanente nella Basilica, grazie al supporto dell’Ordine dei Frati Minori.
Il valore dell’iniziativa non si limita all’ambito artistico: si tratta di un riconoscimento culturale che consolida il rapporto tra la comunità umbra e i Carabinieri, attraverso un linguaggio visivo capace di restituire identità e memoria.
Le celebrazioni collegate alla Virgo Fidelis hanno coinvolto anche altri comuni della regione, grazie alle iniziative delle stazioni dell’Arma e delle sezioni locali dell’Associazione Nazionale Carabinieri, confermando una tradizione diffusa che rafforza la presenza dell’Arma in Umbria.