Una nomina che per molti era scontata, quella di Gabriele Ghione alla presidenza di ASM Terni. Tanto che Tag24 Umbria l’aveva già anticipata alla vigilia della scadenza del bando pubblico lanciato dal sindaco Bandecchi per selezionare le candidature alla guida della multitutility ternana. Ieri, però, è arrivata la formalità della firma sull’atto di nomina e il generale e ingegnere 65enne, ex direttore della Fabbrica d’Armi di viale Brin ed esperto di energie rinnovabili, potrà insediarsi sulla poltrona più alta di via Bruno Capponi. Succede a Mirko Menecali, nominato dalla giunta Latini e dimissionario dallo scorso aprile. E ora la prima sfida: quella del bilancio da migliorare.
Un curriculum importante, quello costruito nell’esercito italiano dall’ingegnere e un’esperienza anche internazionale. Nel suo carnet, oltre alla laurea in ingegneria conseguita alla Sapienza di Roma, anche tre master. Quello in Scienza della progettazione di armi da fuoco conseguito alla Cranfield University di Shrivenham (UK), quello in Logistica dei sistemi integrati, sempre a Roma e, infine, quello in Studi internazionali strategico militari della Luiss. Oltre ad aver scalato tutti i gradini professionali nello stabilimento di viale Brin, fino a diventarne il direttore, Gabriele Ghione è stato anche Vice attaché militare all’Ambasciata italiana di Berlino.
La sfida di Gabriele Ghione all’ASM di Terni: “Aiutare a migliorare i conti, migliorando i servizi ai cittadini”
Tag24 Umbria raggiunge Gabriele Ghione impegnato nel rituale di fine settimana: il caffè al rinomato Bar Pazzaglia, lungo corso Tacito con la moglie. Arriva da Cesena, il generale. Dove risiedeva in questo periodo.
“Ma Terni è sempre nel cuore – racconta -. È la mia città, è casa. E poi adesso c’è questo nuovo ruolo che non mi coglie impreparato. Avevo offerto al sindaco Bandecchi la mia disponibilità da tempo, per portare nelle aziende partecipate un contributo di esperienza e competenza. Ho partecipato, come altri candidati, alla selezione indetta dal Comune e assumerò questo incarico con grande soddisfazione e con voglia di fare“.
Di lei si era parlato anche come possibile candidato di Alternativa popolare, per la quale è stato candidato alle amministrative, anche alla guida del SII…
“Devo dire la verità – afferma Ghione -. In questo ruolo penso di poter dare un maggiore valore aggiunto. Anche in termini di passione professionale e di skill industriali. Negli ultimi anni, dopo l’uscita dall’Esercito, mi sono infatti occupato di energie rinnovabili, di engineering e materiali, di innovazione e, soprattutto di idrogeno. Sono tutte tematiche sulle quali ASM è impegnata e che potrò aiutare a gestire nell’interesse dei cittadini“.
Ha già guardato i dossier “aperti” nel rapporto col Comune?
“Non sono ancora entrato in ASM. Conosco le cose che hanno fatto discutere dai vostri articoli, ma sono abituato a leggermi i documenti e a guardare i problemi in team con gli addetti ai lavori. Ora sto studiando il bilancio 2022, che è l’ultimo pubblicato, e qualche idea me la sono fatta. Ad esempio, spero che l’ingresso di Acea nel controllo dell’azienda abbia migliorato i conti. Che dovremo ulteriormente contribuire a far crescere“.
Si è fatto un’idea delle cose da cui partire?
“Guardi, ASM – come tante municipalizzate di altre città – è stata oggetto di un processo di consolidamento e concentrazione nelle relazioni con un grande gruppo. Nel nostro caso Acea, che è l’azienda leader del Centro Italia. Un partner non solo finanziario, ma soprattutto industriale di primo livello. Lei ricordava che vengo da Cesena, dove c’è IREN e le cose funzionano molto bene. Lì il processo di aggregazione c’è stato prima, ma la ricetta è un po’ la stessa: dove funzionano i servizi, funzionano anche i conti“.
Le partite aperte: dalla revisione della Taric alla gestione dell’illuminazione pubblica, passando per le partecipazioni
La prima partita con cui dovrà confrontarsi sarà quella della nuova tariffa Taric. Il sindaco Bandecchi si è preso due mesi di tempo, anche per proporre revisioni del servizio e sperimentazioni, ed è arrivato l’emendamento che slitta a giugno l’approvazione da parte del consiglio comunale.
“Credo che questo sia un problema temporaneo, che risolveremo“.
Poi ci sono altre partite aperte molto rilevanti. La gestione dell’illuminazione pubblica, ad esempio, sulla quale pende un parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. O quelle che intrecciano le partecipazioni in altre aziende, come Umbria Distribuzione Gas e Servizio Idrico, con il patto di ferro ASM-Comune-Acea. Come vi comporterete?
“Ho premesso che non ho ancora aperto i dossier. Ma c’è una bussola nell’azione che intendo portare in azienda: l’interesse dei cittadini ternani. Ci impegneremo per dargli servizi migliori e per far generare valore dalle attività di ASM Terni. Nei prossimi giorni incontrerò l’amministratrice delegata Buonfiglio e affronteremo tutte le questioni. Sono certo che saremo capaci, insieme, di trasformare i problemi in opportunità e di portare valore aggiunto all’azienda da proficue relazioni col partner privato“.