19 Jul, 2025 - 17:02

Arte contemporanea in Umbria: installazioni, spazi e visioni d’autore da non perdere

Arte contemporanea in Umbria: installazioni, spazi e visioni d’autore da non perdere

C'è un'Umbria che tutti conoscono: quella dei borghi medievali sospesi nel tempo, dei monasteri silenziosi e delle basiliche affrescate. Ma ce n’è un’altra, più nascosta e altrettanto potente, che forse non vi aspettate: un’Umbria che parla il linguaggio dell’oggi, che accoglie l’arte contemporanea come un dialogo vivo tra passato e presente, tra natura e visione, tra memoria e avanguardia. Vi invitiamo a scoprirla, passo dopo passo, lasciandovi guidare dalla curiosità e dallo stupore. Perché qui, tra colline che sembrano dipinte e piazze intrise di storia, si aprono spazi sorprendenti: ex monasteri trasformati in luoghi di ricerca, musei d’autore che raccontano il Novecento e oltre, parchi animati da installazioni monumentali, gallerie che vivono il presente come un laboratorio continuo.

L'arte contemporanea in Umbria non urla, non invade: sussurra, interroga, respira. Abita i luoghi con grazia e profondità, si fonde con il paesaggio e invita a fermarsi, a osservare, a lasciarsi attraversare dalle idee. Non è solo esperienza visiva, ma occasione di pensiero, di relazione, di riscoperta. Che siate appassionati, curiosi o semplicemente desiderosi di vedere l’Umbria con occhi diversi, questo viaggio vi porterà oltre le aspettative: alla scoperta di un patrimonio vivo, mutevole, vibrante, dove ogni opera diventa racconto, ogni spazio una visione, ogni tappa un invito a restare un po’ più a lungo.

Parco delle Sculture di Brufa (Torgiano)

C'è un angolo d’Umbria dove l’arte contemporanea non è rinchiusa tra le pareti di un museo, ma si fonde con il paesaggio, il vino e la luce dorata dei colli. È il Parco delle Sculture di Brufa, a pochi chilometri da Torgiano, dove ogni passo diventa un incontro, ogni scorcio una rivelazione. Qui, l’arte si svela lentamente, seguendo i ritmi della natura e i profili dolci delle vigne e degli ulivi, in un dialogo profondo e spontaneo tra creatività e territorio.

Dal 1987, ogni anno, un artista – scelto tra i più significativi del panorama nazionale e internazionale – viene invitato a realizzare un’opera site-specific, pensata per integrarsi nel contesto naturale e culturale del borgo. È così che è nato questo museo a cielo aperto, che si arricchisce anno dopo anno di visioni, intuizioni e presenze silenziose che sembrano sbocciare direttamente dalla terra.

Le sculture non si impongono, ma si offrono: emergono dai prati, si adagiano tra le vigne, si stagliano contro il cielo come totem contemporanei che interrogano lo spettatore senza mai interrompere l’armonia del paesaggio. Camminando lungo i sentieri – tra un grappolo d’uva e un profumo d’erba secca – si possono incontrare le opere di Beverly Pepper, Eliseo Mattiacci, Gino Marotta, Hidetoshi Nagasawa, solo per citarne alcuni. Ogni installazione è un gesto d’amore verso il luogo che la ospita, un frammento di pensiero che prende forma nella pietra, nel ferro, nel corten, nel legno.

Il progetto, intitolato “Scultori a Brufa – La Strada del Vino e dell’Arte”, è molto più di un’iniziativa culturale: è una visione, un modo di vivere e restituire il paesaggio attraverso l’arte. E mentre lo sguardo si perde tra i profili delle colline e l’orizzonte si colora di tramonto, ci si rende conto che il Parco è un’esperienza sensoriale completa, dove arte, vino e natura si fondono in un’unica narrazione.

Non c'è bisogno di biglietti né di orari: il Parco delle Sculture è sempre aperto, sempre vivo. È lì, pronto ad accogliervi in qualunque stagione, con le sue opere mute ma eloquenti, con i suoi silenzi pieni di significato. Un luogo da attraversare con lentezza e occhi curiosi, lasciandosi sorprendere da forme nuove in un paesaggio antico.

Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea

Nel cuore pulsante di Umbertide, la maestosa Rocca medievale si trasforma in un luogo dove il passato dialoga con il presente, trasformando ogni visita in un’esperienza unica e coinvolgente. Costruita tra il 1374 e il 1389 su progetto degli architetti Alberto Guidalotti e Angeluccio di Ceccolo, questa imponente fortezza oggi accoglie il Centro per l’Arte Contemporanea del Comune, diventando un punto di riferimento culturale capace di unire storia e modernità.

Dopo un attento e sapiente restauro negli anni Ottanta, a partire dal 1991 la Rocca ha aperto le sue porte a una collezione d’arte di grande rilievo, affiancando esposizioni di respiro nazionale e internazionale. Qui trovano spazio nomi di primo piano dell’arte italiana del Novecento: da Giovanni Ciangottini, che ha donato una ventina delle sue opere, a maestri come Renato Birolli, Mino Maccari, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Giacomo Balla, Toti Scialoja, Luciano Minguzzi, Domenico Consagra e tanti altri.

Il fascino della Rocca risiede proprio nel suo contrasto straordinario: le robuste mura di pietra e le torri medievali fanno da cornice perfetta alle tele vibranti, alle sculture e alle installazioni innovative. È come assistere a un dialogo serrato tra memoria storica e linguaggi visivi moderni, dove le atmosfere del passato incontrano il dinamismo del futurismo, la misteriosa metafisica e le sperimentazioni astratte, regalando emozioni forti e nuove chiavi di lettura.

Ma la non è solo vetrina per grandi nomi: è anche un laboratorio culturale aperto al territorio. Eventi come “Umbertid’Arte”, giunta alla sua sesta edizione (marzo-maggio 2025), valorizzano gli artisti locali, offrendo uno spazio a pittori, ceramisti, fotografi e creativi visivi che, nati o adottati da Umbertide, raccontano la loro visione personale della contemporaneità, arricchendo la scena artistica della città.

Museo Civico di Palazzo della Penna – Perugia

Nel cuore pulsante di Perugia, incastonato tra le vie del centro storico, il Museo Civico di Palazzo della Penna è molto più di un semplice spazio espositivo: è un luogo vivo, dove la storia millenaria si fonde con le vibrazioni dell’arte contemporanea, offrendo un’esperienza culturale unica e intensa. Passeggiando tra le sale di questo palazzo, costruito sui resti di un antico anfiteatro romano e che conserva tracce medievali e rinascimentali, si percepisce subito la magia del dialogo tra epoche lontane. Qui, infatti, passato e presente si incontrano e si raccontano attraverso opere d’arte di grande valore.

Al primo piano, vi accoglie la collezione dedicata a Gerardo Dottori, uno dei massimi esponenti del Futurismo umbro e della celebre corrente dell’aeropittura. Le sue tele vibranti e dinamiche, piene di luce e movimento, narrano un’Italia che si proietta verso il futuro ma con un forte legame con le proprie radici e spiritualità. Ammirare questi capolavori significa immergersi in un mondo di energie e visioni, dove il cielo e il volo diventano metafore potenti di libertà e innovazione.

Scendendo nel piano inferiore, si arriva invece alla suggestiva installazione di Joseph Beuys, l’artista tedesco che ha rivoluzionato il concetto stesso di arte, trasformandola in impegno civile e sociale. La sua opera “Opera Unica”, composta da sei grandi lavagne, non è solo un’opera da ammirare ma un’esperienza da vivere, un invito a riflettere sul potere dell’arte come strumento di trasformazione e di dialogo con il mondo.

Il fascino di Palazzo della Penna non si limita però alle sue collezioni: l’edificio stesso è un protagonista essenziale di questa storia. La sua architettura stratificata, frutto di secoli di modifiche e restauri, culmina nella spettacolare scala elicoidale progettata da Franco Minissi, che sembra invitare il visitatore a un viaggio verticale attraverso il tempo e lo spazio artistico.

Il museo è anche un vivace centro culturale che ospita mostre temporanee dedicate alle tendenze artistiche più attuali, alla fotografia contemporanea e ai nuovi linguaggi visivi. Nel cortile interno, poi, le sculture di Brajo Fuso, pioniere dell’Arte Povera umbra, arricchiscono ulteriormente questo luogo di contaminazioni e sperimentazioni.

 

AUTORE
foto autore
Francesco Mastrodicasa
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE