Fase di grandi trasformazioni per il commercio a Terni, con progetti importanti in via di definizione: novità in arrivo per l’area del mattatoio e per il rilancio del mercato coperto di largo Manni. Nell’ufficio dell’assessore al commercio del Comune, Stefania Renzi, in questi giorni si sono susseguite riunioni e incontri operativi. L’obiettivo è quello di chiudere più velocemente possibile il cerchio per quello che riguarda alcune delle infrastrutture più rilevanti per il futuro del settore a Terni.
La decisione di realizzare il nuovo mattatoio della città, affidandolo a una nuova procedura di project financing, era stata anticipata nei mesi scorsi proprio dal Comune. L’idea era quella di riprendere il filo collegato alla realizzazione del PalaTerni. Rimettendo in pista l’impianto che era stato pensato nei pressi del Centro di Finitura AST di vocabolo Pantano (tra strada delle Campore e Tavernolo). Ma in questi giorni è in corso un ripensamento e l’assessore Renzi, insieme ai tecnici comunali e alla commissione che è stata costituita a Palazzo Spada, sta lavorando a una soluzione alternativa. E i summit non si fermano qui. Perché sono proseguite le interlocuzioni con i referenti dell’associazione temporanea d’impresa legata a Coldiretti per l’affidamento del mercato coperto di largo Manni.
Mattatoio: l’area individuata è troppo piccola, il progetto si sposta in zona Aviosuperficie. Mercato coperto si va avanti
“Nell’ambito del progetto di realizzazione del palasport nell’area dello stadio Liberati – ricorda l’assessore Renzi – la precedente amministrazione aveva individuato come area di destinazione del mattatoio quella limitrofa all’impianto AST. Abbiamo però fatto delle verifiche approfondite e quell’area non è sufficiente. Si tratta di una superficie esigua per installare tre linee di produzione, come abbiamo intenzione di fare. L’idea dell’amministrazione Bandecchi è di realizzare un impianto all’avanguardia, con sezioni produttive dedicate alla macellazione tradizionale, a quella kosher e a quella halal. C’è dunque bisogno di spazi più ampi. Inoltre, seppure le linee di macellazione sarebbero integrabili, non c’è comunque lo spazio sufficiente per procedere all’edificazione dell’area di smaltimento delle carcasse e dei residui di lavorazione“.
Da queste considerazioni ha preso le mosse la ricerca di una soluzione alternativa. Per il nuovo mattatoio comunale si punta adesso su un’area, sempre di proprietà di Palazzo Spada, a ridosso dell’Aviosuperficie Leonardi a Maratta.
“Questa soluzione ha un duplice vantaggio – continua l’assessore Renzi -. È abbastanza estesa per contenere il progetto e mantiene le caratteristiche di vicinanza e collegamento alle principali infrastrutture viarie. Inoltre è localizzata in una zona distante da centri urbanizzati e case private. Aumentandone le caretteristiche di sostenibilità. Un primo sopralluogo è già stato effettuato e il progetto va avanti“.
Ricompreso nel DUP di Palazzo Spada e nel programma elettorale di Alternativa Popolare, il nuovo mattatoio prevederà un investimento di circa 6-7 milioni di euro. Da decidere ancora la modalità operativa: bando europeo, project financing o partnerariato pubblico-privato. Quello che è certo è che sarà modificato il periodo di affidamento della concessione ai privati. Perché il precedente bando con previsione di 15 anni era andato deserto.
Mercato Coperto di largo Manni: in arrivo la soluzione targata Coldiretti. Attesa per il progetto esecutivo
Come detto, in assessorato al commercio è stato periodo di summit e incontri operativi. Come quelli dedicati al progetto di recupero e rilancio del Mercato Coperto di largo Manni, che è stato affidato con una gara a un’associazione temporanea di impresa che vede impegnato il gotha di Coldiretti di Terni e dell’Umbria. Capofila gli imprenditori agricoli Federico Leonardi e Albano Agabiti, con Enrica Cotarella come vicepresidente.
In Comune aspettano il progetto esecutivo, che dovrebbe arrivare entro l’estate e che potrebbe ricalcare quello già attivato a Perugia. Dove le aziende di “Campagna Amica” e dell’universo dei coltivatori diretti regionali hanno dato vita a una piattaforma di convergenza delle produzioni tipiche, dei prodotti a km zero e dell’agroalimentare di qualità. Integrando anche spazi ricreativi e di ristorazione.
Insomma, un progetto di tipo europeo che si propone di far vivere il mercato quasi per 365 giorni all’anno, dando una risposta alla domanda di food and beverage di qualità e con caratteristiche di “Made in Terni”.
“Ci aspettiamo un progetto di qualità – conferma Renzi, dopo gli incontri con gli operatori del settore -. Si tratta di aziende che hanno una grande esperienza e che possono sviluppare un progetto integrato di ottimo livello. C’è, inoltre, un quadro di opportunità molto rilevante che consente di integrare il progetto del Quadro strategico di valorizzazione del centro, su cui stiamo lavorando a Palazzo Spada e con gli operatori dell’area. Non voglio dare un annuncio, ma la speranza è quella di aprire i battenti per Natale. E sarebbe un colpo bellissimo per il centro di Terni, per la qualità dello shopping e per la rivitalizzazione di un’area che ha enorme bisogno di rilancio“.