Arezzo–Perugia non è solo il "Derby dell’Etruria", è molto di più. Con quattro giornate ancora da giocare e dodici punti in palio, la sfida dello stadio “Città di Arezzo” in programma sabato sera alle 20:30 rappresenta uno spartiacque per le ambizioni del Grifo, attualmente fuori di un soffio dalla zona playoff.
I biancorossi di mister Vincenzo Cangelosi sono undicesimi con 43 punti, a una sola lunghezza dal Gubbio decimo. In condizioni normali questo vorrebbe dire “porte chiuse” per la post season, ma l’incognita Coppa Italia di Serie C potrebbe scompaginare le carte. Se il Rimini, oggi nono con 46 punti, dovesse sollevare il trofeo, allora anche l’undicesima classificata accederebbe ai playoff. Ma in casa Perugia non si fanno calcoli: serve vincere e basta.
L’Arezzo, allenato da Cristian Bucchi, è settimo con 52 punti, al pari del Pineto. Ma i toscani hanno una freccia in più al loro arco: il recupero del match contro il Pescara, previsto per il 9 aprile, che potrebbe proiettarli ancor più in alto. Gli amaranto arrivano alla sfida col Perugia con la voglia di blindare il piazzamento playoff e di riscattare il ko dell’andata, quando il Grifo si impose per 2-0. A fare da contraltare, però, c’è il successo dell’Arezzo in Coppa Italia, un 2-1 firmato Ogunseye, che ha lasciato il segno.
La partita, già calda di suo per la storica rivalità, si giocherà in un’atmosfera particolare. I tifosi del Perugia non potranno seguire la squadra in trasferta, a causa del divieto imposto dopo gli scontri con la tifoseria della Lucchese. Un’assenza pesante, considerando quanto il tifo organizzato biancorosso riesca a incidere anche fuori casa. Per questo, i supporter perugini hanno organizzato un saluto alla squadra prima della partenza, per far sentire comunque la propria vicinanza alla squadra in un momento decisivo della stagione.
Mister Cangelosi lo ha ribadito in conferenza stampa: “Non è il momento dei calcoli. Pensiamo a fare punti, poi tireremo le somme”. Parole che riflettono una squadra concentrata, consapevole della posta in palio ma anche delle difficoltà che comporta affrontare un avversario tosto come l’Arezzo, soprattutto in trasferta e in emergenza.
Già, perché l’infermeria del Perugia è tutt’altro che vuota. Angella, Bartolomei e Lewis sono indisponibili per infortunio, Giraudo squalificato, mentre Agosti e Polizzi sono stati aggregati alla Primavera. Una situazione che obbliga il tecnico a scelte obbligate, soprattutto in difesa.
Nonostante i tanti assenti, Cangelosi dovrebbe confermare il 4-3-3, anche se non è escluso un passaggio alla difesa a tre. In porta ci sarà Gemello, davanti a lui linea a quattro con Mezzoni, Dell’Orco, Amoran e Leo. A centrocampo ci sarà probabilmente Joselito, nonostante qualche acciacco in settimana. Lo spagnolo, ex Hellas Verona, è diventato in breve tempo una delle colonne del Perugia e sarà affiancato da Broh e Torrasi, due elementi fondamentali per equilibrio e dinamismo.
In attacco, punta centrale sarà Montevago, che ha finalmente ritrovato il gol contro il Pineto dopo mesi di digiuno. Con lui, spazio a Kanoute e Cisco, anche se quest’ultimo è in ballottaggio con Matos per una maglia da titolare. Di Maggio e Seghetti partiranno dalla panchina, pronti a subentrare nella ripresa.
Sul fronte opposto, Bucchi ha più certezze e qualche dubbio legato al modulo. Nelle ultime uscite ha alternato il 4-2-3-1 al 3-5-2, ma contro il Perugia dovrebbe tornare alla linea a quattro.
Tra i pali ci sarà Trombini, in difesa Chiosa e Gilli centrali con Renzi a destra e Righetti a sinistra. In mediana coppia formata da Guccione e Chierico, anche se quest’ultimo è insidiato da Dezi. Sulla trequarti, spazio a Capello, Pattarello e Tavernelli, a supporto dell’unica punta Ravasio.
AREZZO (4-2-3-1): Trombini; Renzi, Gilli, Chiosa, Righetti; Guccione, Chierico (Dezi); Capello, Pattarello, Tavernelli; Ravasio. Allenatore: Bucchi.
PERUGIA (4-3-3): Gemello; Mezzoni, Dell'Orco, Amoran, Leo; Joselito, Broh, Torrasi; Kanoute, Montevago, Cisco (Matos). Allenatore: Cangelosi.