L’estate a Fontivegge si presenta, come sempre, intensa e problematica; un semplice giro nel quartiere rivela situazioni di degrado evidente: ubriachi che dormono in Piazza del Bacio anche in pieno giorno, aree abbandonate e sporcizia diffusa sono solo alcune delle problematiche riscontrate dai rappresentanti del comitato Progetto Fontivegge durante una delle loro passeggiate di sopralluogo del sabato nella vasta zona all’ingresso di Perugia.

La situazione attuale sembra riproporre gli stessi fenomeni di degrado già osservati nell’estate precedente: accampamenti improvvisati in parchi e anfratti, sporcizia accumulata in aree private, proliferazione di topi, strade sporche, spaccio di stupefacenti e ripetute violazioni dell’ordinanza anti-alcol. Questi problemi, documentati anche attraverso un dettagliato reportage fotografico, sono stati ribaditi dai residenti per anni, senza che siano state adottate misure risolutive adeguate.

Un punto di particolare preoccupazione, come riportato da Egle Priolo su Il Messaggero, è l’area in cui avrebbe dovuto sorgere l’ultimo “steccone” di Piazza del Bacio, ora invasa da erba alta e frequentata da individui sospetti. Nonostante gli sforzi e gli investimenti destinati alla parte pubblica della piazza di Aldo Rossi, l’area rimane in uno stato di abbandono, creando un ambiente poco sicuro e degradato.

Le continue proteste di chi vive e lavora a Fontivegge dimostrano, però, che il cambiamento è possibile quando pubblico e privato collaborano. Infatti, il Nucleo Sicurezza e Decoro della polizia locale si è già attivato e il responsabile della società proprietaria del terreno di piazza del Bacio si è impegnato a ripulire l’area.

Aree abbandonate a sporcizia diffusa, due problemi da risolvere al più presto

Un altro problema che necessita di una soluzione riguarda le ordinanze, in particolare quelle anti-alcol e anti-prostituzione. La sindaca Vittoria Ferdinandi ha espresso dubbi sull’effettiva utilità della prima ordinanza, emessa dal suo predecessore anche per questa estate. Tuttavia, di fronte alla presenza di individui che continuano a bere alcolici ben oltre l’orario consentito e l’esterno dei locali cosparso di bottiglie vuote, si pone la questione di una rivalutazione della norma.

Andrea Fais di Progetto Fontivegge ha commentato: “Abbiamo assolutamente bisogno che le due ordinanze restino in vigore e che vengano applicate rigorosamente se necessario, perché l’abuso di alcolici e il possesso di bottiglie di vetro qui a Fontivegge rischiano spesso di trasformarsi in rissa o, nei casi più gravi, in tragedia”.

La situazione attuale a Fontivegge non è un caso isolato ma riflette un problema più ampio di gestione urbana e di sicurezza pubblica. Il degrado urbano e l’assenza di interventi tempestivi ed efficaci hanno contribuito a creare un ambiente ostile e pericoloso per i residenti. È fondamentale che le autorità prendano misure concrete e immediate per affrontare queste problematiche, investendo in sicurezza, pulizia e manutenzione delle aree pubbliche.

Adottare strategie efficaci per migliorare qualità della vita

Le istituzioni devono lavorare in sinergia con i residenti e le associazioni locali per sviluppare strategie efficaci che possano migliorare la qualità della vita nel quartiere. Questo include non solo l’applicazione rigorosa delle ordinanze esistenti ma anche l’introduzione di nuovi programmi di prevenzione e di sensibilizzazione, oltre a un miglioramento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio.

Investimenti in progetti di riqualificazione urbana e iniziative comunitarie possono contribuire a trasformare Fontivegge in un quartiere più sicuro e accogliente. La partecipazione attiva dei residenti è essenziale per monitorare la situazione e segnalare alle autorità eventuali episodi di degrado o violazione delle norme.

È infine importante che le autorità locali dimostrino un impegno costante nel rispondere alle esigenze della comunità e nel garantire che Fontivegge non sia più sinonimo di degrado e insicurezza. Questo richiede non solo interventi strutturali ma anche un cambiamento di mentalità e una maggiore attenzione alle problematiche quotidiane dei residenti.

Fontivegge ha il potenziale per diventare un modello di rigenerazione urbana e di sicurezza pubblica, un esempio di come la comunità possa unirsi per migliorare le proprie condizioni di vita.