Il cuore pulsante di Assisi ha visto una trasformazione straordinaria grazie all’energia e alla creatività di un gruppo di giovani artisti. Ragazzi e ragazze tra i 14 e i 21 anni, partecipanti al primo laboratorio di street art di Assisi nell’ambito del progetto Astrolabio, hanno presentato con orgoglio il loro murale intitolato “L’Alienazione” nel sottopassaggio pedonale delle Cave, a Santa Maria degli Angeli. Quest’opera, che si estende su due pareti, è un’affascinante rappresentazione dello stato d’animo dell’alienazione, sia in chiave positiva che negativa, secondo le emozionate spiegazioni degli autori stessi.
All’inaugurazione hanno partecipato numerose autorità locali. Tra queste la sindaca Stefania Proietti, il vice sindaco Valter Stoppini, il presidente del consiglio comunale Donatella Casciarri e i consiglieri comunali Isabella Fischi e Laura Pizziconi. L’evento ha visto anche la presenza di molte associazioni del terzo settore, a testimonianza dell’importanza e del coinvolgimento della comunità in questo progetto.
Inaugurato il nuovo murale a Santa Maria degli Angeli
Durante la cerimonia di presentazione del nuovo murale, risultato del primo laboratorio di street art di Assisi, la sindaca Stefania Proietti ha espresso il suo sincero apprezzamento a nome di tutta l’amministrazione comunale. Un murale, quello realizzato dai ragazzi, “che rappresenta una speranza per la comunità perché si fa rivivere un luogo abbandonato e spesso vandalizzato“.
La prima cittadina ha anche messo in evidenza l’importanza di tali iniziative culturali e sociali, che permettono ai giovani di riappropriarsi degli spazi urbani e di trasformarli attraverso l’arte. “I giovani si riappropriano di uno spazio della città“, ha dichiarato, “e lo rivitalizzano con e attraverso l’arte, con l’arte-terapia appunto. Un’operazione di alto spessore culturale e sociale“.
Il laboratorio di street art di Assisi è stato reso possibile grazie alla sinergia tra la cooperativa Borgorete, la Fondazione Exodus e lo stesso Comune di Assisi. In 12 incontri l’arte-terapeuta Paola Santoni e l’artista e scenografa Astrid Zerunian hanno guidato i giovani artisti attraverso un percorso creativo incentrato sulle problematiche giovanili. Il progetto Astrolabio, attivo nel territorio umbro dal 2021 e finanziato dall’Impresa Sociale “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa”, mira a creare un modello di comunità inclusiva. Questo progetto si rivolge a giovani che hanno commesso reati, offrendo loro un percorso di giustizia riparativa attraverso l’arte, permettendo loro di acquisire consapevolezza delle proprie azioni e di diventare protagonisti di un’azione riparativa.
Astrolabio si avvale di una rete multilivello che coinvolge non solo i giovani in carico, ma anche le risorse territoriali. Questo approccio integrato permette di attivare una serie di interventi mirati a favorire la reintegrazione sociale e a costruire percorsi di consapevolezza e riparazione. L’incontro tra arte e terapia, come dimostra il murale “L’alienazione”, diventa così uno strumento potente per favorire la crescita personale e la coesione comunitaria.
Street art ad Assisi: la storia del murale “L’Alienazione”
Durante gli incontri i giovani partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi su varie tematiche e vissuti personali, arrivando a scegliere un tema particolarmente significativo: l’alienazione. Attraverso il dialogo e la riflessione il gruppo ha esplorato le diverse sfaccettature di questo sentimento. Giungendo infine alla realizzazione di un murale che rappresenta sia l’aspetto positivo che negativo dell’alienazione.
Il murale si sviluppa su tre sezioni distinte, ognuna con un forte significato simbolico. La parete sinistra, caratterizzata da uno sfondo nero, rappresenta l’alienazione in senso positivo. In contrasto, la parete destra, con uno sfondo rosso, simboleggia l’accezione negativa dello stesso sentimento. Al centro, una colonna con uno specchio simboleggia il “viaggio interiore” che ogni individuo compie, offrendo uno spazio soggettivo di riflessione e introspezione. Questa struttura permette di visualizzare e confrontare le diverse dimensioni dell’alienazione, offrendo un potente strumento di auto-riflessione per chi osserva.