Il momento è arrivato. Il Gubbio si prepara alla sfida secca contro l’Arezzo, in programma domenica 4 maggio allo stadio “Città di Arezzo”, primo turno dei playoff del girone B di Serie C. Una gara da dentro o fuori per gli uomini di Gaetano Fontana, che partono svantaggiati per via del regolamento: in caso di parità al 90’, infatti, sarà l’Arezzo - meglio piazzato in classifica - a strappare il pass per il secondo turno.
Ma si sa, i playoff sono un campionato a parte. Lo dice la storia, lo conferma il campo. E mister Fontana non vuole sentire parlare di ruoli già assegnati: “Sappiamo che sarà una partita difficilissima, ma noi non siamo qui per fare da comparse. Il nostro obiettivo era entrare nei playoff e ora che ci siamo vogliamo giocarcela fino in fondo. Ci crediamo. Altrimenti non saremmo arrivati fin qui”.
L’avversario è tra i più ostici del lotto. L’Arezzo di Cristian Bucchi è in piena salute, in grande ascesa nel finale di stagione e con un tridente offensivo da far tremare le difese di categoria. “Sono una squadra forte – riconosce Fontana – e in crescita. Sarà una vera missione riuscire a superare il turno contro di loro. Ma ci proveremo con tutte le nostre forze”.
Il tecnico calabrese , subentrato a metà stagione, conosce bene l’imprevedibilità di queste gare: “L’anno scorso ho affrontato i playoff da decimo in classifica contro la terza, e fu una partita in bilico fino alla fine. Ogni partita è una storia a sé. Tutto quello che è stato detto prima, i numeri, le classifiche, appartengono al passato. Ora c’è una sola verità: la partita”.
Come sempre, Fontana ha studiato nei minimi dettagli i prossimi avversari: “Le idee vengono dagli avversari, ogni partita è diversa. Dobbiamo costruirci il futuro attraverso il ‘fare’. Sarà una gara lunga, da gestire, perché dall’altra parte ci sono qualità importanti. Lo sappiamo: li abbiamo già affrontati e conosciamo bene il percorso fatto da Bucchi, per il quale nutro massimo rispetto”.
Poi, citando il celebre film degli anni ’90, il tecnico aggiunge con un sorriso: “Io speriamo che me la cavo”, frase che ben sintetizza l’umiltà e la consapevolezza con cui il Gubbio affronterà la sfida.
Il Gubbio arriva da alcune prestazioni esterne altalenanti, tra cui la sconfitta di Pescara, che ha lasciato strascichi. Fontana però non cerca alibi: “Abbiamo analizzato tutte le partite con grande obiettività, come sempre. Anche quelle che voi, giustamente, non vedete. A Pescara è stata una partita borderline. Avevamo diverse defezioni, ho provato alcuni giocatori per prepararli ai playoff. In stagione mi è capitato di finire in dieci uomini per falli da ultimo uomo: episodi che, alla lunga, pesano”.
Ma il focus resta sul presente. “Ora mettiamo tutto quello che abbiamo da mettere. Il nostro lavoro quotidiano si basa sull’analisi, sul merito e sul demerito. E da qui ripartiamo".
Il percorso intrapreso da Fontana e dal suo staff non è stato semplice, ma ha dato frutti. Subentrato nel girone di ritorno, ha risollevato una squadra che sembrava destinata a un finale di stagione anonimo: “È stato un percorso stimolante – racconta – perché quando subentri devi risolvere tanti problemi. Il mio obiettivo era trasmettere alla squadra il concetto di cercare soluzioni, non scuse. Per farlo, bisogna spogliarsi dalle proprie abitudini e iniziare un cammino di crescita, da uomini prima ancora che da atleti”.
Poi, uno sguardo al futuro: “Non voglio raccontare favole ai miei tifosi. Le favole nei playoff esistono, lo sappiamo. Ma noi vogliamo i risultati. Io sto lavorando non come se domenica finisse tutto, ma come se iniziasse un nuovo percorso. Ho firmato un contratto biennale perché credo nel progetto tecnico. E continuerò a lavorare per crescere fino all’ultimo istante”.
Grande attenzione sarà riservata al tridente dell’Arezzo, composto da giocatori di grande qualità e inventiva. Uno su tutti, Guccione, reinventato da Bucchi in una posizione più arretrata: “Guccione è un giocatore di grande qualità, ha il calcio nella testa, vede le giocate in anticipo. In quella zona di campo aumenta il tasso tecnico e l’esperienza. Bucchi è stato bravo a trasformarlo tatticamente, come è capitato anche a me in passato”.
Ma Fontana è pronto: “I duelli ci sono in tutto il campo, e noi dobbiamo avere la capacità di leggere le circostanze per limitare i loro punti di forza. Non possiamo inventarci la difesa a uomo dall’oggi al domani. Ogni partita va studiata e razionalizzata con il materiale a disposizione, che quest’anno è stato particolare per tante gare”.
Il tecnico rossoblù ha voluto ringraziare la squadra: “Questa mattina ho ringraziato i ragazzi per ciò che hanno fatto e per dove mi hanno portato. Ho detto loro di puntare alla luna: se sbagliamo, magari prenderemo una stella. Hanno fatto un cammino incredibile, se oggi siamo qui a preparare un playoff è merito loro”.
Infine, un pensiero per il capitano Andrea Signorini, simbolo della squadra: “La sua esperienza deve essere utile, a prescindere dal fatto che giochi o no”.