I due ascensori comunali che collegano Piazza Grande e il Duomo sono gestiti dalla Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, interamente di proprietà del Comune. Il sistema scelto ha previsto la custodia a personale con partita IVA sottoposto a orari e turnazioni come fosse composto da veri e propri dipendenti.

La situazione anomala è stata più volte sollevata in Consiglio Comunale, anche prima dello scioglimento in vista delle elezioni, dal commercialista Filippo Farneti, già candidato a sindaco nel 2019 con un gruppo perlopiù di centrosinistra e ora passato nelle liste del centrodestra.

Farneti ha evidenziato in più occasioni come la gestione degli ascensori sia del tutto anomala e meritevole di attenzione da parte degli organismi di controllo perché la formula di utilizzare personale esterno trattato come se in realtà fosse alle dipendenze dirette, apre forti perplessità. Chi ruota attorno agli addetti al servizio non può fare a meno di osservare un certo imbarazzo unito ai mille dubbi che questo sistema sia legittimo.

I due ascensori comunali sono gestiti dalla partecipata Gubbio Cultura Multiservizi

La Gubbio Cultura ha propri dipendenti per gestire da anni taluni servizi, tra non poche polemiche per i percorsi che l’hanno caratterizzata fin dai tempi della costituzione con Orfeo Goracci sindaco tra le accuse nel dibattito politico sulle finalità della società comunale e le modalità di assunzione senza concorso pubblico ma per chiamata diretta.

La vicenda degli ascensori apre nuovi interrogativi e soprattutto fa temere eventuali contenziosi legali, per lo status occupazionale degli addetti, che potrebbero arrecare danni economici direttamente alla società partecipata e anche al Comune. Sarà una questione molto delicata che il prossimo sindaco dovrà affrontare.

Il sindaco attuale in tutti questi anni ha ritenuto che le cose dovessero e potessero andare avanti in questo modo. Non ha infatti mai messo mano alla società nonostante le pressioni di alcuni consiglieri comunali non convinti della legittimità dello status giuridico degli addetti agli ascensori.

La Gubbio Cultura Multiservizi, oltre al servizio di ascensori di Gubbio, gestisce anche il Museo Civico del Palazzo dei Consoli. Irrinunciabile meta negli itinerari regionali, considerato il principale polo museale della città di Gubbio. Gestisce inoltre la chiesa di San Francesco della Pace appartenente all’Università dei Muratori Scalpellini e Arti Congeneri. Vi fu trasferita dalla Chiesa della Vittorina la pietra, ora mensa d’altare, sopra la quale S. Francesco tenne un sermone dopo l’ammansimento del leggendario lupo. Oltre a ciò anche i Musei Uniti di Gubbio e il Museo Multimediale dei Ceri. Anche la Farmacia Comunale rientra nelle competenze della Società oltre al Servizio Turistico Associato.

Una holding controllata dal Comune di Gubbio

Si tratta perciò di una holding controllata dal Comune di Gubbio che estende le sue competenze dalla cultura ai servizi. Una gamma di competenze molto vasta cui non può provvedere sempre da sola come nel caso dei parcheggi a pagamento gestiti dalla S.I.S. di Perugia che ha vinto la gara di appalto contro proprio la holding eugubina.

La grana degli ascensoristi sarà di certo ereditata dal prossimo sindaco che dovrà in ogni caso trovare una soluzione a un problema annoso che merita una soluzione. Non è da escludersi infatti un ricorso degli addetti al Giudice del Lavoro che potrebbe obbligare il Comune ad assumerli.

Con la sola partita IVA non possono infatti fruire delle ferie pagate né della cassa malattia. Le assenze dal lavoro per qualsiasi motivo non vengono retribuite.

Gli ascensori comunali sono due e collegano il primo Via Baldassini con Piazza Grande e il secondo Via XX Settembre con il Duomo e il Palazzo Ducale. L’orario del primo ascensore va dalle 9 alle 19,30 mentre il secondo dalle 9 alle 18,20, entrambi dal lunedì alla domenica. Gli addetti risiedono in spazi forniti dal Comune e sono tenuti a rispettare l’orario di lavoro come normali dipendenti.