Circa cento famiglie sono rimaste fuori dalle graduatorie degli asili nido comunali di Terni. Una situazione che va avanti da anni, dato che sono appena 93 i posti disponibili nelle strutture dei Servizi educativi comunali. Ma quest’anno la polemica che si innesca puntualmente alla pubblicazione delle graduatorie, si arricchisce di un nuovo bersaglio. Quello relativo alle assunzioni del personale educativo, che il Comune ha scelto di ampliare ricorrendo a contratti a tempo determinato.
A innescare il botta e risposta con l’assessorato alla scuola è il capogruppo del PD, Francesco Filipponi, che in una nota attacca l’amministrazione Bandecchi. “Per il secondo anno dall’insediamento – afferma il capogruppo DEM – il piano delle assunzioni della giunta penalizza pesantemente la direzione istruzione. Mentre per gli altri settori dell’amministrazione comunale sono previste nuove assunzioni, tutte a tempo indeterminato, per nidi e scuole dell’infanzia comunali saranno assunte solo 6 unità, a tempo parziale e determinato della durata di 9 mesi“.
Immediata la risposta dell’assessore alla scuola Viviana Altamura, che spiega le ragioni della scelta effettuata da Palazzo Spada. “La previsione dei contratti a tempo determinato per alcune unità di personale, utilizzando le graduatorie esistenti – sostiene – è stata dettata dalla necessità di garantire le sostituzioni per assenze per malattia. Oltre a garantire il sostegno dei bambini portatori di handicap e nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle normative vigenti. Stiamo lavorando per trovare soluzioni sostenibili che possano portare a un incremento delle assunzioni a tempo indeterminato in futuro. Previa verifica delle capacità assunzionali in relazione al potenziamento dei servizi che verrranno resi“.
Asili nido e scuole d’infanzia a Terni: il PD chiede di pescare dalle graduatorie, il Comune elabora un progetto di riforma
La polemica non si ferma alle stabilizzazioni, ma investe in toto l’idea di mettere mano alla riorganizzazione dei Servizi educativi comunali.
Per il PD, relativamente a “un settore strategico per il futuro della città, c’è la totale mancanza di un progetto a lungo termine. E manca rispetto e attenzione per le famiglie e i bambini fruitori dei servizi. Gli anni scorsi sono stati svolti i concorsi. E le graduatorie sono ancora aperte per le figure di istruttore educativo per i nidi e istruttore didattico per le scuole d’infanzia. Il Comune assuma con piena e stabile occupazione – attacca Filipponi – , e non con un contratto part time per soli 9 mesi“.
Viviana Altamura è di opinione diametralmente opposta sull’approccio dell’ente alla riorganizzazione dei Servizi.
“Siamo impegnati a migliorare sia la quantità che la qualità dei posti disponibili negli asili di Terni – chiarisce l’assessore al welfare e ai servizi educativi –. E questo richiede un approccio sistematico e a lungo termine che stiamo già implementando. Rassicuriamo tutti i cittadini che l’educazione dei bambini è e rimarrà una priorità per questa amministrazione. Continueremo a lavorare per garantire che i servizi educativi comunali rispondano alle esigenze delle famiglie. E offrire un ambiente di crescita sereno e stimolante per tutti i bambini“.
Quello che è certo è che la domanda per i servizi è elevata e che le 198 domande presentate per i nidi, con meno della metà dei posti a disposizione, impegnano Palazzo Spada nella ricerca di una soluzione di lungo termine.
“L’impegno è quello di ampliare i servizi offerti dal Comune – ribadisce Altamura -. Nonostante le limitazioni alle assunzioni, l’obiettivo rimane quello di rispondere nel miglior modo possibile alle esigenze delle famiglie. Per i servizi per la prima infanzia ci stiamo adoperando per ottimizzare le risorse disponibili e per esplorare ulteriori fonti di finanziamento“.
Comune al lavoro per garantire le progressioni verticali delle educatrici delle strutture
Intanto, l’amministrazione comunale di Terni sta lavorando per garantire le progressione verticali previste dal contratto di lavoro. Si tratta in pratica della procedura per le promozioni interne, che consente di individuare i soggetti idonei a ricoprire posti vacanti della categoria superiore.
“Così sarà possibile valorizzare le esperienze e le professionali maturate dalle educatrici – prosegue l’assessore Altamura -. Siamo consapevoli che la stabilità lavorativa è un elemento cruciale per la qualità dell’educazione e per il benessere dei bambini. Pertanto, stiamo valutando tutte le opzioni disponibili per migliorare le condizioni contrattuali delle nostre educatrici, compatibilmente con le restrizioni di bilancio e le capacità assunzionali del Comune“.