Ad Assisi, il Natale ha preso vita con un evento carico di significati spirituali, culturali e artistici. Dopo la solenne messa dell’Immacolata, celebrata nella Basilica Inferiore dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, la città si è illuminata con l’accensione del grande albero di Natale e delle videoproiezioni che decorano la facciata della Basilica Superiore. Anche la frazione di Rivotorto si è unita ai festeggiamenti con una propria proiezione. A completare l’atmosfera natalizia, l’inaugurazione di un presepe monumentale che coniuga arte e spiritualità, rendendo Assisi il simbolo di un Natale unico e universale.

Si accende il Natale ad Assisi: un albero di speranza e un presepe artistico

Alla cerimonia hanno partecipato figure istituzionali di rilievo. Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Regione Umbria, è stata affiancata da Stefan Leiter, sindaco di Laion, il comune altoatesino che ha donato l’albero di Natale, e da Carlo Suani e Daniel Alfreider, rappresentanti della Provincia autonoma di Bolzano. L’albero, alto 12,5 metri e decorato con palline personalizzate che riportano i nomi dei benefattori, è un simbolo di solidarietà: grazie alle loro donazioni, molte famiglie in difficoltà potranno vivere un Natale più sereno.

Accanto all’albero, il presepe intitolato “Gesù pupilla di luce” si è imposto come uno dei punti focali della celebrazione. Creato dagli artisti Filip Moroder Doss e Thomas Comploi, il presepe presenta figure alte fino a 240 cm per una larghezza complessiva di 10 metri e un peso di 1.200 chili. L’opera, esposta in passato a Milano, nel chiostro della Basilica di Sant’Ambrogio è frutto di uno studio approfondito sul significato della Natività. Le offerte raccolte grazie al presepe saranno devolute alle iniziative di solidarietà promosse dalla comunità dei frati del Sacro Convento, rafforzando il legame tra arte e beneficenza.

Luce e tecnologia per celebrare il Cantico delle Creature

La Basilica Superiore di San Francesco e la frazione di Rivotorto sono diventate protagoniste di un evento straordinario grazie alle videoproiezioni realizzate da Enel X in collaborazione con il Comune di Assisi. Le immagini luminose, accese ogni sera fino al 6 gennaio, evocano temi centrali del Cantico delle Creature di San Francesco, anticipando le celebrazioni per gli 800 anni della composizione nel 2024.

Il tema delle proiezioni si articola attorno al perdono e alla lode a Dio, concetti che riflettono il cuore del messaggio francescano. “Le suggestive proiezioni luminose – ha dichiarato il sindaco Stefania Proietti – rendono speciale il Natale ad Assisi. Si tratta di un progetto culturale unico, calato nei centenari francescani, che porta l’Umbria verso il grande Giubileo del 2025. L’idea è quella di trasmettere un messaggio di pace e speranza attraverso il tema della luce, che diventa arte grazie alle nuove tecnologie”.

La luce, simbolo di speranza, coinvolge i visitatori in un percorso emozionale che tocca i principali monumenti della città, con un epicentro spirituale e visivo nella Basilica di San Francesco.

Il contributo dell’Alto Adige e il valore dell’unione

La collaborazione tra Assisi e Laion sottolinea l’importanza dell’unione tra territori italiani diversi per cultura e tradizione. “Per questo speciale anniversario degli 800 anni del Cantico delle Creature – ha spiegato Stefan Leiter, sindaco di Laion – è un onore per noi contribuire con un albero di Natale particolarmente bello, proveniente da 1.100 metri di altitudine nel nostro comune. Questo simbolo scalderà i cuori delle persone durante il santo periodo natalizio”.

Anche il presepe, realizzato da artisti della Val Gardena, testimonia il legame tra arte e fede. L’attenzione ai dettagli e il significato profondo delle opere sottolineano l’importanza di mantenere vive le tradizioni, unendole a una visione di solidarietà e condivisione.

A rendere ancora più magica l’atmosfera, il coro “Le stelle di Natale”, diretto da fra Maurizio Lenti, ha offerto una toccante esibizione. Composto da bambini delle scuole di Assisi-Rivotorto, Gualdo Tadino e altri comuni umbri, il coro ha rappresentato simbolicamente le future generazioni, portatrici di speranza e valori condivisi.