Momenti di paura a Montefranco in provincia di Terni. Un anziano scompare ma lo ritrovano subito. L’uomo di 89 anni ha fatto perdere le tracce appena uscito di casa. Dopo l’allarme dato dai familiari, sono scattate le ricerche dei carabinieri: l’anziano era caduto lungo un pendio finendo in un uliveto. È stato rintracciato e trasportato all’ospedale di Terni.

Le ricerche sono state prontamente attivate dal sindaco del borgo della Valnerina e coordinate dalla prefettura di Terni. Hanno condotto le ricerche i carabinieri di Arrone, con il supporto dei colleghi forestali di Terni, Narni e Ferentillo. Sono state battute le zone circostanti l’abitato e le colline della zona.

Anziano scompare ma viene subito ritrovato dai carabinieri

Proprio in quest’area, circa un’ora dopo l’avvio delle ricerche, le Forze dell’Ordine hanno rintracciato l’anziano, precipitato lungo un pendio scosceso, con un dislivello di una decina di metri, precipitando in un uliveto sottostante. Passata la paura: l’anziano scompare ma lo ritrovano subito

Nonostante la caduta, l’uomo era complessivamente in discrete condizioni, affaticato ma vigile. Affidato al personale del 118, è stato trasportato presso l’ospedale di Terni per gli accertamenti sul suo stato di salute.

Anziano scompare ma lo ritrovano subito. Sono molte le persone scomparse in Italia

Quante persone spariscono oggi in Italia? Secondo i dati del Viminale riguardano minori il 57% delle denunce. Tuttavia il 55% degli scomparsi viene ritrovato.

Le persone scomparse in Italia e mai ritrovate sono invece 63.620. I dati più aggiornati sono quelli del primo semestre 2021: in 6 mesi sono scomparse in Italia 7.947 persone. Di queste, 3.928 sono state ritrovate mentre quelle ancora da ritrovare sono 4.019.

Sono i numeri di un fenomeno complesso per il quale in Italia esiste un Commissario Straordinario del governo per le persone scomparse. Questa figura favorisce il dialogo tra le forze dell’ordine e i vari soggetti dello Stato. È stato istituito nel 2007.

Analizzando i dati del rapporto scopriamo subito che in Italia sono soprattutto i minori a scomparire: sono il 57% del totale dal 2007 a oggi. E sono soprattutto stranieri.

Il caso irrisolto di Denise Pipitone

In Italia negli ultimi mesi si è tornati a parlare del caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Nonostante le ricerche e la grande attenzione da parte dei media non è mai stata ritrovata. Secondo i dati del Commissario del governo per le persone scomparse sono 46.417 i bambini mai ritrovati dal 1974 a oggi tra quelli ricercati attraverso una denuncia di scomparsa su un totale di 136.884.

Per dare un’idea: sono 16 ogni giorno le persone di ogni fascia d’età che spariscono nel nulla e non vengono ritrovate. Nel 2020, infatti, sono state presentate 13.527 denunce di scomparsa. Tra queste, 7.473 persone sono state ritrovate (questo numero include le persone ritrovate morte). Nel 2020, quindi, sono stati ritrovati il 55,2% degli scomparsi. Mentre 6.054 sono ancora irrintracciabili. La gran parte sono stati maschi: circa il 75%.

Persone scomparse e mai ritrovate

In Italia ci sono 63.620 persone scomparse e mai ritrovate. In tutto dal gennaio 1974 (quando in Italia hanno iniziato a monitorare il fenomeno) ad oggi sono state presentate 266.671 denunce di scomparsa.

Interessante anche scoprire le motivazioni che spingono le persone ad allontanarsi e far perdere le proprie tracce. In 87.229 casi si è trattato di un allontanamento volontario, in 80.173 la causa non è stata determinata, in 13.334 si è trattato di un allontanamento da un istituto o da una comunità, in 13.074 di possibili disturbi psicologici. Infine, troviamo le sottrazioni da coniuge o altro congiunto e le possibili vittime di reato.

Le persone scomparse nel nulla

La regione in cui dal 1974 ad oggi ci sono state più denunce di persone scomparse in Italia è stata la Lombardia con 39.848. La Sicilia è seconda con 37.866 denunce di cui ed infine il Lazio con 33.697 denunce. Mentre le regioni in cui si riscontrano le percentuali più basse in rapporto al numero complessivo delle denunce (inferiore all’1%) sono la Valle d’Aosta (0,12% del totale delle denunce), il Molise (0,37%), la Basilicata (0,50%) e l’Umbria (0,98%).