L’Umbria compie un passo importante verso l’efficienza amministrativa e il contrasto alla criminalità organizzata, con l’approvazione di due provvedimenti chiave da parte della Prima Commissione dell’Assemblea Legislativa. Quest’ultima ha infatti dato il via libera al ddl sulla semplificazione e digitalizzazione, approvando al contempo anche la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e mafiosa. Due disposizioni che segnano in modo importante l’impegno regionale su due fronti di estrema rilevanza.

Il ddl sulla semplificazione dell’Assemblea Legislativa: digitalizzazione e riforme per una PA più efficiente

Il ddl sulla semplificazione approvato dall’Assemblea Legislativa dell’Umbria, denominato “Modificazioni e integrazioni di leggi regionali per la semplificazione, la digitalizzazione e il taglio di adempimenti”, ha come obiettivo centrale il miglioramento dell’efficienza amministrativa attraverso una radicale revisione dei processi interni della pubblica amministrazione regionale. Questo intervento segue le direttive delineate nel “Master Plan della Regione Umbria semplificazione e agenda digitale” del 2023, che mira a ridurre la complessità burocratica, innovare i servizi pubblici e favorire la transizione digitale.

Il disegno di legge affronta quindi la necessità di adeguare le leggi regionali alle normative nazionali ed europee, eliminando disposizioni ormai superate e promuovendo la semplificazione dei processi amministrativi. Tra le leggi modificate spiccano quelle riguardanti l’innovazione digitale, in particolare la legge regionale ‘9/2014’ che regolamenta lo sviluppo della società dell’informazione e il riordino della filiera ICT regionale. Ma anche la legge ‘8/2011’ sulla semplificazione amministrativa e normativa. Questi interventi sono progettati per sostenere le azioni del Master Plan, con l’obiettivo di snellire e digitalizzare i servizi pubblici, migliorando l’esperienza per cittadini e imprese.

Inoltre, il disegno di legge introduce anche nuove disposizioni per l’attuazione della legge regionale ‘13/2021’ che riguarda la fusione di società regionali, con particolare riferimento alla denominazione della nuova società PuntoZero Scarl. Come se non bastasse, infine, è stata abrogata la legge regionale ‘11/2006’. Tale legge regolamentava l’adozione del software a sorgente aperto nell’amministrazione. Ma perché quindi è stata abrogata? Il motivo è semplice: le sue disposizioni risulterebbero superate dalle normative vigenti, inclusa la legge regionale ‘9/2014’.

La pdl contro la criminalità organizzata: rafforzamento della legalità e gestione dei beni confiscati

Ma non è solo il ddl sulla semplificazione amministrativa a essere centrale per l’Assemblea Legislativa. La Prima Commissione ha infatti approvato un’altra misura di grande importanza: la proposta di legge “Norme in materia di politiche regionali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. Questa pdl rinnova l’impegno dell’Umbria nella lotta contro le mafie e la criminalità organizzata, consolidando e aggiornando il quadro normativo già esistente.

Oltre a riorganizzare le disposizioni già previste dalla legge regionale ‘11/2010’ e dalla legge ‘16/2012’, il testo legislativo introduce novità significative. Su tutte una disciplina più chiara e concreta sui beni confiscati alle organizzazioni criminali. L’iniziativa punta anche a rafforzare la promozione della cultura della legalità, ponendo in sistema le varie leggi regionali già esistenti in materia. In questo modo si punta a creare una normativa più coesa e incisiva, che non solo mira a contrastare il fenomeno mafioso, ma promuove anche la responsabilità civica e la cittadinanza attiva.

Il nuovo impianto normativo si inserisce all’interno delle politiche regionali di lungo termine. Prevede infatti una gestione più efficiente dei beni confiscati alle mafie, con la garanzia che questi vengano reimpiegati a favore della comunità. Il provvedimento punta l’attenzione sull’importanza di una cooperazione sinergica tra le istituzioni, le forze dell’ordine e la società civile. Il tutto con l’obiettivo di creare un fronte comune contro il crimine organizzato.

Assemblea Legislativa dell’Umbria, ddl semplificazione e pdl crimine organizzato: l’impatto delle nuove leggi

Con l’approvazione del ddl semplificazione e della proposta di legge contro la criminalità organizzata e di stampo mafioso, l’Assemblea Legislativa dell’Umbria dimostra una visione chiara per il futuro della regione. Da un lato, un’amministrazione più snella ed efficiente, dall’altro una comunità più sicura e consapevole. La semplificazione dei processi amministrativi promette di migliorare l’accesso ai servizi pubblici per cittadini e imprese, riducendo la burocrazia e favorendo l’innovazione.

Dall’altra parte, il rafforzamento delle misure contro la criminalità organizzata rappresenta un segnale forte per la difesa della legalità. Entrambe le misure legislative mettono in evidenza, pertanto, l’impegno della regione Umbria nel promuovere non solo l’efficienza amministrativa, ma anche la giustizia sociale e il rispetto delle regole democratiche.