Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, la questione l’aveva introdotta ieri sera in un post su Instagram: l’ascensore della Cascata delle Marmore, che ancora tarda a arrivare. Tutto è nato dalle dichiarazioni a riguardo degli stanziamenti, da parte dell’ex assessore Lucio Nichinonni. Nichinonni, che lo scorso novembre aveva rassegnato le dimissioni, ricopriva le deleghe al Personale, Organizzazione, rapporti con la Fondazione Carit e gli altri enti di sussidiarietà, Protezione civile, Innovazione, Ict, Digitalizzazione, Smart City e Agenda urbana. Dopo aver lasciato Alternativa Popolare, è entrato in Forza Italia proprio in questi giorni.
Bandecchi ha definito le dichiarazioni dell’ex di AP delle “corbellerie“, accusandolo di aver strumentalizzato la faccenda ascensore a fini politici. “Ho appreso ieri dalla stampa, che avrei voluto bloccare un possibile sviluppo della città, impedendo la realizzazione dell’ascensore della Cascata delle Marmore” ha esordito il sindaco “e di aver rifiutato la possibilità di prendere sei milioni dalla Carit e altri sei dalla Regione.” In totale, infatti, lo stanziamento per l’ascensore sarebbe di ben 12 milioni.
In risposta a quanti lo accusano di impedire la realizzazione dell’opera, il sindaco ha siglato due lettere da inviare ai due soggetti preposti all’erogazione dei contributi. “È con piacere che oggi io scrivo al presidente della Carit. Io sono un uomo pratico. O ci danno i 12 milioni che servono per l’ascensore che servirà allo sviluppo di questa città, oppure qualcuno deve vergognarsi di girare per la città” ha detto. E proprio davanti ai giornalisti, ha apposto la firma su entrambe.
L’ascensore della Cascata: la lettera alla Fondazione e quella per la Regione
Le due lettere sono indirizzate una a Luigi Carlini, presidente della Fondazione Carit e l’altra alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. L’introduzione per entrambe fa riferimento ai supposti fondi già stanziati menzionati da Nichinonni.
“Atteso che per questa Amministrazione il progetto è eccellente per lo sviluppo turistico ed economico del territorio – si legge – e ribadendo l’interesse già manifestato, chiedo le modalità attraverso le quali le citate risorse verranno erogate al di mettere in condizione l’Ente di introitarle secondo le disposizioni di legge.
Nella lettera indirizzata a Carlini, si legge anche l’invito a vigilare sulla veridicità delle asserzioni. “Ove tali risorse non fossero, invece, disponibili e le asserzioni del Vostro socio risultassero pertanto non veritiere, chiedo che vengano adottati, nei confronti del medesimo, gli opportuni e urgenti provvedimenti finalizzati all’esclusione dalla Fondazione, ritenendo le dichiarazioni sopra riportate gravemente lesive dell’immagine del Sindaco, dell’intera Amministrazione comunale, nonché della stessa Fondazione della quale il Comune di Terni è socio di diritto.“
Anche Corridore denuncia: “Il Cantamaggio è a rischio e la situazione E45 è disastrosa“
La Regione Umbria starebbe tardando anche su altre erogazioni verso il Comune di Terni. Già dall’inizio di marzo, il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore, aveva denunciato il grande ritardo della Regione nell’erogazione dei canoni idrici da cui al Comune di Terni dovrebbero arrivare oltre 2 milioni e 600 mila euro. Soldi “necessari per le manutenzioni ordinarie, per lo sport, per la cultura e per il turismo. Ad oggi non è pervenuto nulla” ha rincarato.
“Volevo lanciare un appello alla presidente della Regione, Tesei e all’assessore Agabiti affinché queste erogazioni avvengano in modo rapido perché diversamente Terni non riuscirà ad organizzare il Cantamaggio.“ Lo stanziamento per il Cantamaggio è diventato urgentissimo. “Siamo ormai a pochi giorni dall’inizio della sfilata storica e la Regione sta trattenendo queste somme per sé, per mettere in difficoltà questa Amministrazione.”
L’altro argomento sollevato dal vice sindaco, è la disastrosa situazione in cui versa l’E45, un “cantiere costante.” “Inviterei l’assessore regionale Melasecche a attivarsi, per fare in modo che questo scempio per i ternani e per molti turisti, termini nel più breve possibile.” Una situazione inaccettabile che va avanti da decenni. “Mi sembra di ritornane ai fasti della Salerno-Reggio Calabria” ha commentato.
In quanto delegato del Comune ai rapporti con la Fondazione Carit, è tornato anche sul tema dell’ascensore alla Cascata. “La questione ascensore è stata affrontata immediatamente. Il dottor Carlini, poiché il progetto era già nei cassetti delle precedenti amministrazioni, mi ha fatto presente che negli anni sono cambiati i costi. Saremo ben lieti di realizzare quest’opera, valorizzante per tutto il territorio.”