'San Francesco un'esplosione di vita' è questo il filo conduttore delle celebrazioni per l'ottocentesimo anniversario dalla morte del Poverello che nel 2026 vedranno Assisi al centro di un fitto calendario di iniziative. Sarà una ricorrenza dal respiro globale che richiamerà in città milioni di pellegrini e turisti da ogni parte del mondo. Ieri, a Palazzo Chigi, il Comitato promotore ha anticipato le principali novità dell'ampio programma culturale dedicato al Patrono d'Italia. Tra queste: l'ostensione al pubblico del corpo del Santo e ospiti illustri come Papa Leone XIV e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L'incontro è stato molto partecipato e ha visto la presenza, fra gli altri, di Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Valter Stoppini, sindaco di Assisi, Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale, mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e di Foligno, fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento d’Assisi, fra Francesco Piloni, ministro provinciale dell’ordine dei Frati Minori e diversi esponenti del Governo e componenti del Comitato.
Ad annunciare che nel 2026 avverrà l'ostensione delle spoglie del Santo è stato proprio fra Marco Moroni. "Sarà un momento particolare che abbiamo voluto per parlare della vita - ha spiegato -. Attraverso le sue spoglie mortali vorremmo riuscire a comunicare e trasmettere la bellezza e l'importanza della vita".
Il religioso ha precisato che ci sarà un itinerario per arrivare alle spoglie di Francesco e che tutte le informazioni saranno pubblicate tramite il sito www.sanfrancescovive.org. L'obiettivo, ha aggiunto, è "mettere in evidenza come dall'esperienza di un uomo è cresciuta una sensibilità, un carisma che si è diffuso e che non è solo di noi frati ma a disposizione di tutti. L'Italia ne ha avuto davvero un grande giovamento: c'è molto di francescano nel modo di vivere, nella cultura, nel modo di pensare. Il fatto che San Francesco torni festa nazionale - ha sottolineato - deve diventare non solo un giorno di vacanza ma un'occasione per rifondare gli elementi di pace, solidarietà, inclusione, attenzione al Creato, dialogo. San Francesco mette d'accordo tutti".
Nel corso della presentazione nella Capitale è stato inoltre annunciato l'invito a partecipare alle celebrazioni ad Assisi sia al Presidente Mattarella che a Papa Leone XIV per il quale sarebbe la prima volta in Umbria dopo l'elezione al soglio pontificio.
Per la Città Serafica e per tutti i devoti di San Francesco il 2026 sarà un anno cruciale e la recente approvazione del 4 ottobre quale festa nazionale del Patrono d'Italia avvalora ulteriormente la portata delle celebrazioni. Su questo aspetto si è soffermata anche la presidente Proietti. "L’approvazione del provvedimento da parte delle forze politiche all’unanimità segna un passaggio fondamentale: tutto il popolo italiano si riconosce nei grandi valori francescani oggi più che mai attuali e urgenti".
Proietti ha inoltre fatto riferimento all'impegno della Regione per la promozione di una legge che "sulla base degli ideali francescani e contribuendo alle celebrazioni del 2026, si pone l’obiettivo di rendere alcune scelte generative come l’attenzione ai giovani, la sanità per i più fragili, la cultura e la bellezza accessibili a tutti, l’accoglienza la fraternità il dialogo e la pace, che sono il codice etico e quasi genetico degli assisani, degli umbri e degli italiani. Ora siamo noi che dobbiamo avere il coraggio di rendere concreti i valori francescani nelle azioni e nelle scelte politiche" ha concluso.
Emozione anche da parte del sindaco Valter Stoppini. "Assisi è pronta a vivere il grande centenario del 2026 - ha dichiarato - ad essere cuore della festa nazionale e ad accogliere milioni di pellegrini e turisti da ogni parte d’Italia e del mondo, rilanciando i valori francescani, che sono vivi, forti e universali. Tutta la comunità è mobilitata e vive con entusiasmo questo appuntamento storico".