Una storia a lieto fine: ad Assisi un turista straniero ha salvato una piccola tartaruga in piazza del Comune, nel centro storico della città di San Francesco.
L’animale giaceva sul lastricato e rischiava di essere calpestato da passanti e veicoli. Così l’uomo l’ha raccolto da terra e l’ha consegnato all’ufficio informazioni e accoglienza turistica di Palazzo Capitano del Popolo. Qui, gli operatori hanno provveduto a metterlo in sicurezza.
Assisi, tartaruga mascotte in Comune
La tartaruga, trovata in piazza del Comune da un turista straniero, è oggi la mascotte dell’ufficio informazioni e accoglienza turistica dell’amministrazione comunale di Assisi. L’animale è infatti stato subito accolto a braccia aperta e adottato dagli operatori del front office, che gli si sono affezionati in poco tempo.
La piccola tartaruga ha ricevuto il nome di “Iat”, vale a dire la sigla dell’ufficio turismo e marketing territoriale del Comune. Il personale comunale si è quindi immediatamente attivato per verificare le condizioni di salute dell’animale e assicurargli una casa in cui vivere al meglio. Per questo motivo, insieme all’ufficio Parco e ambiente, sono stati allertati i carabinieri di Assisi che hanno preso in consegna la tartaruga.
La piccola tartaruga ha pochi mesi di vita ed è di specie autoctona. Attualmente è ricoverata presso una struttura specializzata. Appena possibile, non appena il suo status psicofisico migliorerà, sarà introdotta in ambiente naturale.
Cosa ci faceva la tartaruga in piazza
La presenza di una piccola tartaruga in piazza del Comune ad Assisi ha sorpreso sia i cittadini che l’amministrazione comunale. Numerose sono le ipotesi formulate sul suo ritrovamento in centro storico. Tra le più attendibili, il fatto che sia scappata da qualche giardino nelle vicinanze piuttosto che abbandonata volontariamente in piazza.
Ora la tartarughina Iat con molta probabilità verrà trasferita sul lago Trasimeno, dove sorge il primo rifugio per tartarughe d’acqua abbandonate. Il Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo di Magione, di proprietà della Provincia di Perugia, ospita infatti l’unico centro pubblico di recupero per questi animali, originari degli Stati Uniti.
Qui hanno dimora circa un centinaio di tartarughe delle specie Trachemys scripta elegans, Trachemys scripta scripta, Graptemys kohni ed altre ancora. Sono tutti esemplari che erano stati abbandonati nei laghi e nei fiumi del territorio umbro perchè cresciuti troppo e divenuti ingombranti da tenere in casa come animali domestici.
Tartaruga, da Assisi al rifugio di Magione
“La detenzione di giovani tartarughe acquatiche di varie specie come animali da compagnia è pratica comune”: lo ha spiegato l’esperto ittiologo della Provincia Mauro Natali, che opera presso il Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo di Magione dove verrà probabilmente presto trasferita la tartaruga salvata da un turista in piazza del Comune ad Assisi.
“Ma spesso l’acquirente non si rende conto della taglia che raggiungono in pochi anni, se allevate correttamente, e dei problemi che ne possono derivare” ha proseguito Natali nella sua analisi.
Pertanto “frequente è l’abbandono, ma trattandosi di specie esotiche questo può causare dei danni ambientali – ha riferito l’esperto – Nel caso di Trachemys scripta elegans, conosciuta anche come “tartaruga dalle orecchie rosse”, ci troviamo inoltre di fronte a una specie protetta, di cui non è più consentito il libero commercio”.
“L’impegno della Provincia di Perugia, attraverso il personale del Centro ittiogenico, nel prelevare e custodire gli esemplari abbandonati, va avanti da alcuni anni e viene svolto in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato (Ufficio Cites)” ha detto ancora Mauro Natali.
Natali ha, inoltre, fatto sapere che “le tartarughe del centro vivono in una grande vasca all’aperto nei mesi estivi e in inverno in una apposita vasca all’interno di una camera coibentata dove, grazie a un impianto di filtraggio e riciclaggio dell’acqua e ad apposite lampade a raggi infrarossi per il riscaldamento, trascorrono i mesi più freddi. Sono inoltre soggette ad una assistenza veterinaria specializzata periodica“.