La scena culturale umbra si prepara ad accogliere un nuovo prestigioso nome internazionale. Arushi Jain parteciperà al Festival dei Due Mondi 2025 di Spoleto, portando la sua coinvolgente fusione di musica elettronica sperimentale e tradizione indiana nel cuore dell’Umbria.
L’artista indiana, acclamata dalla critica internazionale, è attesa per presentare dal vivo il suo ultimo progetto durante la 68ª edizione dello storico festival spoletino.
Il nome di Arushi Jain brilla nel cartellone della 68ª edizione del Festival dei Due Mondi, una manifestazione che da decenni unisce culture, linguaggi e geografie artistiche. Jain si esibirà in uno dei luoghi simbolo della programmazione off del festival: Palazzo Collicola, il 4 luglio 2025 alle ore 23. Una fascia oraria scelta non a caso: le sue sonorità eteree, composte da voci processate, loop di tabla e sintetizzatori ambient, acquistano ancora più forza nella penombra, dove l’ascolto si fa profondo e contemplativo.
Nel live spoletino, l’artista proporrà una selezione dal suo album più recente, “Delight”, lavoro che riflette sul rapporto tra tempo, memoria e spiritualità. Un disco che ha ricevuto critiche entusiastiche per la sua capacità di creare paesaggi sonori immersivi e profondamente emotivi.
Classe 1990, nata a Jaipur e cresciuta artisticamente tra New Delhi e New York, Arushi Jain è una delle voci più interessanti della nuova scena musicale internazionale. Dopo gli studi in composizione elettroacustica alla NYU e una formazione nella musica classica indiana sotto la guida di maestri del Rajasthan, ha costruito un linguaggio sonoro che unisce minimalismo elettronico, ambient music, canto sacro e strumenti tradizionali.
Il suo primo album, Under the Lilac Sky, l’ha resa una figura di culto nei circuiti internazionali, mentre Delight ha consolidato il suo ruolo di pioniera di una musica meditativa e transnazionale, che affonda le radici nella tradizione ma parla con la grammatica del presente. Le sue esibizioni sono esperienze multisensoriali che trascendono il semplice ascolto, invitando a un viaggio interiore. Non a caso, ha già calcato i palchi di festival come Unsound (Cracovia), Le Guess Who? (Utrecht) e il Rewire Festival all’Aia.
Il pubblico del Festival dei Due Mondi potrà vivere un concerto unico nel suo genere. Arushi Jain non è solo una musicista, ma una vera performer capace di costruire mondi paralleli attraverso il suono. I suoi live combinano canto in sanscrito e hindi, sintetizzatori granulosi, percussioni dilatate e riverberi che sembrano arrivare da un altro tempo.
Il palco di Palazzo Collicola, già teatro di performance visionarie nelle passate edizioni del festival, si trasformerà in una navicella sonora pronta a condurre gli spettatori in una dimensione sospesa tra ritualità e sperimentazione sonora. Una proposta artistica perfettamente coerente con lo spirito del festival, che da sempre cerca il dialogo tra culture e sensibilità.
Il Festival dei Due Mondi 2025, diretto da Monique Veaute, si terrà dal 27 giugno al 13 luglio e conferma anche quest’anno la sua vocazione internazionale. Accanto ad Ariani Jain, si esibiranno artisti di grande rilievo come Rufus Wainwright, con l’opera contemporanea Hadrian, Anoushka Shankar, figlia del leggendario Ravi Shankar, e Hayato Sumino, astro nascente del pianoforte giapponese.
Il programma include opere liriche, concerti, performance di danza contemporanea e installazioni site-specific, dislocate nei teatri storici di Spoleto e nei suoi scorci più iconici. L’edizione 2025 è dedicata a Gustav Mahler, con numerosi progetti ispirati alla sua poetica. L’inserimento di un’artista come Jain rispecchia la volontà del festival di espandere i propri confini e di proporre esperienze artistiche che toccano corde nuove, anche a livello spirituale.