Martedì 6 maggio 2025 l'Assemblea legislativa dell'Umbria torna a riunirsi a Perugia, nella storica sede di Palazzo Cesaroni, per una seduta che si preannuncia carica di contenuti politici urgenti e significativi. Dalle 10 del mattino i consiglieri regionali discuteranno interrogazioni, disegni di legge, atti amministrativi e mozioni che toccano alcuni dei nodi più sensibili della politica regionale: gestione delle risorse idriche, sanità pubblica, sostegno alle professioni, politiche infrastrutturali e contrasto alla criminalità organizzata.
In apertura di seduta spazio al question time, che vedrà protagonisti consiglieri di maggioranza e opposizione. Tra i temi più urgenti spiccano la richiesta di inserire l'atrofia muscolare spinale nello screening neonatale regionale, avanzata da Stefano Lisci (Pd), e la situazione del punto nascita dell'ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, su cui intervengono Eleonora Pace (FdI), Donatella Tesei (Lega) e Andrea Romizi (FI). Su entrambi risponderà direttamente la presidente della Giunta regionale Stefania Proietti, segno della rilevanza politica e sanitaria delle questioni.
L'ambiente e l'utilizzo delle risorse naturali tornano al centro con l'interrogazione di Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd), che chiedono conto della destinazione dei canoni idroelettrici, con finalità sociali, e della responsabilità degli enti locali nella presa in carico dei progetti proposti dai territori. Anche le difficoltà organizzative nel reparto di pediatria dell'area Foligno-Spoleto e la sospensione dell'assegnazione del gasolio agricolo agevolato saranno al centro del dibattito, con accuse di inefficienza che mettono pressione sull'esecutivo regionale.
Il dibattito in Aula proseguirà con la discussione di un disegno di legge che modifica il Testo unico regionale per le Foreste (legge 28/2001), un intervento normativo promosso dalla Giunta regionale per aggiornare la gestione del patrimonio forestale in ottica di sostenibilità e prevenzione.
Uno dei momenti politicamente più rilevanti sarà l'esame dell'atto amministrativo che prevede l'istituzione dell'Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata. Un'iniziativa proposta dalla Commissione d'inchiesta dedicata allo studio del fenomeno mafioso e del narcotraffico, che mira a dotare l'Umbria di uno strumento strutturato per monitorare le infiltrazioni illecite nel tessuto economico-sociale. Il segnale è chiaro: la Regione intende dotarsi di strumenti più incisivi per contrastare un fenomeno che, seppur meno eclatante rispetto ad altre realtà, è ormai presente anche nei territori del Centro Italia.
Ampio spazio verrà riservato alle mozioni che fotografano le urgenze più sentite da territori e categorie professionali. Tra queste spicca la proposta di riconoscere ai liberi professionisti lo stesso accesso ai bandi e alle politiche di sviluppo delle imprese, avanzata da Laura Pernazza (FI). Una misura che intende riequilibrare un sistema percepito come penalizzante per le attività intellettuali e autonome.
Sotto i riflettori anche lo spopolamento delle aree interne, tema rilanciato da Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd), e la richiesta di sbloccare il corridoio infrastrutturale strategico Chiusi-Perugia, sostenuta da Cristian Betti (Pd). La minoranza propone inoltre di ribadire l'adesione della Regione ai valori del Manifesto di Ventotene, mentre tra le istanze più pragmatiche c'è la mozione che chiede il blocco immediato degli aumenti fiscali decisi con la Delibera 260/2025: "È necessario intervenire subito per tutelare cittadini e imprese da un carico tributario insostenibile".
Tra le altre proposte spiccano il rilancio del lago Trasimeno tramite le acque di Montedoglio, il rifinanziamento degli interventi post-sisma del 2009 e l'apertura di un tavolo sulla fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno. Una pluralità di temi che restituisce la complessità del momento politico e il bisogno di risposte concrete in tempi brevi.
La seduta del 6 maggio si annuncia dunque come un banco di prova per la tenuta della maggioranza e la capacità dell'opposizione di dettare l'agenda su questioni che toccano direttamente la vita dei cittadini umbri.