Aggiornato il calendario della fermata estiva di Arvedi AST, che interessa i circa 2300 dipendenti dello stabilmento di viale Brin e delle aziende controllate. Le RSU hanno ottenuto la documentazione aziendale (che ovviamente sarà passibile di modifiche su specifiche esigenze delle attività di manutenzione e aggiornamento impiantistico), che prevede circa due settimane di stop per quasi tutti i reparti. Con alcune eccezioni legate alle attività commerciali e al fabbisogno del mercato.
Si tratta, in particolare, di una fermata più breve rispetto all’anno passato, ma solo per alcuni reparti. Nel 2023 l’area a caldo e alcuni altri reparti si erano fermati per un mese. Riaprendo a settembre. E addirittura lo scorso anno si fece ricorso alla cassa integrazione per ammortizzare i rischi derivanti dalla volatilità dei mercati, dalla crisi russo-ucraina che aveva portato alle stelle i costi dell’energia e dall’instabilità finanziaria legata alla crescita dei tassi d’interesse e all’inflazione.
Ecco il calendario della fermata estiva nei vari reparti di Arvedi AST
Per quanto riguarda l’Area a caldo, quella dei forni fusori e dei laminatoi a caldo dell’acciaieria, la fermata di Arvedi AST sarà più lunga degli iniziali previsti 16 giorni. Gli impianti si sarebbero dovuti spegnere per le manutenzioni dal 12 al 28 agosto. Il nuovo calendario, invece, prevede per quanto riguarda il reparto ACC, la fermata calendarizzata alle ore 22.00 del 12 agosto. Mentre la ripartenza è prevista con il primo turno del primo settembre. Fermata più lunga anche a LAC: dalle ore 6 del 13 agosto alle 6 del 31 agosto.
Aggiornata anche la fermata del BA2 di Arvedi AST (la seconda torre di bright annealing) che si ferma alle ore 22 del 13 agosto e riparte alle ore 14 del 24.
L’Area a freddo, quella di PIX, avrà due giorni di meno di stop, con l’interruzione del lavoro che avverrà tra il 12 e il 26 agosto, garantendo le 2 settimane continuative di ferie per i dipendenti.
Fermata brevissima per il Centro Servizi Terni, che come dicevamo è legato alla domanda di mercato e che si fermerà solo per il ponte ferragostano del 15 e 16 agosto. Nei restanti giorni si procvedrà a marcia ridotta, con la richiesta da parte della RSU di garantire le 2 settimane continuative di ferie per le tute blu.
Per quello che riguarda la ex Società delle Fucine (SDF), il Colaggio sarà fermo un mese, da venerdì prossimo 26 luglio al 26 agosto. La Fucinatura dal 2 agosto al 3 settembre e la Meccanica dal 12 al 26 agosto. Infine, il PIX3 chiude tra il 13 agosto e il 25, con la richiesta della RSU di garantire le 2 settimane continuative di ferie.
Infine, l’ingresso delle merci al cambio di turno: sarà riattivato il servizio negli orari di pausa tra le 13 e le 15 e le 14 e le 15. Durante questo intervallo gli addetti alla vigilanza coordineranno il traffico dei mezzi e il passaggio dei pedoni. Per PIX1 non si rende necessario il coordinamento delle Vigilanza.
Inquinamento ambientale e delitti colposi contro l’ambiente: archiviate accuse per l’ex direttore Calderini
Non arriverà nemmeno a processo il procedimento contro l’ex direttore di stabilimento, Massimo Calderini, ingegnere nato a Foligno ma con una carriera costruita tutta in acciaieria. Era stato indagato nel 2018 nell’ambito di un procedimento in materia di inquinamento ambientale e di delitti colposi contro l’ambiente.
“Il procedimento in materia di inquinamento ambientale e di delitti colposi contro l’ambiente nei confronti dell’allora direttore di stabilimento Ing. Massimo Calderini – afferma una nota di Acciai speciali Terni – si è chiuso. Con un provvedimento che rende giustizia all’operato della società nel corso degli anni. L’indagine riguardava l’inquinamento di acque sotterranee in ragione di una asserita percolazione subverticale di una soluzione di acidi impiegate nella lavorazione di laminati“
A chiedere l’archiviazione delle accuse nei conferonti di Calderini e il suo proscioglimento è stata una richiesta da parte dello stesso pubblico ministero. Non essendovi gli elementi sufficienti per una ragionevole previsione di condanna.
“Quanto è accaduto – conclude l’azienda – conferma la bontà dell’operato di Acciai Speciali Terni. Che è da sempre, e ancora di più con l’ingresso del Gruppo Arvedi, nella ricerca innovativa, costante e continua di soluzioni che tutelino l’ambiente in cui viene svolta la propria attività imprenditoriale”.