L’accusa era di aver infranto il lunotto di un’autovettura per rubare all’interno dell’abitacolo, ma l’assenza della querela, poiché il proprietario dell’auto aveva sporto solo denuncia, lo ha portato all’assoluzione.

L’imputato, un rumeno di 49 anni difeso dall’avvocato Gianni Dionigi, era accusato di “essersi introdotto all’interno del parco macchine” di una concessionaria di Perugia e di aver spaccato “il lunotto posteriore di una Audi A4 prova di targhe e ivi parcheggiata” e di aver divelto e asportato “il gruppo comandi del climatizzatore centrale” e provare a portarselo via. Il colpo non sarebbe andato a buon fine perché due dipendenti si erano accorti del tentativo e avevano chiamato le forze dell’ordine.

Nonostante le aggravanti, l’assenza della querela lascia impunito l’imputato grazie alla riforma Cartabia

La Procura di Perugia contestava all’imputato anche l’aggravante di aver usato violenza sulle cose, consistita nell’infrangimento del lunotto posteriore dell’autovettura e nel distacco del gruppo comandi del climatizzatore centrale” e di “aver agito su cose esposte per necessità alla pubblica fede”.

Il fatto era avvenuto a Perugia il 30 ottobre 2020. Nel frattempo è intervenuta la riforma Cartabia che ha disposto l’obbligo di presentazione della querela per perseguire anche reati di questo genere e, nel caso specifico, i titolari della concessionaria avevano presentato solo la denuncia. Il giudice ha così disposto il non doversi procedere per difetto di procedibilità a causa dell’assenza della querela, cioè la dichiarazione con la quale la persona che ha subito un reato esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole.

La riforma Cartabia, approvata dal Parlamento italiano nel luglio del 2021, è una revisione significativa del sistema giudiziario del Paese. Introdotta per ridurre l’elevato carico di lavoro dei tribunali e migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, la riforma ha l’obiettivo di rendere la giustizia più accessibile ai cittadini e di accelerare i tempi di definizione dei processi.

Le novità introdotte dalla riforma Cartabia

Una delle principali novità introdotte dalla riforma Cartabia riguarda la riduzione del numero di gradi di giudizio. Prima della riforma, un’ordinanza di sequestro o un provvedimento di confisca poteva essere impugnato fino a tre volte, rallentando notevolmente il processo. Con la riforma Cartabia, il numero di gradi di giudizio è stato ridotto a due, rendendo più rapida la definizione delle controversie.

Un’altra importante novità introdotta dalla riforma riguarda la creazione di una sezione specializzata per i reati finanziari e tributari all’interno dei tribunali. Questa sezione avrà il compito di gestire in modo più efficiente e rapido i processi riguardanti reati finanziari e tributari, che spesso richiedono competenze specifiche e tempi di definizione lunghi.

La riforma Cartabia prevede inoltre l’introduzione di nuove regole per favorire la conciliazione tra le parti in conflitto, attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie come la mediazione e l’arbitrato. Questo permetterà di alleggerire il carico di lavoro dei tribunali e ridurre i tempi di definizione dei processi.

La riforma prevede anche l’arruolamento di personale specializzato nei tribunali per gestire in modo più efficiente le pratiche giudiziarie complesse. Questo permetterà di accelerare i tempi di definizione dei processi e garantire una migliore qualità della giustizia.

Verso la modernizzazione del sistema giudiziario

Uno degli obiettivi principali della riforma Cartabia è anche quello di ridurre la prescrizione dei reati, che spesso porta all’impunità dei colpevoli. Con l’introduzione di nuove regole e procedure, la riforma mira a garantire che i responsabili vengano perseguiti e puniti in modo rapido ed efficace.

In conclusione, la riforma Cartabia rappresenta un passo importante verso la modernizzazione del sistema giudiziario italiano. Grazie alle nuove regole e procedure introdotte, si prevede un miglioramento significativo dell’efficienza del sistema giudiziario e una maggiore accessibilità alla giustizia per i cittadini. Resta da vedere come i tribunali attueranno concretamente le nuove disposizioni e se porteranno ai risultati sperati, ma di certo la riforma Cartabia rappresenta un passo avanti verso una giustizia più rapida, equa ed efficiente.