La visita di Matteo Salvini in Umbria, con la promessa di progetti ambiziosi e investimenti per il territorio, ha scatenato la dura reazione di Anna Ascani e Walter Verini, parlamentari del Partito Democratico. In un comunicato, hanno accusato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di essere venuto nella regione solo per sostenere la presidente Donatella Tesei in vista delle prossime elezioni regionali.

Ascani e Verini, il caos dei trasporti e la risposta dei pendolari

“Dopo il mercoledì nero per i pendolari costretti a subire ancora una volta il caos dei treni, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti arriva in Umbria non per scusarsi con i cittadini ma per fantasticare di avveniristici investimenti e progetti per il territorio”. Questo è il dono delle dichiarazioni di Ascani e Verini. Secondo i due esponenti del PD, la situazione dei trasporti locali è ormai insostenibile. Infatti ci sono continui ritardi, soppressioni e cancellazioni dei treni che penalizzano chi si sposta per lavoro o necessità. “Ieri le umbre e gli umbri sono arrivati in stazione e hanno trovato treni soppressi e cancellati. Sono stati costretti a rinunciare a giornate di lavoro o visite mediche, a richiedere giorni di permesso per uno dei tanti problemi del trasporto pubblico”. hanno aggiunto i parlamentari. 

Ascani e Verini non hanno risparmiato critiche anche sul comportamento del ministro, in visita in Umbria. “Salvini, invece di assumersi le sue responsabilità, si è limitato a scaricare la colpa su altri, com’è suo costume fare”, hanno affermato. Nelle loro parole sottolineano la frustrazione dei cittadini per la mancanza di risposte concrete. “I cittadini hanno bisogno di altro. Di voltare pagina, di avere una classe dirigente, a livello nazionale e regionale, che sistemi ciò che non va. Non hanno bisogno di politici che facciano scaricabarile e li prendano in giro con la propaganda”.

Per i parlamentari del PD da parte di Salvini promesse e progetti, ma poche risposte

Nella Sala dei Notari di Perugia, Salvini ha elencato i progetti infrastrutturali per l’Umbria, dall’Alta Velocità alla manutenzione delle strade. “Tanti progetti e finanziamenti sulle strade, ferrovie, sull’acqua per tutta l’Umbria”, ha dichiarato il leader della Lega. Parlando anche della crisi del Lago Trasimeno: “Incontrerò presto i pescatori del lago”, ha promesso. Tuttavia, per Ascani e Verini, tutto questo sarebbe solo uno show elettorale mascherato da iniziativa di governo. “L’ennesima passerella per appoggiare la presidente Tesei in campagna elettorale e nascondere la sua incapacità di governare”, hanno concluso.

Il recente collasso del sistema ferroviario italiano ha scatenato una bufera politica e mediatica che ha coinvolto migliaia di viaggiatori, lasciati senza alternative in stazioni bloccate. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è finito al centro delle accuse, ma ha prontamente respinto ogni responsabilità, puntando il dito contro un errore umano che avrebbe causato il disastro. Salvini ha chiesto che i responsabili paghino per i danni causati, affermando: “Ho chiesto i responsabili perché se qualcuno ha sbagliato e ha rovinato la giornata a migliaia di italiani deve rispondere di questi errori”.

Come prevedibile, le opposizioni non hanno perso l’occasione per attaccare il ministro. Il Partito Democratico, insieme al Movimento 5 Stelle e ad Alleanza Verdi e Sinistra, hanno chiesto le sue dimissioni, accusando la sua gestione del sistema ferroviario. Salvini, tuttavia, non si è lasciato intimidire. “Chiedono le mie dimissioni da due anni perché respiro, perché esisto”, ha ironizzato. Parlando da Perugia, Salvini ha ribadito che il suo compito è trovare i fondi necessari per migliorare la rete ferroviaria e non supervisionare i dettagli tecnici. “Mi occupo di approvare leggi e di trovare soldi. Non vado a piantare chiodi, fino a prova contraria”, ha aggiunto con tono deciso.