Si riduce di un altro consigliere il gruppo di AP in assemblea civica a Terni, con le dimissioni di Roberta Trippini. La consigliera, eletta con la lista “Noi con Terni – Bandecchi Sindaco” con 68 voti, ha deciso di inviare ieri una PEC alla presidenza del consiglio comunale per annunciare la sua uscita da Alternativa Popolare e l’ingresso nel Gruppo Misto.
Un gruppo consiliare che, in realtà, non si è mai costituito. Perché aveva provato a formarlo il consigliere anche lui dissidente di AP Danilo Primieri, ma gli era stato risposto picche. E ora la questione è incardinata al TAR dove pende un ricorso amministrativo dello stesso Primieri che dovrà essere discusso nel merito. Il gruppo, per ora non si farà. Perché la presidente del consiglio comunale Sara Francescangeli, come aveva spiegato a Tag24 Umbria, è decisa a far rispettare il regolamento dell’assemblea cittadina. Che, all’articolo 25 comma 4, dispone che per “la formazione di un Gruppo nel corso del mandato occorre un numero minimo di tre Consiglieri”.
Se dunque si allarga il gruppo degli apolidi, con Primieri e ora anche Trippini, restano gli assestamenti politici interni alla maggioranza. Alternativa Popolare, col suo monocolore, poteva contare dopo le elezioni su 21 voti (compreso quello del sindaco Bandecchi) sul totale dei 32 consiglieri. Una maggioranza assoluta che ora scende a 19 in virtù degli smottamenti dopo un anno di esperienza amministrativa.
Dai consiglieri di AP reazioni morbide all’uscita di Trippini: “Vogliamo consolidare il progetto politico”
Bocche cucite sui banchi di Alternativa Popolare, dopo la nuova defezione. Che segue la rimozione del vice presidente del consiglio comunale Raffaello federighi da coordinatore provinciale del partito. Il presidente della Terza Commissione, Claudio Batini, che con Roberta Trippini era in lista, è laconico.
“Io rilevo la volontà di consolidare questo progetto politico. Spero che la dialettica che c’è stata porti a serrare le fila. Abbiamo tanto su cui lavorare“.
Nessuno lo dice apertamente, ma è palpabile il sentiment che attribuisce alla gioventù politica del partito di Stefano Bandecchi la necessità di mettere in rodaggio il motore. Una storia che si ripete, peraltro, ad ogni consiliatura da quando esiste l’elezione diretta del sindaco. Nella precedente esperienza del sindaco Latini, ad esempio, i cambi di casacca furono molteplici e le defezioni dai gruppi trainanti (anche per ragioni di difesa dell’autonomia personale e di difficoltà di accettare la disciplina di partito) altrettanto numerose. Il tema è che le dimissioni sono arrivate inattese, dato che Trippini aveva partecipato all’ultimo consiglio, prendendo posto accanto a Batini e al capogruppo Guido Verdecchia come ad ogni assemblea.
In Terza commissione via libera al controllo strategico e all’atto di indirizzo per la nuova gara di riscossione delle multe
Intanto la Terza commissione consiliare ha dato il via libera ad alcuni provvedimenti della giunta che approderanno nel prossimo consiglio comunale. Si tratta del report per l’esercizio 2024 del Controllo strategico di gestione sull’attività dei servizi. Della gara per l’affidamento quadriennale del servizio di accertamento e riscossione dei proventi derivanti dalle sanzioni violazioni al Codice della Strada. E infine di una variazione di bilancio per sanare la chiusura di un contenzioso.
“Sull’ultimo punto devo dare atto all’amministrazione comunale – dice il presidente Batini – di aver scelto la strada degli accordi transattivi, per chiudere contenziosi lunghissimi. Si tratta di una scelta importante per eliminare lungaggini burocratiche, che invece altri enti portano per le lunghe, fino all’ultimo grado di giudizio, esponendo anche gli amministratori al rischio di sanzioni da parte della magistratura contabile“.
Il controllo strategico è stato il punto più dibattuto, con il funzionario di alta specializzazione Sebastiano Pasero, che ha illustrato il lavoro svolto dall’ente. Il controllo strategico consiste nella verifica sul grado di attuazione degli indirizzi politici contenuti nei documenti di programmazione di medio lungo termine approvati dall’Ente. Di conseguenza iI controllo strategico monitora il livello di raggiungimento delle strategie definite all’interno del Documento unico di programmazione.
Tre gli indicatori principali: l’analisi da parte dei dirigenti, quella dell’amministrazione comunale e, infine, un dataset oggettivo che rispetto ad alcuni parametri e coefficienti restituisce una valutazione della realizzazione dell’obiettivo. I punti più caldi, riguardanti il personale e il diverso grado di soddisfazione espresso da giunta e dirigenti (con qualche scostamento tra la visione politica e quella amministrativa) saranno oggetto di dibattito consiliare.
Infine, via libera anche alla gara per il servizio di riscossione delle multe. La gara per l’affidamento quadriennale, allieando le scadenze dei vari contratti in essere, si basa su un aggio per la riscossione pari all’1% che viene garantito a Equitalia. Il Comune di Terni prevede di riscuotere nel periodo qualcosa come 30 milioni di euro.