I parlamentari umbri del Partito Democratico, Anna Ascani e Walter Verini, hanno espresso forte perplessità riguardo alla frequente partecipazione di Salvini a eventi pubblici e alla sua presenza mediatica costante e non le hanno mandate a dire. “Ammiriamo le sue pluriquotidiane esternazioni, da mattina a sera, sull’universo mondo”, hanno dichiarato ironicamente. I due parlamentari hanno continuato, chiedendo: “La domanda che ci poniamo è, quando fa davvero il ministro?” 

Ascani e Verini, forte critica per Salvini in Umbria: inaugurazioni e critiche sulle opere pubbliche

Ma facciamo un passo indietro. In occasione dell’ultima visita ufficiale in Umbria, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha preso parte a una serie di cerimonie. Dette cerimonie erano state organizzate per l’inaugurazione di nuove opere pubbliche. Con l’immancabile caschetto d’ordinanza, Salvini è stato scortato dal presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, e dall’assessore regionale Enrico Melasecche. 

Durante l’evento, si è celebrata l’apertura di alcuni cantieri iniziati grazie ai finanziamenti ottenuti da precedenti governi, ma questa visita non ha mancato di sollevare polemiche e critiche, specialmente da parte dell’opposizione.

Ascani e Verini hanno focalizzato l’attenzione su uno dei nodi critici delle infrastrutture italiane: il sistema ferroviario. Hanno evidenziato la difficile situazione vissuta dai pendolari italiani a causa dei ritardi, delle cancellazioni e delle sostituzioni dei treni. “Se lo facesse, per esempio, sarebbe già intervenuto sulla drammatica situazione di stazioni ferroviarie, che ribollono di migliaia e migliaia di cittadini pendolari e turisti, con decine e decine di treni in ritardo, cancellati, sostituiti”, hanno affermato, sottolineando come anche l’Umbria non sia esente da questi disagi. Questo problema evidenzia la necessità di un intervento efficace e tempestivo da parte del ministero per migliorare la qualità del servizio ferroviario e alleviare le difficoltà quotidiane dei viaggiatori.

Un altro punto critico sollevato riguarda la gestione dei cantieri stradali. Ascani e Verini hanno descritto la rete autostradale e superstradale come “al collasso” e hanno criticato la cattiva programmazione e coordinazione dei lavori. In particolare, hanno puntato il dito sulla situazione della E45 e della zona di Collestrada, definendo l’attuale stato di traffico come “davvero al di là del bene e del male.” Secondo i parlamentari, la presenza di cantieri mal programmati, con troppe pause di giorni e notti senza turni lavorativi, aggrava la situazione. “Visto che era in Umbria, ci saremmo aspettati un sopralluogo lungo tutta la E45 e poi nei pressi di Collestrada”, hanno dichiarato Ascani e Verini, chiedendo un’azione più incisiva da parte del ministro per risolvere queste criticità infrastrutturali.

La voce dei sindaci dell’Umbria

Il malcontento si riflette anche nelle richieste dei sindaci dei comuni umbri, come Città di Castello, Citerna e San Giustino. Questi leader locali chiedono un intervento urgente per il completamento della E78, un’opera che ritengono cruciale per lo sviluppo della regione. “Prima della prossima passerella in Umbria, Salvini almeno ascolti i sindaci di Città di Castello, Citerna, San Giustino”, hanno suggerito Ascani e Verini. I sindaci chiedono un flusso finanziario regolare per proseguire il lavoro iniziato da governi diversi e un tracciato rispettoso dell’ambiente e della sostenibilità. Queste richieste evidenziano l’importanza di una pianificazione infrastrutturale che tenga conto delle esigenze delle comunità locali e dell’ambiente.

La visita del ministro Salvini ha riacceso le speranze, ma anche le aspettative della popolazione umbra. I cittadini si aspettano un impegno concreto da parte del governo nazionale per risolvere le criticità infrastrutturali che affliggono la regione. In questo contesto, il ruolo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti diventa centrale per garantire un futuro di crescita e sviluppo sostenibile. “Questo dovrebbe fare un ministro, se facesse davvero il ministro”, hanno concluso Ascani e Verini, esortando Salvini a concentrarsi più sulle sue responsabilità e meno sulle apparizioni pubbliche.